To suppress the mounting resistance led by the Partisans, the Italians adopted tactics of "summary executions, hostage-taking, reprisals, internments and the burning of houses and villages.".[45]. Tesi maturità sulle Foibe,Rossellini e L'illuinazione nel cinema 1. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio, Metamorfosi etniche. supporters of the Fascist regime and opponents of the Partisan forces, and included suspected Slavic collaborators. Guido Rumici, Infoibati 1943-1945. fucilazioni in massa fatte a casaccio e incendi dei paesi fatti per il solo gusto di distruggere [. Da notare che, in epoca fascista l'ottenimento di un posto di lavoro di qualunque livello nel pubblico impiego implicava l'iscrizione al PNF, almeno formalmente e indipendentemente dal loro pensiero, i dipendenti pubblici potevano tutti essere classificati come "fascisti". Accordo tra il Commissario e l’Autorità di Bacino. Notizia sul Partito Comunista della Venezia Giulia in Cristiana Colummi, Liliana Ferrari, Gianna Nassisi, Germano Trani. In secondo luogo "a rimuovere" è il governo italiano con De Gasperi che non gradisce affatto di accendere i riflettori sulle umilianti condizioni accettate per il territorio libero di Trieste (che resterà in mano alleata sino al 26 novembre 1954): "il silenzio storico sulle foibe diventa funzionale al silenzio sul trattato di pace e sulla diminuzione della sovranità nazionale". L’originale di questa foto si trova alla Sezione storia della Biblioteca Nazionale e degli studi di Trieste (Narodna in študijska knjižnica – Odsek za zgodovino). 18, n. 16, Milano, Franco Angeli, giugno 2008, pp. Lavoro sulle fonti e sulle ricerche già edite, prima di esprimere una tesi. ”Coordinamento Adriatico“. Gli eccidi, come detto, avevano anche l'obiettivo di eliminare i possibili oppositori del costituendo regime comunista jugoslavo[150] e furono uno dei tanti strumenti che caratterizzarono la sua ascesa al potere[149]. [78] Negli anni successivi la diplomazia italiana cercò di ridiscutere gli accordi di Parigi per chiarire le sorti di Trieste, senza successo. In Italy, Law 92 of 30 March 2004[65] declared February 10 as a Day of Remembrance dedicated to the memory of the victims of Foibe and the forced exodus of nearly the entire population of Italian origin living in Dalmatia and the Julian March carried out by the Yugoslavs. «Una delle argomentazioni più diffuse al riguardo (chiaramente giustificazionista, va notato subito, ma non certo infondata) è che le foibe sarebbero - a parte errori ed eccessi - ritorsione ai crimini di guerra commessi da militari e fascisti italiani nel corso della loro occupazione (...). Pamela Ballinger in her book, History in Exile: Memory and Identity at the Borders of the Balkans, wrote:[54]. It is thought that after World War II, while Yugoslav politicians rejected any alleged crime, Italian politicians wanted to direct the country's attention toward the future and away from the idea that Italy was, in fact, a defeated nation. In alternativa le vie sono dedicate a singoli personaggi trucidati nei massacri come Norma Cossetto, Riccardo Gigante e altri meno noti ma legati alla storia di quella città o comune[223]. Studi rigorosi sono stati effettuati solo a partire dagli anni novanta. «Fate pulizia per due, tre giorni, ma al terzo giorno non voglio più vedere morti per le strade». pag. storia | 10 Febbraio 2019. 06.02.2020 - Redazione Torino (Foto di Fabrrzio Maffioletti) 22 giugno 1946, n. 4, il cui testo è disponibile sul sito della Corte Suprema di Cassazione all'indirizzo: D.P.R 19 dicembre 1953, n. 922, testo disponibile sul sito della Corte Suprema di Cassazione all'indirizzo: D.P.R. Posted on 2021/02/10 by oltreilponte. Alla fine del VIII secolo l'Istria interna e i dintorni, furono conquistate infatti da Carlo Magno: poiché tali terre erano scarsamente popolate, in quanto impervie, i Franchi e successivamente le autorità del Sacro Romano Impero vi consentirono l'insediamento degli slavi. Strumenti per la didattica" di Antonio Brusa, La pulizia etnica e il manuale Cubrilovic, Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico orientale, Bandecchi & Vivaldi Editori, Pontedera 2007, "L'Adriatico orientale e la sterile ricerca delle nazionalità delle persone" di Kristijan Knez; La Voce del Popolo (quotidiano di Fiume) del 2/10/2002. Ulteriori eccidi si ebbero nel corso dell'occupazione delle città dalmate in cui risiedevano comunità italiane. Similarly, I came to reject the argument that ethno-national antagonism had not entered into the equation, as well as the counterview that the exodus represented simply an act of "ethnic cleansing". [23], The number of those killed or left in foibe during and after the war is still unknown; it is difficult to establish and a matter of controversy. Gli esponenti dalmati più famosi che intervennero furono Niccolò Tommaseo e Federico Seismit-Doda[38]. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. In Italia le zone liberate furono spesso teatro di svariate azioni violente, che segnarono la brutale conclusione di conflitti che si erano aperti fin dai primi anni venti. [2] The Italian historian, Raoul Pupo estimates 3,000 to 4,000 total victims, across all areas of former Yugoslavia and Italy. The population was divided into urban-coastal communities (mainly Romance speakers) and rural communities (mainly Slavic speakers), with small minorities of Morlachs and Istro-Romanians. Dopo la capitolazione ordinata dal comandante, generale Emilio Becuzzi, molti ufficiali italiani furono passati per le armi da parte di elementi delle truppe germaniche, in quello che è noto come il massacro di Treglia. Nella prima metà dell'Ottocento l'Istria era infatti parte dei territori austroungarici, ed il nascente nazionalismo italiano iniziò a manifestarsi, specialmente a Capodistria. Nel dopoguerra e nei decenni immediatamente successivi le vittime venivano usualmente indicate in 15 000[106], anche se all'epoca tali valutazioni non erano basate su stime scientifiche e talvolta vennero aumentate fino a 20 000[107]. Eliminazione fisica dell'oppositore e nemico (di forze armate giudicate collaborazioniste) e, insieme, intimidazione e, col giustizialismo sommario, coinvolgimento nella formazione violenta di un nuovo potere.». Dino Messina, Italiani due volte. Alcuni elementi di queste società segrete furono catturati dalla polizia italiana e condannati a morte dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato per le uccisioni di cui si erano resi responsabili (1 terrorista condannato e fucilato a Pola nel 1929, con 4 complici condannati a 25 anni di carcere ciascuno; 4 terroristi condannati e giustiziati a Trieste, con 12 complici condannati a pene detentive per complessivi 147 anni e 6 mesi - cosiddetto "1° processo di Trieste" - nel 1930; 9 terroristi condannati a morte per terrorismo e spionaggio in periodo bellico di cui 5 giustiziati, con 51 complici condannati, complessivamente, a 666 anni e 6 mesi di carcere - cosiddetto "2° processo di Trieste" - nel 1941, a guerra iniziata). L'inchiesta fu istituita dal pubblico ministero Giuseppe Pittitto. Per via del mancato rispetto del Patto di Londra, l'epilogo della prima guerra mondiale venne definito "vittoria mutilata". La città di Fiume, invece, veniva espressamente assegnata quale principale sbocco marittimo di un eventuale futuro stato croato o del Regno d'Ungheria, nel caso in cui la Croazia avesse continuato ad essere un banato dello stato magiaro o della Duplice Monarchia[39]. ...Already in the unleashing of the first wave of blind and extreme violence in those lands, in the autumn of 1943, summary and tumultuous justicialism, nationalist paroxysm, social retaliation and a plan to eradicate Italian presence intertwined in what was, and ceased to be, the Julian March. Secondo il suo punto di vista vanno conteggiate fra le vittime degli eccidi solo i primi. I baratri venivano usati per l'occultamento di cadaveri con tre scopi: eliminare gli oppositori politici e i cittadini italiani che si opponevano (o avrebbero potuto opporsi) alle politiche del Partito Comunista di Jugoslavia di Tito. cit., pag. Le salme di "infoibati" effettivamente rinvenute finora sono circa un migliaio. We throw the ruling clique the glove a duel, and we will not give up until artificial Trieste Italianism is crushed in dust, lying under our feet.”[43] Due to these complaints, Austria carried a census recount, and the number of Slovenes increased by 50-60% in Trieste and Gorizia, proving Slovenes were initially falsely counted as Italians. Poco dopo fu gettata nella cavità una bomba che scoppiò sott'acqua schiacciandomi con la pressione dell'aria contro la roccia. . 