In cima alla classifica, come al solito, ci sono i notai con 244mila euro e, ben staccati, i farmacisti con 116mila. L’applicazione degli studi di settore nel 2015 ha riguardato 3,4 milioni di soggetti (63,9% persone fisiche) in calo rispetto all’anno precedente a causa principalmente dell’introduzione del nuovo regime forfettario che non prevede l’applicazione degli studi di settore per i soggetti che hanno aderito al regime semplificato. Addio agli studi di settore: arriva l’indice di “affidabilità” con premi Il reddito medio dichiarato nel commercio è di 22510 euro, con alcuni titolari di attività che dichiarano meno di 5000 euro l'anno. Sono soggetti in perdita con reddito da lavoro autonomo o di partecipazione. Nel 2015 il reddito totale dichiarato dai contribuenti soggetti agli studi di settore è stato pari a 107 miliardi di euro e mostra un andamento positivo rispetto al 2014 (+5,3 percento). Secondo i calcoli della Banca d’Italia il reddito medio pro capite in Italia è crollato dell’8,8% nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019. Il reddito medio relativamente basso dichiarato dai commercianti nel 2015 non è una sorpresa: è anzi, purtroppo, una conferma delle forti difficoltà che il settore ha vissuto e sta vivendo in questi anni. Se il reddito supera invece 5 volte l’ammontare annuo del minimo, la riduzione sale al 50%. Professionisti ancora in cima alla classifica, per loro media da 44.300 euro risultano già percettori di pensione presso le gestioni Inps (escluse ex Inpdap, ex Enpals, ex Ipost e FFSS);; hanno compiuto i 65 anni e continuano a svolgere attività lavorativa. 26 Dicembre 2020 @10:00. in ATTUALITA' 2 min di lettura . Fisco, addio agli studi di settore. Commercianti al dettaglio e all'ingrosso che dichiarano al fisco 19.785 euro con un importo lordo superiore solo di 400 euro lordi l'anno rispetto ad un lavoratore dipendente. L'ultimo addio tra i due coniugi in ospedale prima di morire di Covid a soli tre giorni di... USA, bimba di 9 anni muore di Covid: non aveva patologie pregresse, La donna più anziana d'Europa sopravvive al Covid-19 e giovedì festeggerà il 117° compleanno. Secondo i dati appena diffusi, nel 2018 le persone fisiche quali artigiani, commercianti, liberi professionisti, hanno dichiarato in media un reddito pari a 25.290 euro, mentre le società di persone (ad esempio Snc e Sas) 34.260 euro. Tra quelli che superano la media troviamo odontoiatri, studi medici, commercialisti, ragionieri, consulenti finanziari e assicurativi. Aumenta il reddito dichiarato – Nel 2015 il reddito totale dichiarato dai contribuenti soggetti agli studi di settore è stato pari a 107 miliardi di euro e mostra un andamento positivo rispetto al 2014 (+5,3%), stando a quanto emerge dalle statistiche e analisi diffuse dal Mef relative al periodo d’imposta 2015. La storia di Cristiano... Commerciante ucciso a Milano: la figlia Simona Pozzi assolta dall'accusa di omicidio, Zona rossa in Lombardia per un errore, class action dei commercianti: "Regione fornisca i documenti", Come funziona il Superbonus 110% e quali sono i lavori ammessi, La richiesta di Cgil, Cisl e Uil a Draghi: prorogare il blocco dei licenziamenti, Bonus Irpef ex Renzi in Naspi dal 23 febbraio: le novità sulla riduzione del cuneo fiscale, Quali sono gli acquisti esclusi dalla lotteria degli scontrini: l’elenco completo, Quando si dovranno pagare le cartelle esattoriali sospese per il coronavirus, Draghi incontra le parti sociali, M5s rimanda votazione su Rousseau. Che cosa vuol dire? A cavallo dei 10000 euro molte attività come estetisti, corniciai e calzolai. Commercio. (askanews) – Sono i commercianti la categoria con il reddito medio più basso tra i soggetti sottoposti agli studi di settore, mentre i più “ricchi” sono i professionisti. Dal 2010 i negozi hanno perso 7 miliardi di fatturato. Al top per reddito i professionisti (44.310 euro, +6,5% rispetto al 2014), seguiti dai contribuenti del settore delle attività manifatturiere (37.440 euro, +15,5% sul 2014) e dal settore dei servizi (27.510 euro, +12,8%), mentre il reddito medio dichiarato più basso risulta nel commercio (22.510 euro, che comunque presenta l’aumento più evidente, pari al 18,0%). Sono i commercianti la categoria con il reddito medio più basso (22.510 euro) tra i soggetti sottoposti agli studi di settore, mentre i più ricchi sono i professionisti (44.310 euro). In particolare, la legge n. 233 del 2 agosto del 1990 ha introdotto il contributo in percentuale del reddito per artigiani e commercianti, il concetto di minimale e massimale contributivo ed i criteri di calcolo della prestazione. Con oltre 44000 euro i professionisti sono al top nella classifica dei redditi, mentre i commercianti si trovano al livello più basso con circa 22500 euro. Professionisti al top negli studi di settore e commercianti al livello più basso. Il 32% dei contribuenti italiani, poco più di 13 milioni di persone, ha un reddito inferiore ai 10mila euro all’anno. "Beati i perseguitati per giustizia", l'omaggio al medico eroe di Wuhan a un anno dalla morte... Scuola, il programma di Draghi: lezioni fino a giugno e assunzioni tra gli insegnanti a settembre, Il dramma delle foibe: tutto quello che devi sapere per non essere fregato dalla propaganda, Il PD chiede a Mario Draghi di cambiare la Bossi - Fini e fare lo ius culturae (con Salvini), L'importanza di chiamarsi Matteo: Renzi e Salvini, due facce dello stesso populismo. Quali sono i comuni, Aumenta il credito Irpef: la sorpresa nella prossima dichiarazione dei redditi, Covid, i sintomi che indicano che sei immune, Peggiora l'Rt: solo 7 Regioni resistono, ben 3 tornano a rischio alto. Facebook Twitter Linkedin. Tra avvocati, commercialisti e notai il ricavo è mediamente di 44310 euro, per un totale dei contribuenti sottoposti agli studi di settore pari a 718 miliardi di euro. Il reddito medio relativamente basso dichiarato dai commercianti nel 2015 non è una sorpresa: è anzi, purtroppo, una conferma delle forti difficoltà che il settore ha vissuto e sta vivendo in questi anni. Ma ci sono anche 325.658 persone (lo 0,79% di tutti i contribuenti) che dichiarano cifre al di sotto dei -1000 euro. Le difficoltà dei commercianti  – L’applicazione degli studi di settore, cioè del sistema che sulla base di parametri presuntivi stima i ricavi nelle attività autonome, ha riguardato, nel 2015, 3,4 milioni di soggetti (il 64% persone fisiche, il resto società). Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su: Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. A metà strada le attività manifatturiere (37440 euro) e il settore dei servizi (27510 euro). Il reddito medio è stato di 22.906 euro, in linea con quello dei dipendenti privati che rappresentano la quota maggiore dei lavoratori (oltre 15,4 milioni). Gli avvocati hanno dichiarato in media 49000 euro, i commercialisti quasi 60000. Lega resti fuori", Di Battista: "Su Rousseau voterò No, ma ragionevole astenersi su fiducia", Salvini: "In Ue per fare interessi Italia, è buonsenso", Chi sono i M5s contrari a un governo Draghi, SI non vuole governare con la Lega: asse Pd-M5s-Leu rischia rottura. Dati che confermano la consueta fotografia di un lavoro autonomo e d’impresa che frutterebbe in media redditi molto bassi. Sono due dei tanti dati che emergono dalle ultime dichiarazioni dei redditi di persone fisiche (Irpef) relative all’anno … Periodo di riferimento: III trimestre 2020 | Data di pubblicazione: 08 gennaio 2021. Secondo il MEF (Ministero dell’Economia e Finanze),nell’anno 2015 i professionisti hanno registrato il reddito medio più elevato, mentre i commercianti si sono classificati al livello più basso. Tintorie e discoteche povere – In fondo alla classifica troviamo i gestori di impianti sportivi (2.600 euro), i pescatori (4mila euro), le discoteche (4.600), le mercerie (7.400), le tintorie e lavanderie (9.200), i corniciai (9.600), gli istituti di bellezza (10 mila), il commercio al dettaglio di abbigliamento calzature e pelletterie (10.300), i sarti (10.800), le profumerie (11.400). M5s con Draghi: "No al MES e sì