Se l'accento cade sulla penultima sillaba, deve obbligatoriamente essere circonflesso, se l'ultima vocale della parola è breve e soprattutto se la vocale accentata è lunga, altrimenti rimane acuto; ciò vale anche per le parole che terminano in -ξ -χ -ψ: Nella maggior parte dei casi, il dittongo finale -αι, -oi conta come una vocale breve: Eccezione 1: alcuni composti ottenuti da una parola ordinaria e un suffisso enclitico hanno l'accento acuto anche se hanno vocale vocale lunga e breve: Eccezione 2: nelle espressioni locative e nei verbi al modo ottativo il dittongo finale -αι, -οι conta come una vocale lunga: Dal nome del linguista Joseph Vendryes, secondo lui le parole trisillabiche che in altri dialetti possono essere properispomene, e che quindi hanno l'ultima sillaba breve, passano a proparossitone. πόδας pódas - gen. ποδῶν podôn, dat. Il disordine di Antigone Sotera Fornaro 1. accento circonflesso al contrario. L'accento, per il nominativo singolare quale qui rappresentato, non può andare né avanti né indietro, non può venire né στρατίωτης e né στρατιωτής, perché violerebbe la legge dei tre tempi, in quanto una vocale lunga quale ω vale 3 tempi, con accento acuto, altrimenti 2, e la η ne vale 2, mentre una vocale breve 1 tempo. ἡδεῖ hēdeî, nom./acc.pl. ioοῦσα ioûsa 'andando', αἴτιός εἰμι aítiós eimi 'Io sono responsabile', τί ποτ 'ἐστίν; tí pot 'estín? Il secondo elemento se è iota ascritto si sottoscrive mentre se è iota sottoscritto resta tale. : μῆλον). sg. Storia di un mito è un libro di Fornaro Sotera pubblicato da Carocci nella collana Quality paperbacks, con argomento Antigone - sconto 5% - ISBN: 9788843063642 Dall'antico caso locativo (scomparso poi nel greco, che aveva origine ideuropea) di πόληι rintracciato in Omero, si ricava il genitivo singolare antico che, insieme agli altri casi, non aveva ancora subito la riduzione quantitaviva per legge di Osthoff, ossia πόληος = πόλεως con metatesi per Osthoff. se la prima vocale da contrarre portava l'accento, la sillaba contratta ha l'accento circonflesso; se l'accento cadeva sulla seconda vocale da contrarre la sillaba contratta ha l'accento acuto; se però l'ultima sillaba è breve e la sillaba contratta e accentata è la penultima, l'accento deve essere circonflesso (. τρισί trisí, ἐγώ egṓ 'io', σύ sú 'tu', ἕ hé 'egli' - SINGOLARE, νῴ nṓi 'noi due', σφώ sphṓ 'voi due' - DUALE, ἡμεῖς hēmeîs 'noi', ὑμεῖς humeîs 'voi (pl. ἀληθεῖς alētheîs, gen.pl. Amarcord greco. ', τίνος πέρι; tínos péri? Prof.ssa Paola Francesca Barone. Il dialetto eolico, sebbene appartenente allo stesso gruppo dialettale in lesbico, non aveva questa accentuazione recessiva, e sembra non aver differito in modo accentuato dal greco comune (koine). ὦ δέσποτα ô déspota 'o maestro! Maria Patrizia Bologna Da queste due regole consegue che l'accento può cadere solo sulla penultima e terzultima sillaba, o, in altri termini, che le parole possono essere o piane o sdrucciole. διδόντες didóntes, fem.sg. ', τίνος; Tínos? Appunto con riassunto dell'esame di letteratura greca del prof Condello. L'ultima sillaba conta come luce se termina in una vocale breve, o se termina in una vocale breve seguita da non più di una consonante, o se la parola termina in -οι -oi o -αι -ai, come nei precedenti esempi. )', σφεῖς spheîs 'loro' - PLURALE, ῦμοῦ emoû 'di me', ὑμῖν humîn 'per te (pl. In sanscrito e in greco un processo di dissimilazione porta al dileguo del coefficiente aspiratorio di un’occlusiva (generalmente iniziale di parola), per effetto di un’occlusiva aspirata posta generalmente all’attacco sillabico della sillaba successiva (legge di Grassmann). ', ἆρα ...; âra ...?, ἦ ...; ê ...? τῷ θεῷ tôi theôi 'al dio', βασιλεύς basileús, voc.sg. ', Ποῖος; Poios? Nell'incontro tra una vocale e un dittongo: se la vocale che precede ha suono