16. Thus no Italian victims were ever recovered or determined at Basovizza. "Italian islands in a Slavic sea". Il 10 febbraio si ricordano le vittime delle foibe. This term includes by extension killings in other subterranean formations, such as the Basovizza 'foiba', which is not a true foiba but a mine shaft. [clarification needed]. Dalmatia), the 1910 numbers were 96.2% Slavic speakers and 2.8% Italian speakers:[37]. Nell'esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi e anche la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani. [40] The remnants of the Italian community in Dalmatia (which had started a slow but steady emigration to Istria and Venice during the 19th century) left their cities toward Zadar and the Italian mainland. Regio decreto-legge del 3 maggio 1941, n. 291 (istituzione della Provincia di Lubiana: "ART. Numerosi furono nelle tre città gli arresti e le deportazioni di antifascisti, dei quali solo alcuni faranno ritorno dai campi di concentramento dopo lunghi periodi di detenzione. AAVV-1935 Lettere della guerra 1915-1918 Casa Editrice A. Corticelli, Milano 1935 I cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria. L'offensiva ebbe inizio nella notte del 2 ottobre 1943 e portò all'annientamento della resistenza opposta da parte di nuclei partigiani, che furono decimati, catturati, costretti alla fuga o dispersi. La Repubblica di Venezia, tra il IX e il XVIII secolo, estese il suo dominio (suddiviso in tre aree amministrative: il Dogado, i Domini di Terraferma e lo Stato da Mar) soprattutto sulle cittadine costiere dell'Istria, nelle isole del Quarnaro e sulle coste della Dalmazia, che erano abitate da popolazioni romanizzate fin dai tempi più antichi. Solitamente le vie vengono denominate con la definizione martiri delle foibe e sono inaugurate in data 10 febbraio per rispettare la giornata ufficiale stabilita dalla legge della Repubblica Italiana. Tali problematiche si sommarono alle preesistenti tensioni nazionali e al diffondersi dell'idea di "vittoria mutilata" e divennero un fertile terreno per l'affermazione del nascente fascismo, che si proponeva come tutore dell'italianità e del mantenimento dell'ordine nazionale della Venezia Giulia, talvolta con il tacito appoggio delle autorità. Uso il termine "scomparsi", ma purtroppo è invalso l'uso di definire infoibati tutti i morti per mano partigiana. 4 giugno 1966, n. 332, testo disponibile dal sito della Corte Suprema di Cassazione all'indirizzo: A tal proposito sono stati scritti libri di denuncia, come "Italiani senza onore. Guido Rumici, Infoibati 1943-1945. Rassegna della storiografia italiana sulle vicende giuliane e dalmate del Novecento, con particolare attenzione al periodo della II guerra mondiale e alle vicende delle foibe e dell'esodo Topics: Venezia Giulia ... Archivio istituzionale della ricerca - Università degli Studi di Udine. Eric Gobetti, storico inviso alle destre, ha proposto il risultato dei suoi studi sulle foibe. Nel 1982 Giovanni Spadolini, Presidente del Consiglio dei ministri, dichiarò le foibe di Basovizza e di Monrupino, ossia le uniche due foibe ove avvennero uccisioni esistenti nel territorio della Repubblica Italiana, monumenti di interesse nazionale; nel 2004 entrambi i luoghi divennero monumento nazionale[134]. During D’Annunzio’s armed 1919-1920 occupation of Fiume, hundreds of mostly non-Italians were arrested, including many leaders of the Slavic community, and thousands of Slavs started to flee the city, with additional anti-Slav violence during the 1922 Fascist coup,. Allo stesso tempo, con riferimento alle onoranze concesse negli anni più recenti agli infoibati, la Cernigoi affermava che «visti i ruoli impersonati dalla maggior parte degli "infoibati", personalmente ci rifiutiamo di onorarli. Foiba del Busat - Malga Busa, nel comune di, Foiba di Fossa degli Sbirri, nei pressi di, Foiba di Pian della Pitta, loc. In base al trattato di Rapallo 356 000 sudditi dell'Impero austro-ungarico di lingua italiana ottennero la cittadinanza italiana, mentre circa 15 000 di essi rimasero in territori assegnati al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. This