Il maggior vantaggio della parte comune dell’edificio, infatti, non può essere conseguito a danno dell’edificio di cui fa parte, nella consistenza materiale o artistica di esso, oppure a prezzo della mancanza di uso o di godimento da parte anche di un solo condomino della cosa innovata o di altra cosa comune. attiene a tutto ciò che nell’edificio è apprezzabile dall’esterno, posto che esso si riferisce alle linee essenziali del fabbricato, cioè alla sua particolare struttura e fisionomia, che contribuisce a dare ad esso una sua specifica identità. n. 5899 del 24 marzo 2004. 1120 c.c. Ciò che importa, dunque, è che l’armonia (bella o brutta che sia) delle linee architettoniche del fabbricato non venga alterato. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Tags: condominio,decoro architettonico,veranda,cassazione. Proprio perché inerente la fisionomia dell’edificio condominiale, la nozione di decoro architettonico integra un bene comune, ai sensi dell’art. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. La realizzazione di costruzioni o coperture sul balcone o di qualsiasi altra opera che modifica il decoro architettonico deve essere prima autorizzata dal condominio per evitare la successiva demolizione. Apparentemente, potrebbe sembrare inutile prevedere una norma che disciplini un mero aspetto esteriore dell’edificio, com’è appunto il decoro architettonico. Nel codice civile, l’espressione “decoro architettonico” si rintraccia nell’art. Quanti dubbi, quante incertezze, quante liti quando si parla di estetica dell’edificio. Infine, l’installazione di una parabola potrebbe condizionare il decoro architettonico dell’edificio e dunque essere vietata. I limiti previsti dal regolamento a tutela del decoro architettonico dell’edificio possono anche spingersi a vietare al singolo condomino di eseguire interventi nella propria unità immobiliare che, riflettendosi su strutture comuni, … [1], il limite segnato dal divieto di ledere il decoro architettonico dell’edificio rileva pure – ai sensi dell’art. [11] Cass., sent. Ad esempio, le scale, l’ascensore e l’androne condominiale appartengono a tutti e possono essere utilizzati da quanti ne hanno bisogno; al contrario, le singole abitazioni appartengono ai singoli proprietari, i quali possono goderne in maniera esclusiva. che siano in grado di incidere sull’armonica esteriorità dell’edificio, a meno che non si tratti di interventi volti a salvare l’estetica del condominio dal degrado, dalla fatiscenza o da qualsiasi altra causa che possa minarla. 1122 c.c. Il condominio è quell’edificio in cui vivono più persone, ognuno nell’abitazione di sua proprietà. [8] Cass., sent. E' nota comune sentir dire che e' stato leso il decoro architettonico allorquando un condomino intervenga sulle parti comuni per delle modifiche funzionali alla sua proprieta'. Veniamo, ora, al … Cosa rende quindi tutto grottesco e spaventoso al punto che alcune famiglie non mettono piede in assemblea da vent’anni? Infatti, pur non rientrando espressamente nell’elenco delle “parti comuni dell’edificio” di cui all’art. Cass. – con riferimento alle opere da eseguirsi nel piano o porzione di piano in proprietà esclusiva di ciascun condomino. Ciò significa che, se dovessero essere apportate innovazioni a parti comuni dell’edificio in grado di guastare l’estetica del condominio, anche un solo condòmino potrà opporsi e chiamare in causa l’intero condominio al fine di ottenere l’inibizione dei lavori in corso, l’eventuale risarcimento del danno e ripristino dello stato dei luoghi. Ibalconi aggettanti (quelli cioè che si affacciano oltre la verticale della facciata dell’edificio e, pertanto, restano sospesi in aria) non costituiscono parti comuni del condominio; al contrario essi sono di proprietà del titolare dell’appartamento di cui sono solo un prolungamento. Ebbene, se un’innovazione dovesse eseguirsi a prezzo della stabilità o della sicurezza del fabbricato o dell’alterazione del suo decoro architettonico, o ancora dell’inservibilità di talune parti comuni dell’edificio all’uso o al godimento anche di un solo condomino, l’innovazione costituirebbe atto illecito, a prescindere da qualunque maggioranza l’abbia deliberata. Il condominio di Alessandro Gallucci. Tale aspetto, infatti, interessa tutti i condomini poiché ha un’incidenza assai rilevante sulla valutazione economica dello stabile e dei singoli appartamenti, potendo migliorarne la quotazione o incidervi negativamente comportandone un deprezzamento. n. 5417 del 15 aprile 2002. Ne consegue che – a prescindere da ogni considerazione […] 'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); Vincitore del campionato del mondo in MotoGP nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda, Casey Stoner... L'Economist Intelligence Unit ha stilato la classifica delle 10 città più vivibili al mondo calcolandone la vivibilità attraverso un indice... Casa.it S.r.l. Il divieto di innovazione che abbiano un qualche impatto sul decoro architettonico condominiale soffre solamente un’eccezione: quella costituita dagli interventi di recupero edilizio, per tali dovendosi intendere tutte le operazioni volte a favorire la ristrutturazione, il restauro o il risanamento dell’edificio. Corte di Cassazione civ., Sez. La giurisprudenza ha ritenuto illegittime le tettoie che, pur essendo state realizzate nella proprietà esclusiva del condomino, comportavano un danno estetico alla facciata dell’edificio condominiale [10]. 1120, II comma, c.c. Questo significa che il fatto di vivere in un condominio particolarmente vecchio non giustifica la possibilità di apportare innovazioni che ne alterino l’aspetto esteriore; lo stesso se l’edificio è “anonimo” o, comunque, non possa fregiarsi di alcun elemento estetico di rilievo. 1 febbraio 2009 0:00 . Quali innovazioni alterano l’estetica dell’edificio condominiale? Esempi di lesione del decoro esteriore. | © Riproduzione riservata Tweet di @Casapuntoit!