Zagabria e le città d'arte. Lessico, storia, preparazioni, Gastronomia medievale - Storia della cucina, Libri di cucina medievale scritti "in italiano", Le Viandier de Taillevent - Title Page and Table of Contents, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Alimentazione_medievale&oldid=118494187, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci con modulo citazione e parametro coautori, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, Voci di qualità valutate nel mese di luglio 2011, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Un particolare sviluppo ebbero le cosiddette repubbliche marinare. La struttura latifondista della società e dell'economia italiana fu sostanzialmente preservata; la nuova ripartizione delle terre introdotta da Teodorico assegnò un terzo dei fondi ai conquistatori e i due terzi agli antichi abitanti. L'unica roccaforte vandala rimase Lilibeo. Appunto di Storia medievale sulle caratteristiche della società del Me... Società cristiana medievale. Lucca si era arricchita commerciando la lana con la Francia, Siena grazie alla sua posizione sulla via Francigena che portava i pellegrini dal Nord Europa a Roma. Nonostante Giustiniano nella Prammatica Sanzione del 554, con cui estendeva la legislazione imperiale in Italia organizzandola in Prefettura del pretorio, avesse promesso fondi per ricostruire l'Italia semidistrutta, i danni erano troppo gravi per porvi rimedio in breve tempo. Le Signorie furono l'evoluzione istituzionale di molti comuni urbani dell'Italia centro-settentrionale attorno alla metà del XIII secolo. È bene puntualizzare che tali datazioni sono semplicemente delle convenzioni per riferirsi con maggiore chiarezza a un periodo tanto lungo quanto complesso. In molte cittadine questi messi vengono scacciati provocando così la durissima reazione del Barbarossa che distrugge Crema (1159) e assedia Milano, aiutato da varie città lombarde come Como, Cremona e Pavia che colgono l'occasione di danneggiare la potente rivale. La morte di Ludovico, avvenuta nell'840, causò vari tumulti tra gli eredi; Lotario si scontrò più volte con i fratelli, venendo infine sconfitto. Questi liberò Benevento dagli Arabi e fece in modo che i due contendenti al principato di Benevento si spartissero il dominio: il principato si divise dunque in due principati, quello di Benevento e quello di Salerno (849), ed entrambi i principi vennero costretti a non far più uso di mercenari arabi. Così si rese possibile l'affermazione delle Signorie. Nel 1071, infine, gli ultimi baluardi bizantini, Brindisi e Bari, caddero in mano normanna. Nell'876 Bisanzio riprese possesso di Bari e nell'885-886, edificarono in suo onore addirittura una chiesa. Nel 626 un colpo di Stato esautorò Adalaoaldo e portò sul trono l'ariano Arioaldo, che tuttavia dovette concentrare il suo impegno bellico a parare le minacce esterne portate dagli Avari a est e dai Franchi a ovest. Il dominio sui mari fu invece l'obiettivo che contrappose gli interessi delle antiche repubbliche marinare: estromessa Amalfi già nel XII secolo, lo scontro proseguì tra Pisa, Genova e Venezia. La conquista delle fortezze al nord del Po si concluse solo nel 562, quando Verona e Brescia si arresero e il limes venne portato sulle Alpi.