La sua vita e la sua carriera attraversarono la storia di un’Italia prima sotto il Regime Fascista e poi intenta a ricostruirsi un’identità e […] Il gesto tra Coppi e Bartali Si dice, ad esempio, che Gino Bartali abbia salvato l’Italia dalla guerra civile, nel 1948, e pure ove ciò non fosse del tutto esatto, è possibile, di certo, affermare che le sue imprese abbiano contribuito in maniera determinante a salvare la nostra neonata Repubblica. Storia di una sana rivalità Gino Bartali vincitore per la seconda e ultima volta del Tour de France nel ’48.. Quello che è certo è che la rivalità di Coppi e Bartali nel secondo dopoguerra è stato uno degli argomenti più vivaci tra sportivi e appassionati. La memoria di Gino Bartali “giusto tra le nazioni” va rispettata, altro che storia inventata Il titolo del libro dello storico Stefano Pivato è già una sentenza “L’Ossessione della memoria. Tra sport e storia Negli anni della seconda guerra mondiale, Bartali si è distinto per il suo impegno a favore degli ebrei italiani oppressi dal regime nazi-fascista. Inserire questa traccia tra quelle proposte per la prova di italiano all’esame di maturità è un segnale chiaro: in un Paese che ha una cultura dello sport e sullo sport sviluppata in modo – con un eufemismo – disomogeneo e destrutturato, inserire il trionfo sportivo e umano di Gino Bartali può essere sintomo di un’esigenza radicata. Anche nel nostro Paese lo sport ha saputo segnare alcuni momenti decisivi della storia contemporanea. Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata” (Castelvecchi). STORIA E STORIE DELLO SPORT Pur se la competizione agonistica incentrata sulla bravura atletica trova ampio sviluppo sin dalla Grecia antica, lo sport nella forma in cui lo conosciamo oggi è una felice creazione della borghesia ottocentesca e un momento di sintesi ed equilibrio tra le moderne ideologie razionalistiche e le spinte arcaiche. Negli anni della seconda guerra mondiale, Bartali si è distinto per il suo impegno a favore degli ebrei italiani oppressi dal regime nazi-fascista. «In realtà – affermano Pivato senior e junior – non ce ne sono. L’uomo scoprì molto presto che la ripetitività di certi esercizi Tra i temi di carattere sportivo affrontati da Pivato, la Storia sociale della bicicletta può essere considerata l’ultima tappa di un itinerario di ricerca iniziato con Sia lodato Bartali (1986), proseguito nel 1992 con La bicicletta e il sol dell’avvenire e poi con Il Touring Club Italiano nel 2007. Gino Bartali, chi è: storia, carriera e vita privata del grande ciclista che si distinse nello sport e per le imprese dal grande valore morale. ... è uno dei più famosi e citati della storia dello sport, forse addirittura il più celebre in assoluto. Gino Bartali infatti non è soltanto lo sportivo italiano più celebrato in film, serie tv, canzoni o il ciclista leggendario di cui si ricordano le vittorie sportive (tre giri d'Italia e due Tour de France vinti, oltre a quattro titoli di Campione d'Italia). Bartali e Coppi erano gli emblemi ideologici delle due fazioni che disegnavano il confine tra gli italiani.Il socialismo pervaso di progresso e voglia di futuro che traspariva dal sudore di Coppi e il contraltare Bartali, l’Airone, uno tutto d’un pezzo tirato su a tradizione e cristianesimo.. Eppure ci fu quel momento. in foto: Gino Bartali (Wikipedia). A dividerli non c’erano solo podi e vittorie. Tra il 1934 e il 1954, Gino Bartali è per tutti l'asso del ciclismo italiano. Sport e letteratura nella storia. Il tema di attualità tra sport e storia: “Il bene si fa, non si dice”. "La tipologia C, nella seconda traccia del tema di attualità dal titolo Tra sport e Storia si occupa a fondo della figura sportiva e altrettanto umana del campione di ciclismo Gino Bartali. E nessuna in Italia ha rappresentato meglio questa divisione in specifici schieramenti (politici, religiosi e sociali) come quella tra Bartali e Coppi.Erano gli anni in cui il ciclismo era lo sport più seguito nel nostro paese, tanto da influenzare direttamente anche la sua vita politica. L’altra vittoria di