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)? Decoro architettonico del condominio, la veranda che arreca danno va demolita Cassazione: la gravità della lesione al decoro esime dalla ricerca di misure meno radicali rispetto alla demolizione Martedì 17 Febbraio 2015. Dunque, ricapitolando quanto detto sinora, possiamo affermare che nessuna maggioranza condominiale può approvare innovazioni (nuovo ascensore esterno, realizzazione di verande, applicazione di grate alle finestre, ecc.) Non solo sono vietate le innovazioni a parti comuni dell’edificio che possano arrecare danno al decoro condominiale, ma anche quelle che, in teoria, sarebbero nella libera disponibilità del singolo proprietario, in quanto riguardanti la propria abitazione. Per i giudici, quindi, decoro architettonico è sinonimo di armonia e nello stesso senso si è espressa anche la dottrina (cfr. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. In altre parole, il decoro architettonico del condominio è costituito da tutti i tratti distintivi esterni dell’edificio, cioè dalle linee architettoniche e dalle strutture ornamentali idonee a conferire al fabbricato una propria identità. E le 10 peggiori. Decoro architettonico: il singolo condòmino può tutelarlo. Cass. Di particolare rilevanza, per la comprensione dei profili civilistici connessi alla problematica indicata, appare la sentenza n. 1748 del 24 gennaio 2013. CONDOMINIO OPERE AL PARAPETTO E SOLETTA DEI BALCONI DI PROPRIETA’ ESCLUSIVA – LESIONE AL DECORO ARCHITETTONICO DELL’EDIFICIO Ci si riferisce nel caso di specie ad una importante ordinanza della Corte di Cassazione, molto recente , e precisamente la nr 4909 del 24/2/2020 in cui viene affermato il principio secondo cui “Costituisce innovazione lesiva del decoro […] Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. Pensa ai piccoli condomini in stile liberty presenti nei centri di alcune città italiane; oppure ai condomini di recente costruzione che seguono linee architettoniche molto particolari, per certi versi innovative, come ad esempio quelli ecologici. Approfondiamo tutti questi aspetti e vediamo insieme cosa dice la legge a proposito del decoro architettonico del condominio. 8830/2008). In particolare, tale divieto sussiste quando il balcone interessato ai lavori si affaccia sulla via principale oppure le dimensioni della parabola sono enormi e tali da contrastare con l’aspetto estetico del palazzo. In tema di impianti non centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a q… (cfr. e P.I. Abbiamo appena detto che, salvi i casi di interventi di recupero edilizio, nessuna innovazione, seppur votata dall’assemblea, può alterare il decoro architettonico di un condominio. I PERSONAGGI DELL’ASSEMBLEA DI CONDOMINIO. Si tratta di un divieto assoluto, nel senso che tutte le opere che possano alterare l’aspetto esteriore dell’edificio sono assolutamente proibite, a prescindere da qualsiasi maggioranza raggiunta in assemblea. Ciononostante, si tratta di un aspetto che è indispensabile conoscere in quanto la sua salvaguardia è necessaria, in particolare in Condominio, dove un pregiudizio può comportare conseguenze rilevanti. n. 1472/1965). Secondo la giurisprudenza, tali norme potranno incidere anche sulla sfera del dominio personale esclusivo dei singoli partecipanti, nei limiti in cui ciò si riveli necessario in funzione della salvaguardia del bene comune protetto. 1120 in materia di innovazioni, ma è una semplice menzione. Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. 1117 c.c., il decoro architettonico merita una menzione in quanto idoneo a rappresentare un limite all’esecuzione di opere nel condominio, anche qualora si intervenga su parti private. Cominciamo subito con la definizione che tradizionalmente viene fornita di decoro architettonico. Sempre in riferimento a modifiche apportate dal singolo condòmino, la Suprema Corte ha stabilito il divieto del mutamento di destinazione di porzione di proprietà esclusiva di un condomino da autorimessa ad abitazione, costituendo detta modifica un peggioramento dell’estetica della facciata e creazione di una situazione di basso, risolventesi anche in pregiudizio economicamente apprezzabile per il decoro abitativo generale dell’edificio, posto in zona residenziale [11]. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. [6] Cass., sent. scale, pianerottoli e così via). Il Codice civile non offre una definizione di decoro architettonico: le uniche disposizioni che se ne occupano riguardano la tutela dell’estetica condominiale da interventi che ne possano minare l’armonia. Tale concetto non è  proprio dei soli immobili di particolare pregio storico-artistico o che presentano articolate decorazioni sul prospetto, ma si applichi a tutti i fabbricati, anche i “normali” Condomini e gli edifici di minor valore in relazione all’estetica pensata da costruttore e progettista. 2, 04/04/2008, n. 8830). In particolare, tale norma vieta le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino. Il decoro architettonico, che caratterizzi la fisionomia dell'edificio condominiale, è un bene comune, ai sensi dell'articolo 1117 c.c., il cui mantenimento è tutelato a prescindere dalla validità estetica assoluta delle modifiche che si intendono apportare (Cass. Dopo aver spiegato cos’è il decoro architettonico, a quali condizioni può essere alterato e cosa può fare il singolo condòmino per opporsi, vediamo ora alcuni esempi di alterazione del decoro architettonico condominiale. Classico esempio di lesione del decoro architettonico condominiale da parte del singolo inquilino è quello di chi decide di creare una veranda sul proprio balcone di casa, alterando così l’estetica dell’edificio, che si presenta unitariamente come composto da soli balconi aperti.