[4]. Società ed economia europea tra VI e VIII secolo I tre stati : religiosi, guerrieri e contadini ( British Library : manoscritto Sloane 2435, f.85) Il paesaggio dell'Europa alto medievale era dominato da boschi , foreste e paludi , soprattutto nelle aree dove c'era stato un forte popolamento germanico, per via … Nel 1009 Melo organizzò una rivolta anti-bizantina a Bari, episodio mitizzato dalla storiografia italiana come uno dei tentativi di indipendenza italiana dall'oppressore straniero. La coppia, fondatrice della dinastia Bavarese, regnò congiuntamente e rafforzò ulteriormente il regno, garantendone i confini esterni e ampliandone l'area a danno dei Bizantini. Un momento di maggior solidità del Regnum si ebbe con il governo di Ugo di Provenza, che tra il 926 e il 946 regnò e cercò di risolvere le diatribe ereditarie sul titolo associandolo subito a suo figlio Lotario II. Il Papato reclamava per sé il diritto di nominarli, in quanto vescovi mentre l'impero reclamava lo stesso diritto, in quanto vassalli. La continuità dinastica fu tuttavia interrotta da tentativi di usurpazione ispirati dalle residue frange ariane: nel 662 il duca di Benevento, Grimoaldo, riuscì a esautorare Pertarito e a regnare per una decina d'anni con una pienezza di poteri maggiore di ogni suo predecessore; i suoi sudditi ne apprezzarono (come testimonia il grande storico longobardo Paolo Diacono) la saggezza legislativa, l'opera mecenatistica e il valore guerriero. Questi dopo essersi impadronito del potere tentò di organizzare una repubblica simile a quella romana ma alla fine della sua carriera sconfinò nel delirio e venne linciato dai suoi stessi concittadini che lo avevano sostenuto. Scoppiò una guerra di successione fra Giovanna I di Napoli e Carlo di Durazzo, finché il regno non finì per breve tempo nelle mani di Luigi II d'Angiò. La lottà entrò nel vivo con l'imperatore Enrico IV e il papa Gregorio VII. La guerra si protrasse con operazioni di minore portata fino al 1454, quando le due rivali siglarono a Lodi una pace destinata a stabilizzare l'assetto politico della Penisola per quarant'anni: Venezia e Milano fissavano sull'Adda il confine fra i rispettivi territori e rinunciavano ad ulteriori tentativi di espansione, mantenendo in una condizione di equilibrio la frammentata realtà politica italiana. Ma quando nel 1266 Manfredi fu sconfitto nella battaglia di Benevento la città passò definitivamente ai guelfi. Costui, come poi suo figlio Ferrante, contribuì ampiamente all'ammodernamento del territorio dominato sul modello economico aragonese, tramite il sostegno giuridico della transumanza, i fori boari, il contrasto dei privilegi feudali e l'adozione del napoletano come lingua di stato. Enrico VII di Lussemburgo tentò dopo la sua ascesa al soglio imperiale nel 1308 di restaurare l'antico potere imperiale in Italia trovando però la fiera opposizione del libero comune di Firenze di papa Clemente V e di Roberto d'Angiò. Tra coloro che contribuirono a questa rinascita ricordiamo Iacopone da Todi che scrisse delle famose Laude e soprattutto Francesco Petrarca che affiancò a varie opere scritte in latino alcune importanti composizioni in volgare italiano tra cui il Canzoniere. Nel 1059 il Concilio Lateranense abolì questa legislazione. Il richiamo di Belisario a Costantinopoli, l'incapacità dei generali che lo sostituirono, l'oppressione fiscale degli italici sotto il governo bizantino e l'ascesa al trono del goto Totila contribuirono[2] invece alla ripresa dei Goti, che sotto la guida del loro nuovo re, ripresero il possesso di buona parte dell'Italia. La Shari'a (Legge islamica) include differenze tra i ruoli … Intanto si cominciano a formare leghe anti-imperiali tra i Comuni, appoggiate anche dal papato e da Venezia. I quattro Giudicati di Cagliari (o Pluminos), Arborea, Torres (o Logudoro) e Gallura, furono retti da quattro judices, provenienti probabilmente da rami della stessa famiglia originaria. Categoria:Società medievale. Il contenzioso continuò tra i successori del Papa e dell'Imperatore fino al 1122 quando, anche grazie al ruolo di mediatrice assunto da Matilde di Canossa, che sarà incoronata Vicaria Imperiale d'Italia per mano di Enrico V nel 1111 presso il Castello di Bianello (Quattro Castella), le due parti