Bartali. Memoria, non storia. Una storia lunga un secolo. Lo sport, inoltre, si basa non solo su regole di gioco, ma anche su valori e regole di rispetto nei confronti degli avversari. Gli studenti italiani hanno potuto scegliere il tema su Gino Bartali.. Il compianto ciclista toscano, insignito Giusto fra le Nazioni nel 2003 (tre anni dopo la sua scomparsa), è stato nominato nel 2018 cittadino onorario di Israele. Una rivalità che si trasformò, durante quel periodo storico così particolare, in una metafora per la suddivisione politica e sociale del paese. Il genere della letteratura sportiva. Lo sport nella storia L’antichità Si può dire che l’attività fisica sia nata con l’uo-mo; tra i popoli primitivi, infatti, forza e resi-stenza erano indispensabili per poter affronta-re le difficoltà della vita: cacciare, difendersi dai nemici, costruirsi dei ripari. La traccia del tema richiede di fare considerazioni critiche sul legame tra sport e storia a partire dalle vicende di Bartali, richiamando anche altre vicende ed esperienze personali. Punto e basta. Tutta la verità sullo scambio della borraccia tra Coppi e Bartali. Ma la storia di Bartali, divenuto Giusto tra le Nazioni è ancor più straordinaria. Il grande campione di ciclismo Gino Bartali tra sport e storia: partendo da un articolo di Cristiano Gatti del 2013, i ragazzi dovranno riflettere sui meriti non solo sportivi del Bartali uomo che con la sua bicicletta non ha esitato a infilare nel telaio documenti falsi per consegnarli agli ebrei braccati dai fascisti salvandoli dalla morte. Quella di Coppi e Bartali è stata una delle rivalità sportive più famose nel mondo dei pedali. Nel 2012 Andrea Bartali scrisse “Gino Bartali, mio papà“. Gino Bartali e il rapporto tra storia e sport sono i temi scelti dal Miur per la traccia della tipologia C della prima prova della Maturità 2019. Tra sport e storia. Gino Bartali, il fascismo e quel Tour de France che “salvò” l’Italia Il 18 luglio 1914 nasceva Gino Bartali, leggenda del ciclismo italiano e mondiale, recentemente dichiarato cittadino onorario di Gerusalemme. La sua storia •Gino Bartali nasce in un paesino vicino a Firenze di nome Ponte a Ema in cui passerà gran parte della sua vita. •L’infanziaè quella di un ragazzo normale: andava abbastanza bene negli studi e, proprio a scuola, si innamora di una ragazza di nome Adriana con la quale avrà un figlio. Sfido chiunque a produrre un documento! Il ciclista ha trasportato clandestinamente foto e documenti dei perseguitati da una città all’altra, utilizzando ciò che conosceva meglio: la sua bici. Dietro ogni rivalità sportiva, c’è spesso un mondo di significati diversi tra le due parti in gioco. La prima, e forse unica testimonianza diretta raccontata da mio nonno su questa circostanza, è stata raccolta da Marcello Lazzerini e trascritta nel suo libro “La leggenda di Bartali”, Premio Bancarella Sport 1993. Nel mondo del cinema e dello sport ci sono delle coppie che rimarranno indelebili per sempre e se parliamo di ciclismo senza dubbio Coppi-Bartali è il riassunto di tutto ciò che concerne l’essere una coppia: odio e amore, rispetto e agonismo, l’importanza dell’uno nei confronti dell’altro. Questi ultimi, infatti, rappresentano certamente coloro che si desidera battere, nell’ambito della gara, ma anche coloro con i quali competere, mantenendo valori e etica sportivi. E così Fausto Coppi e Gino Bartali sono i finalisti del nostro sondaggio sul più grande campione nella storia del Giro, che ha già raccolto oltre 10 mila voti su Gazzetta.it. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale Bartali compie un altro tipo di impresa: salva 800 ebrei dalle deportazioni nazifasciste. Tra le tracce della prima prova dell’esame di Maturità 2019 figura anche la proposta tra sport e storia. La storia e le gesta del campione vennero dunque a galla, anche grazie alla testimonianza di molte persone salvate dal ciclista. Tutti, dall’ex presidente della Regione Toscana Nencini, a Ciampi, allo stesso Papa, nel sottoscrivere gli onori a Bartali, citano il sentire popolare, nulla di più.