al reddito di cittadinanza", La Top 10 dei talenti sprecati, Cassano in cima alla classifica. Notai primi con 244 mila euro, 22.510 per i commercianti 10 Maggio 2017 Sono i commercianti la categoria con il reddito medio più basso (22.510 euro) tra i soggetti sottoposti agli studi di settore, mentre i più ricchi sono i professionisti (44.310 euro). Ricchi, invece, gli studi notarili, con un reddito medio di 244.000 euro, le farmacie, con 116.000 euro, e una larga fetta di professionisti. Sempre nel 2019 i maschi presentano un numero medio di settimane lavorate nell’anno pari a 43,5 e un reddito medio annuo da lavoro di 25.751 euro, mentre le femmine evidenziano 42,1 settimane medie lavorate e un reddito medio annuo di 19.193 euro. Il reddito complessivo totale dichiarato dagli italiani ammonta a circa 843 miliardi di euro (+10 miliardi rispetto all’anno precedente) per un valore medio di 20.940 euro, in aumento dell’1,2% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l'anno Come di consueto il ministero dell'Economia ha pubblicato le statistiche sulle dichiarazioni Iva, Irpef e degli studi di settore, strumento che da quest'anno verrà sostituito dai nuovi indici di affidabilità fiscale (che dovrebbero favorire una maggiore osservanza degli obblighi fiscali). Il reddito medio per day trader che utilizzano il proprio denaro da casa è quasi certamente negativo, e probabilmente non sarebbe sufficiente a sostenere se stessi. In base ai dati della dichiarazioni 2011, appena diffusi dal ministero dell’Economia, nel 2010 queste categorie hanno guadagnato – o meglio, dichiarato – un reddito medio di 27mila euro , il 3,1% in più rispetto all’anno precedente. reddito. Pensione d’inabilità Commercio. Commercianti per la casa . Il Dipartimento delle finanze ha diffuso i dati del 2016, relativi al periodo d’imposta 2015. La soluzione cloud computing su misura per professionisti e PMI. Berlusconi e Salvini si incontrano a Roma, Il video di Beppe Grillo: "Abbiate pazienza, si deve schiarire le idee. Il bambino povero di Madeira che ha riscritto la storia del calcio. Il reddito medio dichiarato nel commercio è di 22510 euro, con alcuni titolari di attività che dichiarano meno di 5000 euro l'anno. “Il reddito medio relativamente basso dichiarato dai commercianti non è una sorpresa – dice la Confesercenti —. Osservatorio Compass: budget medio per i regali cala a 280€ (-13%) Commercio. Studi di settore: notai primi, i più poveri sono i commercianti, Fisco, addio a Equitalia e agli studi di settore, Addio agli studi di settore: arriva l’indice di “affidabilità” con premi, Fisco, addio agli studi di settore. Dati sugli studi di settori 2016, relativi al periodo d’imposta 2015, da cui emerge che sono i professionisti la categoria che ha registrato il reddito medio più elevato nel 2015, mentre i commercianti si piazzano al livello più basso. Confcommercio, Happy Natale Happy Panettone: vince il concorso Vincenzo Santoro. Stando alle cifre ufficiali, il reddito medio è passato da 63.200 euro a 64.000 euro mentre il volume di affari medio è salito da 112.400 euro e 113.500 euro. Entro dicembre arriva la pagella, Bonus 250 euro registratori di cassa: a chi spetta, come ottenerlo, Lotteria degli scontrini e cashback, commercianti chiedono una proroga, Precompilata IVA, De Lise (commercialisti): evitare altra confusione, Lockdown di Natale, negozi moda in ginocchio: perdite drammatiche di fatturato e posti di lavoro, Le attività e i negozi che restano sempre aperti, anche in zona rossa, Maxi svendita della Rifle in fallimento: jeans, felpe e giubbotti a solo 2 euro, Vaccino Covid non sarà obbligatorio ma necessario per fare tutto. Purtroppo, è la conferma delle forti difficoltà del settore, che dal 2011 al 2016 ha perso quasi 7 miliardi di fatturato”. Aumenta il reddito dichiarato. (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Professionisti al top negli studi di settore e commercianti al livello più basso. Roma, 9 mag. Tutti i vantaggi del cloud per lo smart working, spiegati da chi se ne