firmarono il concordato di Worms. Con tale riforma, l'Italia imperiale venne trasformata in un'unica terra di frontiera, divisa in vari distretti militari difesi da eserciti regionali. www.crispis.it. Bisanzio provò a risolvere il problema alleandosi con Venezia la cui flotta liberò Bari dall'assedio arabo (1004). Durante il XIII e il XIV secolo, parallelamente a una generale ripresa economica, si ebbe una rinascita culturale notevole che portò alla formazione della lingua italiana volgare. Il papa, approfittando della situazione, cercò di insediare al trono del Regno di Sicilia Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia. The Peninsula" in, La classificazione piuttosto estemporanea dell'oca facciabianca come pesce non era universalmente accettata: l', Melitta Weiss Adamson, "The Greco-Roman World" in, Adamson (2004), p. 65. Ciò costrinse i sovrani che si avvicendarono sul trono a legittimare il proprio diritto a regnare rinegoziando i propri rapporti con i grandi aristocratici, allo scopo di garantirsi il loro supporto politico-militare, più spesso di quando fosse avvenuto in età carolingia, quando il sostegno aristocratico era garantito dall'appartenenza alla stirpe di Carlo Magno. The International Society for the Study of Medieval Latin Culture (Italian: Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino, known as SISMEL) is an Italian non-profit cultural institute, based in Florence.It promotes multi-disciplinary research into the history, art, literature and philology of the medieval Latin era. Nel frattempo papa Urbano II (1088-1099), di fronte anche alle richieste di aiuto dell'imperatore bizantino Alessio I Comneno (il cui Impero era minacciato dai Turchi, che avevano conquistato tutta l'Anatolia bizantina), stimolò i cavalieri occidentali affinché liberassero la Terra Santa dagli Infedeli islamici. Approfittando della politica iconoclastica dell'Imperatore d'Oriente Leone III, che suscitò varie rivolte anti-bizantine nell'Esarcato, nella pentapoli e nel ducato romano, Liutprando si espanse a scapito dei Bizantini occupando molte città dell'Esarcato e della Pentapoli e arrivando anche a occupare per un anno Ravenna (forse nel 732) per esserne poi scacciato da una flotta venetica. Anche Maurizio prese in considerazione la possibilità di una rinascita di un Impero d'Occidente: infatti nel suo testamento lasciava l'Italia e le isole del Tirreno al figlio Tiberio, mentre il governo della parte orientale sarebbe spettata al figlio maggiore Teodosio. La società delle età medievale e moderna fino alla Rivoluzione francese era divisa in ordini o stati. Tuttavia la sua tirannia e avidità (in Italia saccheggiò le chiese e alzò di molto le tasse) lo resero odiato dal popolo e alla fine venne assassinato nel 668 a Siracusa mentre si faceva il bagno. Nel 781 Carlo affidò l'Italia, sotto la sua tutela, al figlio Pipino. Un'ascesa era molto difficile e generalmente non era possibile, perché avrebbe violato l'ordine voluto da Dio. [7] La controffensiva bizantina per opera del generale Baduario fallì (576) e i duchi ne approfittarono espandendo ulteriormente i loro domini: è infatti al periodo dei duchi che viene fatta risalire la fondazione dei ducati longobardi di Spoleto e di Benevento, sebbene non vi siano prove certe a proposito.