has the power to condition appreciably the choices of the people, such as the one by Istrians that decide to leave their lands assigned to Yugoslav sovereignty..." (. I contrasti etnici tra italiani e slavi nell'immediato dopoguerra provocarono, fra gli altri, gli incidenti di Spalato, culminati nell'uccisione (il 12 luglio 1920) di due militari della Regia Marina, il comandante della Regia Nave Puglia Tommaso Gulli e il motorista Aldo Rossi. Tra i caduti figurano non solo personalità legate al Partito Nazionale Fascista, ma anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, postini, sacerdoti, parte dell'alta dirigenza italiana contraria sia al comunismo, sia al fascismo, tra cui compaiono esponenti di organizzazioni partigiane o anti-fasciste, autonomisti fiumani seguaci di Riccardo Zanella, collaboratori e nazionalisti radicali e semplici cittadini. L'irredentismo italiano in Istria fu un movimento esistente tra gli istriani di etnia italiana che nell'Ottocento e Novecento promuoveva l'unione dell'Istria al Regno d'Italia[36]. Brunello Mantelli - Nicola Tranfaglia, Sul tema, e in particolare sulla morte di Niccolò e Pietro Luxardo, si veda, L'esodo dei 350 mila giuliani, fiumani e dalmati, Guido Rumici, Infoibati... (op. I primi avvenimenti che coinvolsero i dalmati italiani nel Risorgimento furono i moti rivoluzionari del 1848, durante i quali essi presero parte alla costituzione della Repubblica di San Marco a Venezia. (...) Modern Europe was built on foundations… of which anti-fascism was one of the most important. Si stima che l'esodo giuliano-dalmata abbia interessato un numero compreso tra i 250 000 e i 350 000 italiani. Contemporaneamente scoppiarono conflitti e scontri di carattere etnico in quei territori soggetti a opposte rivendicazioni nazionali. Il partito, che originariamente ebbe il favore anche di parte della popolazione slava, sostituì progressivamente ad un programma autonomista per la regione un progetto irredentista per la stessa, considerati l'ostilità dell'autorità austriaca e i dissidi con l'elemento slavo. (...) Yugoslav Communism had deeply assimilated a return to nationalism that was inherent to the idea of 'Socialism in One Country'. Nel già citato saggio del 2009, curato dallo storico italiano Jože Pirjevec, le tesi di Scotti sono citate (senza ulteriori approfondimenti) assieme alla testimonianza del Camerini[206], primo e unico caso nell'ambiente della ricerca storica. La Croazia fu dichiarata indipendente con il nome di Stato Indipendente di Croazia, il cui governo fu affidato al partito ultranazionalista degli ustascia, con a capo Ante Pavelić. 119. In 1911, complaining of local Italian efforts to falsely count Slovenes as Italians, the Trieste Slovene newspaper Edinost wrote: “We are here, we want to stay here and enjoy our rights! I dati disponibili sugli uccisi italiani confermano che si trattava in maggioranza di persone coinvolte nel fascismo e nel collaborazionismo, in particolare come membri delle formazioni militari, paramilitari e di polizia... anche se non colpevoli a livello personale dei crimini commessi sotto quelle insegne...». La tesi è stata sostenuta fino ad anni recenti, e oggi (...), viene ancora menzionata (...), anche se è sempre più pacifica(...) la constatazione del movente politico dei fatti. Foibe. After 5 months of investigation and digging, all they found in the foiba were the remains of 150 German soldiers and one civilian killed in the final battles for Basovizza on April 29–30, 1945. [44], In April 1941, Italy attacked Yugoslavia, and occupied large portions of Slovenia, Croatia, Bosnia, Montenegro, Serbia and Macedonia, directly annexing Ljubljana Province, Gorski Kotar and Central Dalmatia, along with most Croatian islands. Il 10 settembre, mentre Zara veniva presidiata dai tedeschi, a Spalato e in altri centri dalmati entravano i partigiani jugoslavi. Le salme di "infoibati" effettivamente rinvenute finora sono circa un migliaio. Da Pola, così come da alcuni centri urbani istriani (Capodistria, Parenzo, Orsera, ecc.) home Dossier . "[7], "With regard to the civilian population of Venezia Giulia the Yugoslav troops did not behave at all like an army occupying enemy territory: nothing in their actions recalls the indiscriminate violence of Red Army