uguale a quello del primo elemento del dittongo scompare senza lasciare traccia; se la vocale che precede è diversa dal primo elemento del dittongo essa si contrae regolarmente con la prima vocale del dittongo. Il terzo principio dell'accentazione greca è che, dopo aver preso in considerazione la legge della limitazione e la legge σωτῆρα (sōtêra), l'accento su sostantivi, aggettivi e pronomi rimane il più lontano possibile dall'ultima sillaba, restando sulla stessa sillaba (contando dall'inizio del parola) in tutti i casi, numeri e generi. Con poche eccezioni, l'accento può arrivare sulla terzultima solo se l'ultima sillaba della parola è "breve". 'che (mai) è? Uno era che (alcune) parole appropriate erano pronunciate parossitone. se non c'era accento né sulla prima né sulla seconda sillaba da contrarre, la sillaba contratta non porta accento. La legge, formulata dai grammatici moderni, riguarda norme di accentazione e quantità delle sillabe nelle parole. πόδε póde - gen./dat. εἴπετε eípete 'dite(pl.)! ". διδοῦσα didoûsa, ἰών iṓn, masc.pl. La norma per cui l'accento in un termine non può risalire oltre la terzultima sillaba, ovvero non può reggere più di tre tempi vocalici, per questo è detta anche "legge di limitazione"[1]. pl. Tra suono medio -Α- e il suono chiaro -Ε- prevale sempre quello che precede nella forma lunga (ᾱ, η). 'quanto? 'di cosa? 'cosa? È anche conosciuta come la legge σωτῆρα (legge sotéra), poiché nell'accusativo singolare la parola della III declinazione σωτήρ, sōtḗr, "salvatore" diventa σωτῆρα, sōtêră, con l'accento circonflesso: si verifica cioè esattamente quanto enunciato dalla legge[2]; viceversa, per la legge del trisillabismo, se la vocale finale muta di lunghezza, come ad esempio nell'accusativo plurale della parola considerata, divenendo l'α lunga, si ha σωτήρας, sōtḗrās. iόντες ióntes, fem.sg. πούς poús 'piede', acc. l'avverbio negativo οὐ (οὐκ, οὐχ) ou (ouk, oukh) 'no - non'. 4, 218.; Probert (2006), p. 72, A Practical Introduction to Greek Accentuation, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Leggi_di_limitazione_nel_greco_antico&oldid=117488908, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, α+η = ᾱ (*σιγάητε - congiuntivo presente contratto II persona plurale, come sopra > σιγᾶτε), ε+α = η (*γένεα > γένη - Nominativo, accusativo e vocativo neutri plurali di γένος), η+α > η (*ἦα > ἦ forma contratta del presente imperfetto), α+ο > ω (*σιγάομεν > σιγῶμεν) - o anche τιμῶ da τιμάω, è frequenza dei verbi tematici la cui vocale tematica -ε-o-α va a contrarre con la vocale del suffisso, α+ου > ω (*σιγάουσα > σιγῶσα - nominativo contratto del participio presente femminile di σιγάω), α+ω = ω (*σιγάωμεν > σιγῶμεν, come sopra, I persona plurale attiva del presente contratto di σιγάω, si attesta anche la forma normale prima indicata), ε+ω = ω (*κοσμέωμεν > κοσμῶμεν - stesse regole di sopra, è attestata anche la forma normale, non per forza contratta), ο+α = ω (*βελτίοσα > βελτίοα - caduta di sigma intervocalico > βελτίω), ω+ει > ω (*ῥιγώειν > ῥιγῶν, ει è vocale chiusa di timbro), ο+ει = ου (*δουλόειν > δουλοῦν - qui ει è una vocale lunga chiusa di timbro /e/ - la resa contratta è uguale al nominativo neutro del participio presente attivo), α+ᾳ = ᾳ (*μνάᾳ > μνᾷ dativo singolare contratto di μνᾶ 1° declinazione), α+ει = ᾳ (*σιγάεις > σιγᾷς II persona singolare attiva presente contratta di σιγάω), α+ῃ = ᾳ (*σιγάῃς > σιγᾷς stesso esito, solo che è la II singolare del congiuntivo presente), α+οι = ῳ (*σιγάοιμεν > σιγῷμεν - I persona plurale attiva del presente ottativo), ο+ει = οι (*δουλόεις > δουλοῖς - ει qui è un dittongo - contrazione della II persona singolare attiva del presente indicativo). φανεῖσα phaneîsa 'dopo l'apparizione', διδούς didoús 'dando', masc.pl. Tuttavia l'accento si trova sulla prima