[8]. L'VIII secolo si aprì con una grave crisi dinastica, che per più di dieci anni vide il Regno longobardo dilaniato da colpi di Stato, guerre civili e regicidi; soltanto nel 712, con l'ascesa al trono di Liutprando, l'Italia longobarda ritrovò compattezza. Nei secoli più travagliati, invece, l'eredità culturale classica era stata custodita prima con i monasteri cluniacensi, poi con quelli cistercensi. La storia della donna nell'Islam è definita tanto dai testi islamici, quanto dalla storia e cultura del mondo musulmano. Queste, dopo aver governato per una o due generazioni, decisero di legittimare il loro potere e di renderlo ereditario. Obbedienza romana Obbedienza avignonese Stati che hanno cambiato obbedienza durante lo Scisma Il motivo scatenante lo scisma, fu la messa in dubbio della validità dell'elezione di Urbano VI (successo a Gregorio XI) avvenuta, sotto la pressione del popolo romano, la mattina dell'8 aprile 1378 . [6] Le campagne erano devastate a tal punto che, come dichiarato da papa Pelagio I in un'epistola, "nessuno è in grado di recuperarle", mentre la Chiesa romana riceveva ormai proventi solo dalle isole o al di fuori dell'Italia. Bibliography [ edit ] Di Macco M., 1979, scheda Dux Aymo, 1429 in Castelnuovo E., Romano G., Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale , … Approfittando di una ribellione nella Puglia bizantina scoppiata nel 1038, i Normanni si impossessarono di Melfi (1040) e sconfissero per ben tre volte l'esercito imperiale sopraggiunto per fermare la loro avanzata (1041). Ciò avvenne quando i Signori, riconoscendo l'imperatore e pagando una quantità di denaro, vennero legittimati e riconosciuti come autorità da sudditi e principi. Lo scisma aveva mostrato la debolezza di una istituzione che era stata un punto di riferimento fondamentale nei secoli passati. Secondo l'idea medievale, l'ordine sociale era stato dato da Dio e ciò significava che ognuno nasceva e doveva restare nel suo ceto. Voci di qualità in altre lingue, Restrizioni alla dieta a seconda della classe sociale, Nel 1200, in seguito all'espansione araba nel Mediterraneo, la, Il digiuno dalla mezzanotte fu abolito nel 1959 con l'introduzione della Messa vespertina - tale modifica fu inserita nel. [22] Il successore di Niceforo, Giovanni I Zimisce, si mostrò invece propenso a giungere a un accordo di pace e acconsentì a dare in sposa a Ottone II la principessa bizantina Teofano e a riconoscere all'Impero d'Occidente la sovranità su Capua e Benevento; in cambio Ottone I rinunciava alle sue pretese sui territori bizantini del Sud Italia. La sua discesa in Italia con la conseguente incoronazione come Imperatore del Sacro Romano Impero (titolo vacante dalla morte di Federico II, durante il cosiddetto grande interregno) rimarrà quindi un gesto puramente simbolico. [30] Negli anni successivi i Normanni estesero le loro conquiste nella Puglia e nella Lucania e nel 1047 ottennero dall'imperatore tedesco Enrico III il riconoscimento delle conquiste fatte fino in quel momento. A Cartagine, la sua base, mise a punto una grande flotta con la quale, nello stesso anno, sbarcò in Sicilia. Col sostegno del ducato di Milano in breve tempo tutto il Mezzogiorno fu conquistato da Alfonso V d'Aragona, che divenne intanto Alfonso I di Napoli, col titolo di Rex Utriusquae Siciliae. Per tutto il Quattrocento perdurò uno stato di conflittualità tra le due repubbliche ma non si ebbero battaglie decisive. La società medievale si presentava stratificata e divisa in classi rigorosamente separate tra loro. Narsete successivamente conquistò Roma e si diresse in direzione dei Monti Lattari, dove inflisse una seconda definitiva sconfitta ai Goti condotti dal loro nuovo re Teia. La dominazione iberica sull'isola sarà in seguito a lungo contrastata dalla resistenza dello stesso Giudicato di Arborea e la conquista territoriale da parte degli Aragonesi poté considerarsi parzialmente conclusa solo nel 1420, con l'acquisto dei rimanenti territori dall'ultimo Giudice per 100.000 fiorini d'oro, e nel 1448 con la conquista della città di Castelsardo (allora Castelgenovese)[43]. Cola di Rienzo, ispirato all'idea politica di Dante, ma oltrepassandola, proclamò, profeta di un lontano avvenire, la grande esigenza