soldiers in Germany, on the contrary, their discipline seems in some ways superior even to that of the Anglo-American units. Elenco in ordine alfabetico delle pubblicazioni presenti nella biblioteca curata da Carlotta Guareschi sugli IMI e deportati in generale, sull’ARMIR, sui profughi dell’Istria, Dalmazia, sulle foibe. Jahrhunderts im Vergleich - Culture della memoria del Novecento a confronto, Italiani di Dalmazia. [Revisionismo storico-Bolzano] L’operazione Foibe ed i suoi effetti. Il quotidiano comunista La Voce del Popolo scatenò una campagna di denuncia contro gli autonomisti, che vennero equiparati ai fascisti. Nella Provincia di Fiume e nel Governatorato di Dalmazia fu invece instaurata fin dall'inizio una politica di italianizzazione forzata, che incontrò una decisa resistenza da parte della popolazione a maggioranza croata. sedicesima edizione. I dati si riferiscono all'insieme dei detenuti politici ed ebrei. La pratica jugoslava dell'infoibamento era nota al PCI di Trieste, come si evince da un'istruzione destinata al Battaglione "Trieste" nel dicembre 1943, in cui – nell'ambito di una serie di esortazioni alla guerra totale contro il nemico – si invitava tra l'altro a utilizzare «la tattica delle foibe»[155]. La considerazione dei massacri come atto di vendetta è stata ribadita nella dichiarazione congiunta espressa dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dal Presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipović, durante il loro incontro avvenuto a Pola nel 2011: «... Questa è l'occasione per ricordare le vittime italiane della folle vendetta delle autorità postbelliche dell'ex Jugoslavia. Secondo gli storici Pupo e Spazzali, l'utilizzo simbolico di questo termine «può divenire fonte di equivoci qualora si affronti il nodo della quantificazione delle vittime», in quanto la differenza tra il numero relativamente ridotto dei corpi materialmente gettati nelle foibe, e quello più alto degli uccisi nei campi di prigionia, dovrebbe portare a parlare di "deportati" e "uccisi" per indicare tutte le vittime della repressione[11]. La cavità aveva una larghezza di circa 10 m. e una profondità di 15 sino la superficie dell'acqua che stagnava sul fondo. Secondo le stime più attendibili, le vittime del 1943 nella Venezia Giulia si aggirano sulle 600-700 persone[62]. Giancarlo Marinaldi (vero nome Carlo Gonan). Lo sfruttamento del clima giustizialista per eliminare, oltre ai sostenitori del regime fascista, anche potenziali oppositori politici, accomuna, secondo lo storico Boris Gombač, i massacri delle foibe alle violenze perpetrate nello stesso periodo da gruppi radicali comunisti nel cosiddetto triangolo della morte in Emilia, dove, tra le migliaia di vittime della violenza insurrezionale, vi furono anche circa 400 tra proprietari terrieri, industriali, professionisti, preti e altri appartenenti alla borghesia, solo perché dichiaratisi anticomunisti[90]. I slavi che abitavano in In 1993 a study titled Pola Istria Fiume 1943-1945[48] by Gaetano La Perna provided a detailed list of the victims of Yugoslav occupation (in September–October 1943 and from 1944 to the very end of the Italian presence in its former provinces) in the area. Ciò posto, il pamphlet di Gobetti, pur dichiarandosi sulle foibe lontano dal negazionismo, inciampa, in effetti, nel riduzionismo se non nel giustificazionismo, nei toni e nell’impianto. A diplomatic protest followed. Il 12 luglio 1942, nel villaggio di Podhum, per rappresaglia furono fucilati da reparti militari italiani, su ordine del Prefetto della Provincia di Fiume Temistocle Testa, tutti gli uomini del villaggio di età compresa tra i 16 e i 64 anni. A Gorizia, Trieste e Pola le violenze cessarono solamente dopo la sostituzione della amministrazione jugoslava con quella degli alleati, che avvenne il 12 giugno 1945 a Gorizia e Trieste, e il 20 giugno a Pola; a Fiume, invece, gli alleati non giunsero mai e le persecuzioni continuarono. È una disputa che vide il suo inizio con la fine della Prima Guerra mondiale, quando il confine tra Italia e Jugoslavia venne delineato dalla cosiddetta “linea Wilson”: gli slavi videro sottrarsi una c… Abisso Bertarelli, comune di Pinguente in Istria. Neutralizzando i vertici dirigenziali ed eliminando o intimorendo i cittadini