intende. Studi di settore, commercianti i più "poveri": 22.500 euro di reddito medio. Il reddito medio è di 23mila euro Crollano artigani e commercianti, crescono dipendenti privati e pubblici. Difficoltà evidenti: dal 2011 al 2016 il fatturato dei negozi è sceso di quasi 7 … Solo dall'1.7.1990 7 il reddito dichiarato ai fini fiscali costituisce base pensionabile. I dati del dipartimento delle Finanze. Professionisti al top negli studi di settore e commercianti al livello più basso. Fisco, addio a Equitalia e agli studi di settore È quanto emerge dai dati sugli studi di settore. Invalidi e regimi di cumulo * Si tratta di reddito da lavoro dipendente, autonomo o d’impresa. Entro dicembre arriva la pagella, © Italiaonline S.p.A. 2021Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963. Pensionati over 65 che lavorano come commercianti. Il reddito medio è di 23mila euro Crollano artigani e commercianti, crescono dipendenti privati e pubblici È stato pubblicato per la prima volta l’Osservatorio statistico su lavoratori dipendenti e indipendenti, che consentirà di disporre annualmente di una fotografia ad alta definizione della struttura occupazionale italiana. Milano, la domenica di shopping: più 20% rispetto alla settimana scorsa. Leggi anche: Ecco perché, Buoni spesa in cambio di bottiglie: come e dove riciclare con Esselunga, Rifiuti radioattivi, svelata la mappa: sette le regioni coinvolte. INPS riporta anche l’andamento per classe di età ed emerge l’incremento dei giovani: Artigiani e commercianti: massimale imponibile di reddito annuo 2020. Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Aliquota contributi volontari INPS artigiani e commercianti 2020: è stabilita in base alla aliquote INPS 2020 artigiani e commercianti e al reddito medio distinto in 8 classi di reddito medio mensile dei redditi prodotti negli ultimi 36 mesi di attività. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Conto Ap, reddito famiglie, profitti società III trim 2020: deficit/pil al 9,4%, reddito disponibile famiglie +6,3% dopo il calo del trim scorso. Sono i commercianti la categoria con il reddito medio più basso (in media circa 23.600 euro) tra i soggetti sottoposti agli studi di settore, mentre i più ricchi sono i professionisti, con praticamente il doppio, oltre 47.700 euro. O meglio degli italiani che lavorano in proprio – commercianti, artigiani, professionisti, lavoratori autonomi – e che sono soggetti ai cosiddetti “studi di settore”. La Fondazione ha elaborato il reddito medio annuo del commercialista italiano incrociando i dati delle varie casse di previdenza. Il contributo IVS 2020 pagato da dipendenti privati, autonomi artigiani e commercianti, dagli iscritti alla gestione separata e dai coltivatori diretti non è altro che la contribuzione obbligatoria da versare all'INPS o alle gestioni speciali, è una quota trattenuta in busta paga o versata direttamente dal lavoratore per l'assicurazione contro l'Invalidità, Vecchiaia, Superstiti, IVS. A guadagnare meno, nei dettagli, stando ai redditi dichiarati per gli studi di settori, ci sono pescatori, titolari di discoteche, mercerie e centri estetici, produttori di ceramica e terracotta. Tipo di documento: Comunicato stampa; Argomento: Condizioni economiche delle famiglie I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione commercianti possono beneficiare del dimezzamento dei contributi dovuti, se:. I parrucchieri 13.100 euro; i fiorai 13.700; i fruttivendoli 15.800; i titolari di bar, gelaterie e pasticcerie 17.400; i macellai 17.600; i commercianti al dettaglio di alimentari appena 100 euro in più (17.700); i tassisti e gli ncc (noleggio con conducente) 17.900; i ristoranti 18.400; i gioiellieri 18.500; gli stabilimenti balneari 19.300; le agenzie immobiliari 22.500. Gli avvocati hanno dichiarato in media 49mila euro, i commercialisti quasi 60mila. Il trattamento minimo annuo INPS del 2020 è pari a 6.702,54 euro annui, vale a dire 515,58 euro mensili. I ricavi totali sottoposti agli studi sono risultati pari a 718 miliardi di euro.