nazionale della Rinascita di Roma. Preoccupato da una rivolta di baroni che avevano approfittato della sua scomunica, Enrico si recò a Canossa dove il Pontefice si era rifugiato, presso Matilde di Canossa, e si umiliò pubblicamente invocando il perdono del Pontefice che ottenne (vedi: umiliazione di Canossa). Durante il Periodo dei Duchi le condizioni dei Romanici soggetti ai Longobardi peggiorarono: infatti le fonti primarie (come Paolo Diacono) parlano di uccisioni e massacri. Tra IX e X secolo l'Europa, ... Nel contesto della società feudale i piccoli proprietari terrieri privati (proprietà allodiale) trovandosi spesso in gravi difficoltà economiche, mirano ad affidare la propria terra privata a un feudatario del quale si dichiarano vassalli. Il cavaliere feudale è pertanto un guerriero aristocratico che trionfa in un mondo di inermi (senza armi); quella feudale è una società militarizzata concepita per la guerra: cioè una società di inermi a capo della quale vi sono dei guerrieri. Con questa Signoria ancora in ombra (ma già forte) salirono al potere molti avventurieri, ma soprattutto famiglie di antica nobiltà feudale. Nel 476 Odoacre, re degli Eruli, iniziò una sanguinosa guerra contro i Vandali, riscattando però quasi tutta la Sicilia con un tributo. In tal modo si rispondeva all'esigenza di un governo stabile e forte che ponesse termine all'endemica instabilità instituzionale ed ai violenti conflitti politici e sociali, soprattutto tra magnati e popolari.[40]. Nell'817, però, suo zio l'imperatore Ludovico il Pio assegnò l'Italia al proprio figlio, Lotario I; Bernardo tentò la ribellione, ma venne imprigionato e a partire dall'822 il dominio di Lotario sulla penisola divenne effettivo. Venne creato per risolvere la crisi politica e diplomatica sorta tra la Corona d'Aragona e il ducato d'Angiò a seguito della Guerra del Vespro per il controllo della Sicilia. Genserico divenne re nel 428, alla morte del fratello Gunderico. I rivoltosi chiamarono in loro aiuto Pietro III d'Aragona, che aveva sposato la figlia di Manfredi. Ebbe così inizio la cosiddetta Guerra del Vespro che si concluse soltanto nel 1302 con la Pace di Caltabellotta, in seguito alla quale la Sicilia sarebbe passata a un ramo cadetto della Casa d'Aragona. A Lotario successe il figlio Ludovico II, seguito da Carlo il Calvo, Carlomanno di Baviera e Carlo il Grosso. Tra il 1061 e il 1091 Ruggero I d'Altavilla, fratello di Roberto, iniziò la conquista della Sicilia sconfiggendo a più riprese gli Arabi. 1976 – English translation: The Open Work (1989) Diario Minimo (1963 – English translation: Misreadings, 1993) I sovrani di questo periodo furono: Berengario del Friuli, Guido da Spoleto, Lamberto II di Spoleto, Arnolfo di Carinzia, Ludovico il Cieco e Rodolfo II di Borgogna. A titolo di paragone, la popolazione stimata della Gran Bretagna prima della, Habeeb Saloum, "Medieval and Renaissance Italy: B. Sicily" in, Constance B. Hieatt, "Making Sense of Medieval Culinary Records: Much Done, But Much More to Do" in, Holy Feast and Holy Fast: The Religious Significance of Food to Medieval Women, Food and Drink in Medieval Poland: Rediscovering a Cuisine of the Past, The Fontana Economic History of Europe: The Middle Ages, Food in Change: Eating Habits from the Middle Ages to the Present Day, Food in the Middle Ages: A Book of Essays, A history of business in Medieval Europe, 1200-1550, Medieval Science, Technology, and Medicine: an Encyclopedia, Regional Cuisines of Medieval Europe: A Book of Essays, La cucina medievale. Genovesi e Pisani combatterono ripetutamente per il controllo del Tirreno e nel 1406 Pisa fu conquistata da Firenze, perdendo definitivamente la propria autonomia politica. Nel mondo medievale la donna era considerata un essere