vocale. Greco antico/Segni diacritici, regole dell'accento, segni di interpunzione. ', τίνες; 'quali persone? Sotera Fornaro Visioni e re/visioni 30 Agosto 2020 Visite: 862 ... di studi giuridici che usa il mito di Antigone come forma di narrazione delle principali questioni che riguardano la legge, la sua ... riconoscerne le radici nell’immaginario greco e dunque occidentale e ricostruirne la … ἀληθῆ alēthê, gen.sg. Tale norma è detta anche impropriamente "legge di βέβαιος" da questo termine, che esce in -αιος, questa legge è frequente in molti termini uscenti così, come in -ειος e -ιος, ed equivale all'atticizzazione di questo termine, che in altri dialetti greci esce in βεβαῖος, mentre nello ionico attico in βέβαιος. Supplici di Eschilo, regia di Moni Ovadia, Teatro greco di Siracusa, 15 maggio – 28 giugno 2015 «Il teatro greco era canto – e perciò diversissimo dal nostro. INGLIMA MODICA M. CONCETTA. ἕνα héna, gen. hνός henós 'of one', dat. Anno scolastico 2016/2017. Antigone. Presidente: Prof.ssa Maria Carla Di Domenico, IP Moncada Lentini. Si tratta di una caratteristica linguistica dell'Asia Minore, che rimase impressa nella grammatica del dialetto eolico greco, evidente nelle poesie di Saffo, Alceo, Anacreonte. quale? FONETICA. legge del trocheo finale, o legge σωτῆρα: se l'ultima è breve e la penultima è lunga e l'accento cade sulla penultima, allora quest'ultima avrà l'accento circonflesso, come nella parola σωτῆρα, "salvatore", fatti salvi i casi contemplati dalla seguente; di chi? Download PDF. TOSCANO VINCENZO. Apofonia (qualitativa e quantitativa) Sinizesi . TROVATO MENZA ANTONIA. COMMISSIONI. punto di partenza, singolare: νύξ núx 'notte', νύκτα núkta - νυκτός nuktós, νυκτί nuktí, plurale: νύκτες núktes, νύκτας núktas - νυκτῶν nuktôn, νυξί nuxí, ναῦς naûs 'nave', ναῦν naûn - νεώς neṓs, νηΐ nēḯ, plurale: νῆες nêes, ναῦς naûs - νεῶν neôn, νηυσί nēusí [62], Zεύς Zeús 'Zeus', Δία Día - Διός Diós, Διΐ Diḯ. 'è il caso che ...? ', κολαστέος ἐστί kolastéos estí "ha bisogno di essere punito", κολαστέον τοὺς ἀδίκους kolastéon toùs adíkous "è necessario punire i malfattori", κλυτός klutós 'famoso (in grado di essere sentito parlare)', διαλυτός dialutós 'capace di essere smontato', le forme dell'articolo determinativo che iniziano con una vocale (ὁ, ἡ, οἱ, αἱ ho, hē, hoi, hai), le preposizioni ἐν en 'in', εἰς (ἐς) eis (es) 'a, in', ἐξ (ἐκ) ex (ek) 'da', la congiunzione ὡς hōs 'as, that' (anche una preposizione 'a'). ', ὁ θεός ho theós 'il dio', acc.sg. 2016-2017. γυνή gunḗ 'donna' e κύων kúōn 'dog' seguono lo stesso schema: γυνή gunḗ 'donna', γυναῖκα gunaîka - γυναικός gunaikós, γυναικί gunaikí, κύων kúōn 'cane', κύνα kúna - κυνός kunós, κυνί kuní, πατήρ patḗr 'padre', πατέρα patéra - πατρός patrós, πατρί patrí, ἀνήρ anḗr 'uomo', ἄνδρα ándra - ἀνδρός andrós, ἀνδρί andrí, χαρίεις kharíeis 'grazioso', neutro χαρίεν kharíen, ποιήσας poiḗsas 'aver fatto', neutro ποιῆσαν poiêsan, ἱπποπόταμος hippopótamos 'ippopotamo' ('cavallo del fiume'), Τιμόθεος Timótheos 'Timothy' ('onorare il dio'), σύμμαχος súmmakhos 'alleato' ('combattimento a fianco'), φιλόσοφος philósophos 'philosopher' ('amorevole saggezza'), στρατηγός stratēgós 'generale' - grado militare, γεωργός geórgós 'agricoltore' ('lavoratore di terra'), βιβλιοπώλης bibliopṓlēs venditore di libri', δισκοβόλος diskobólos 'lanciatore del disco', κληροῦχος klēroûkhos 'detentore di un riparto (di terra)', ἀνδρεῖος andreîos 'coraggioso', ἀνδρείως andreíōs 'coraggiosamente', δίκαιος díkaios 'giusto', δικαίως dikaíōs 'giustamente', ἡδύς hēdús, 'piacevole', ἡδέως hēdéōs 'con piacere', καλός kalós, 'bello', καλῶς kalôs 'splendidamente', ἀληθής alēthḗs, 'vero', ἀληθῶς alēthôs 'in verità', εἷς heîs 'uno (m.)', acc. da -ᾰ- qualora la -ε- del grado medio sia preceduta da consonante e seguita da liquida (λ, ρ) o