italiani, tentò di far credere che gli jugoslavi fossero la maggioranza assoluta della popolazione: la composizione etnica sarebbe stata, infatti, un fattore decisivo nelle conferenze del dopoguerra e per questo motivo la riduzione della popolazione italiana risultava essenziale[89]. Thousands died in the camps, including hundreds of children. Fu solo a partire da tale anno che il termine "italiano" (ad esempio) cessò, anche in queste terre, di essere una mera espressione di appartenenza geografica o culturale e cominciò ad implicare l'appartenenza a una "nazione" italiana[28]. ... che si basava sugli studi di storici jugoslavi, ... dalla quale emersero molti dettagli sulle violenze a danno dei civili esercitate dagli italiani nelle azioni di repressione e rappresaglia. After World War I, the whole of the former Austrian Julian March, including Istria, and Zadar in Dalmatia were annexed by Italy, while Dalmatia (except Zadar) was annexed by the Kingdom of Yugoslavia. E solo allora potei dire di essere veramente salvo.». Solo dopo la caduta del muro di Berlino - il più vistoso, ma purtroppo non l'unico simbolo della divisione europea - una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe e del successivo esodo...». Documento video sul "Treno della Vergogna", Lega Nazionale. (...) The explanations were accepted with understanding and they have contributed to overcoming misunderstandings caused by the speech. Boris Gombač, Atlante storico.... op. Il 26 aprile 1909, con provvedimenti legislativi entrati in vigore il 1º gennaio 1912, la lingua italiana perse il proprio status di lingua ufficiale della regione in favore del solo croato (precedentemente entrambe le lingue erano riconosciute): l'italiano non poté più essere usato a livello pubblico e amministrativo, sicché i dalmati italiani furono estromessi dalle amministrazioni comunali[38]. La tesi è inoltre popolare in svariate associazioni neo e post comuniste. La tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia"; Mondadori, Milano, 1999, Per un'ampia trattazione dell'argomento si veda, Anche l'elenco nominativo di questi morti appare, L'affermazione è contenuta all'interno delle, Si possono citare come esempio i casi di Vittorio Cima, Luciano Manzin e Mauro Mauri, che vennero ammazzati e infoibati dopo un processo sommario: per Cernigoi (, Il libro dello scandalo che «occulta» le foibe, Il riduzionismo di Pirjevec. Report of the Italian-Slovene commission of historians (in three languages): Coordinates: .mw-parser-output .geo-default,.mw-parser-output .geo-dms,.mw-parser-output .geo-dec{display:inline}.mw-parser-output .geo-nondefault,.mw-parser-output .geo-multi-punct{display:none}.mw-parser-output .longitude,.mw-parser-output .latitude{white-space:nowrap}45°37′54″N 13°51′45″E / 45.63167°N 13.86250°E / 45.63167; 13.86250. Proseguendo con la creazione delle false notizie sulle foibe, è sempre Papo a dirci che fu Maria Pasquinelli (4) a portare “in salvo” da Pola sul finire della guerra “per incarico del Centro Studi Storici di Venezia ” (5) assieme ad altri documenti, anche “copia di tutta la documentazione sulle foibe”. Negli anni successivi furono tuttavia molti gli ex partigiani e i militanti a prendere la via dell'esodo, come conseguenza delle politiche nazionaliste e repressive del comunismo jugoslavo[159][160], oltre che per la disputa che opponeva Tito a Stalin, e che vedeva i comunisti italiani schierati su posizioni rigidamente staliniane[161]. Sul conflitto nazionale fra italiani e slavi nella regione istriana, si consultino i seguenti link (sito del "Centro Di Documentazione della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata"): Homo scribens : Perspektiven der Schriftlichkeitsforschung. Questa, pur essendo ufficialmente parte della Repubblica Sociale Italiana era sottoposta all'amministrazione militare tedesca e di fatto, annessa al Terzo Reich. Al massacro delle foibe seguì l'esodo giuliano dalmata, ovvero l'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dai propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nel 1992 è stato istituito un procedimento giudiziario in Italia contro alcuni dei responsabili dei massacri ancora in vita[216]. Intervista a Claudia Cernigoi: «Sulle Foibe montatura gigantesca» Febbraio 8, 2019 Redazione Memoria storica , Prima pagina , Primo Piano 0 In occasione della trasmissione su Rai3 del film “Red Land (Rosso Istria)”, pubblichiamo un’intervista a Claudia Cernigoi (leggi qui la sua Biografia autorizzata) Le affermazioni contenute in tale lettera sono state oggetto di critiche[200] essendo prive di riscontri. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali.». 9-29. STORIALe foibe e la questione di Trieste 2. ”Coordinamento Adriatico“. Le tesi di Scotti, pur essendo diffuse in ambito giornalistico, non sono mai state validate in ambito storiografico. Las foibe son simas (dolinas, en terminología geológica) del Carso —en torno a la ciudad adriática de Trieste y en la frontera de Italia con la antigua Yugoslavia—, en las que fueron enterrados los cuerpos de millares de italianos asesinados por los partisanos del Partido Comunista de Yugoslavia y los Chetniks [1] . cit. Le foibe sono cavità carsiche, solitamente di origine naturale (grotte), con ingresso a strapiombo.Le foibe sono diffuse soprattutto nella provincia di Trieste, nelle zone della Slovenia già parte della scomparsa regione Venezia Giulia nonché in molte zone dell' Istria e della Dalmazia. Il suo racconto, pur all'interno di un'opera più ampia e con molte incertezze, prudenze e omissioni, offriva un quadro sufficientemente completo, senza sottovalutare entità e ferocia delle stragi. In paralleli eccidi furono coinvolti anche cittadini italiani o ex italiani di nazionalità slovena e croata. L'impulso primo della repressione partì da un movimento rivoluzionario che si stava trasformando in regime, convertendo quindi in violenza di Stato l'animosità nazionale e ideologica diffusa nei quadri partigiani.»[136]. Premessa storica conferenza di Versailles il 18 gennaio 1919:all’Italia fu annessa una parte della Dalmazia e l’intera penisola istriana esclusione della città di Fiume. Nei suoi scritti infatti, la Cernigoi distingue costantemente fra "infoibati" a "scomparsi". In realtà nel '45 le persone "infoibate" furono alcune decine, e per queste morti ci furono nei mesi successivi dei processi e delle condanne, da cui risultava che si era trattato in genere di vendette personali nei confronti di spie o ritenute tali. Il 26 aprile 1909 - al termine di una lunga trattativa che aveva coinvolto il governo austriaco e i rappresentanti dei partiti dalmati - venne pubblicata un'ordinanza ministeriale concernente l’uso delle lingue presso le i.r. Tali tesi hanno conservato a lungo una grande influenza sull'opinione pubblica, dovuta assai più alle loro implicazioni politiche, che non alla loro correttezza storica. Erano basate su quanto affermato, fin dall'immediato dopoguerra, dagli jugoslavi: "da parte del governo jugoslavo non furono effettuati né confische di beni, né deportazioni, né arresti, salvo che […] di persone note come esponenti fascisti di primo piano o criminali di guerra" (9 giugno 1945)[128]. The Italian border should run across the Brenner Pass, Monte Nevoso and the Dinaric Alps. L'atto di resa fu firmato a Belgrado alla presenza del Ministro degli esteri Aleksandar Cincar-Marković e del generale Janković in rappresentanza della Jugoslavia, del generale Maximilian von Weichs per la Germania e del colonnello Bonfatti per l'Italia. La qualificazione delle concause e dei fattori che possono essere alla base dei massacri delle foibe è un'operazione senza dubbio complessa. 368), La Commissione mista storico-culturale italo-slovena è stata istituita in seguito allo scambio di note intervenuto nel mese di ottobre 1993 tra i ministri degli affari esteri d'Italia e della Slovenia allo scopo di ottenere un'esposizione condivisa degli avvenimenti più rilevanti nella storia delle relazioni politiche e culturali bilaterali, Camera dei Deputati, Atti Parlamentari, Seduta dell'8/2/2007, Fonte: Claudia Cernigoi, Operazione "Foibe" tra storia e mito, Edizioni Kappa Vu, Udine 2005 - pag.115, «Cadono nella rete della ghepeù slava, come ora la chiamano, centinaia di cittadini del gruppo etnico italiano: gerarchi locali, podestà, segretari, ma anche messi comunali, guardie civiche, levatrici, ufficiali di posta, insegnanti, bidelli, proprietari terrieri, impiegati, sorveglianti, carabinieri e guardie forestali.

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