inferiore, cosa che era confermata e ribadita dalla Chiesa. Il suo successore Rotari, re dal 636 al 652, ampliò ulteriormente i domini longobardi (con la conquista della Liguria e di Oderzo), rafforzò l'autorità centrale anche sui duchi della Langobardia Minor e promulgò la prima raccolta scritta del diritto longobardo, l'Editto di Rotari. I congiurati nominarono Imperatore Mecezio, che tuttavia venne deposto dal legittimo imperatore Costantino IV, figlio di Costante. In quel tempo, nell'Italia settentrionale, gli imperatori tedeschi pretendevano la sovranità feudale. Medioevo latino, bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI - XV), Liguria: una magica finestra sul Mediterraneo. Nel 574 anche Clefi venne assassinato e per un decennio, detto Periodo dei Duchi, non fu nominato alcun successore e i duchi regnarono autonomamente sui loro possedimenti (574-584). L'importanza della Pace di Lodi consiste nell'aver dato alla penisola un nuovo assetto politico-istituzionale che – limitando le ambizioni particolari dei vari Stati – assicurò per quarant'anni un sostanziale equilibrio territoriale e favorì di conseguenza lo sviluppo del Rinascimento italiano. Ne seguì una lunga lotta, intervallata da tentativi di pace in cui Ottone tramite i suoi messi chiedeva a Bisanzio il riconoscimento del titolo di Imperatore, il matrimonio tra suo figlio Ottone II e una principessa porfirogenita bizantina e la cessione al Sacro Romano Impero dell'Italia meridionale. In alto troviamo il papa, circondato dal clero: vescovi, abati, sacer doti, chierici. La guerra iniziò con i migliori auspici per i Bizantini, condotti dal talentuoso generale Belisario, che dopo aver conquistato la Sicilia risalirono la penisola, riconquistandola in massima parte nell'arco di cinque anni. Esse si svilupparono a partire dal conferimento di cariche podestarili o popolari ai capi delle famiglie preminenti, con poteri eccezionali e durata spesso vitalizia. Nel 1414 però Ladislao morì e il regno tornò presto nei confini originari. Sebbene Zenone non concesse mai ufficialmente al generale sciro tale carica, consentì di fatto a Odoacre di governare l'Italia come proprio vicario, cosa che avvenne nella continuità delle istituzioni, dell'amministrazione e del diritto romano; per allontanare da Oriente la presenza ingombrante degli Ostrogoti, che nel 485 avevano saccheggiato la Tracia e minacciavano ormai Costantinopoli, e ridimensionare il potere crescente di Odoacre, l'imperatore promise a Teodorico il titolo di rex qualora avesse invaso in forze l'Italia: iniziata l'invasione nel 489, dopo quattro anni di guerra Odoacre fu sconfitto nel 493[1]. La Serenissima riportò una vittoria decisiva nella battaglia di Maclodio del 1427, assumendo una posizione egemone che allarmò i Fiorentini, i quali preferirono rompere l'alleanza e schierarsi dalla parte di Milano. Excerpt translated from Italian Wikipedia. Il nuovo re respinse entrambe le minacce e rafforzò la stabilità del regno alleandosi con i Bavari. 1339), probably the same person known as Angelino de Dalorto (fl. La prima germanizzazione dell'Italia parte dalla dominazione vandala della Sicilia nel 440, con la conquista da parte del re Genserico, e si concluse tra il 484 e il 496, sotto il regno di Guntamundo, che perse l'ultima città vandala nell'isola, Lilibeo. Amalfi e Gaeta godevano già di una fiorente economia e di un'autonomia politica considerevole nell'Alto Medioevo; Ragusa iniziò ad affermarsi nei mari più tardi, soprattutto con l'esaurirsi delle razzie corsare musulmane, dopo il X secolo. [27] Enrico II intraprese la sua spedizione nel 1021 forte di 60 000 uomini ma dopo aver tentato di assediare inutilmente Troia per tre mesi fu spinto dal caldo e dalla dissenteria a ritornare in patria.[28].