nasale (μ, ν). ὁ, ἡ, οἱ, αἱ ho, hē, hoi, hai sono scritti ὃ, ἣ, οἳ, αἳ quando il significato è 'chi, quale'; e o è scritto o se termina una frase. fonetica debole" La seduta avrà luogo presso il Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici - Via Festa del Perdono, 7 aula Seminari- Sezione Modernistica. Per la legge impropriamente detta del trocheo finale, o legge σωτῆρα (dall'accusativo singolare del sostantivo σωτήρ, "salvatore", preso a modello per esemplificare), se in una parola greca l'ultima sillaba è breve e la penultima lunga (cioè termina con un trocheo, — ∪), e l'accento cade sulla penultima, questo sarà obbligatoriamente circonflesso (es. Download Full PDF Package. (e) Il tempo presente (eccetto la 2a persona singolare) di εἰμί eimí 'Io sono' e φημί phēmí 'Io dico': (f) Alcuni pronomi personali in casi obliqui quando non enfatici: σφας sphas 'loro (sé stessi)', σφων sphōn, σφισι sphisi, Ἕλληνές τινες Héllēnés tine 'certi Greci', δοῦλός ἐστι doûlós esti 'lui è uno schiavo', ἀγαθοῦ τινος agathoû tinos 'di qualche cosa buona', τοξοτῶν τινων toxotôn tinōn 'di alcuni arcieri', ὅπλων τινῶν hóplōn tinôn 'di alcune armi', ἱστᾶσι histâsi 'stanno in piedi (transitivo)', ἑστᾶσι hestâsi 'sono in piedi (intransitivo)', ἐποίουν epoíoun 'stavo facendo' (prima ἐποίεον), ποιοῦσι poioûsi 'loro fanno' (prima ποιέουσι). un pronome relativo-indefinito: ὃστις, ἣτις, ὃτι; la preposizione -πρό- nei verbi con essa composti; le forme χρῆναι (= esserci bisogno), χρῆν (= c'era bisogno), χρῆσται (= ci sarà bisogno) in uso nell'attico derivano da un'originaria crasi di χρὴ εἶναι, χρὴ ἦν, χρὴ ἔσται; le forme θἄτερα e χατερα (che stanno per τὰ ἓτερα e καὶ ἓτερα) risultano da un'antica forma dorica -ἅτερος- equivalente all'attico -ἔτερος-; dal secondo elemento del dittongo che eventualmente compone il grado medio; dalla scomparsa della vocale -ε- (caso in cui l'apofonia prende il nome di ". )', οἷ hoî 'per loro', ἐμοί emoí 'per me', σοί soí 'per te', e σφίσι sphísi 'per loro (sé stessi)', ἔξεστί σοι éxestí soi 'è possibile per te', νόμος γὰρ ἦν οὗτός σφισι nómos gàr ên hoûtós sphisi 'per questo apparentemente era loro abitudine' (Senofonte), πότε; pote? Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 28 dic 2020 alle 21:50. Alla base di tutto ciò ci sono regole metriche, dacché il greco si sviluppò come lingua musicale, derivando dall'indoeuropeo, con precisi valori metrici in base alle more e ai piedi delle strofe; per cui dovendo far combaciare gli elementi in una strofa, il greco, così come il latino, si distanziarono con precise norme di limitazione di posizione d'accento, rispetto all'indoeuropeo.Un esempio della legge dei tre tempi del greco si può desumere da στρατιώτης, nome maschile della I declinazione. di pannagiovanna04 (11 punti) 1' di lettura. zυγά zugá 'gioghi', στρατιώτης stratiṓtēs 'soldato', στρατιῶται stratiôtai 'soldati', πατήρ patḗr (padre), pl. A short summary of this paper. σωμάτων sōmátōn 'dei corpi', ἀνὴρ ἀγαθός ἐστι anḕr agathós esti 'egli è un uomo valoroso', τί ποιεῖς; tí poieîs? Anche i diffusori dorici hanno apparentemente pronunciato un circonflesso su alcuni plurali genitali, che erano parossitoni in altri dialetti[15]: παιδῶν paidôn 'dei ragazzi', Τρωῶν Trōôn 'dei Troiani'[16], παντῶν pantôn 'di tutti', ἀλλῶν allôn 'di altri'. PROGRAMMA DI GRECO. ', πόθεν; Pothen? Sempre per raggiungere il numero di 3 tempi in ciascun termine, sempre riguardo questo termine, al vocativo singolare avremo στρᾰτῐῶτᾰ, in primo luogo perché l'α della desinenza è breve, e secondo perché in questo caso vige la "legge del trocheo finale o sotéra", che in pratica indica che una vocale lunga accentata, quando è in posizione precedente all'ultima sillaba, e davanti una vocale breve, l'accento acuto diventa circonflesso, come in questo caso.