[40] La pellicola ebbe quindi un impatto decisamente negativo sui turchi, che vennero visti con sdegno dagli altri paesi, come testimoniò anche il giornalista televisivo turco Haluk Sahin. Il pubblico dibattimento si conclude però con una condanna a quattro anni di reclusione. Inviare curriculum a vestone@eurointerim.it . [15] Non furono usate controfigure, fatta eccezione per la caduta iniziale di Rifki sul letto a castello; ricordò a proposito Bonacelli (il quale rammenta con molto piacere il personaggio da lui interpretato nel film): «Abbiamo provato una domenica intera e poi abbiamo girato in due giorni, con più macchine da presa. Falsa anche quella in cui lui stacca con un morso la lingua all'informatore (Rifki nel film) - che in verità sembra solo averlo aggredito. [16] Nel 1986 Alan Parker dichiarò: «Sono rimasto scioccato quando la gente ha detto che era anti-turco. Il giovane mi guardava come se fossi un alieno proveniente da un altro pianeta...», Lo sapevate che? La sequenza iniziale all'aeroporto venne anch'essa girata a Malta, difatti si tratta dell'Aeroporto Internazionale del paese. [11] Hayes precisò comunque che il messaggio del film non era quello di mettere in cattiva luce il paese turco incitando alla diserzione, ma di non imitare il suo esempio. [51] In Italia il film venne distribuito in VHS nelle edicole, dal quotidiano l'Unità il 9 marzo del 1996. [30][38] La fuga risale a dopo il 1974, anno di inizio del conflitto tra Grecia e Turchia, dopo l'invasione turca dell'isola di Cipro. Il problema principale era organizzare e strutturare gli eventi in ordine cronologico. In fuga dal temporale, ... fortemente evocativo e in grado di ampliare lo sguardo su ulteriori riflessioni legate alle peculiarità geografiche delle differenti aree del mondo. Molto apprezzata fu anche l'interpretazione dell'attore Brad Davis, premiato con un Golden Globe per il miglior attore debuttante: per il giovane interprete il premio significò l'ascesa fra le maggiori star del momento. La permanenza dell'americano in carcere diventa un inferno dantesco, dove si susseguono torture fisiche e mentali, fino a quando Billy decide, insieme a Max, di partecipare al nuovo piano di evasione di Jimmy. Il produttore David Puttnam stava per essere assunto a Los Angeles, presso la società Casablanca. Brutale evocazione dell'universo carcerario in Turchia,[2] la pellicola narra la storia realmente accaduta dello studente universitario Billy Hayes, arrestato all'aeroporto di Istanbul per possesso di hashish, condannato inizialmente a quattro anni di reclusione e in seguito all'ergastolo nel carcere di Sağmalcılar. Un libretto di 32 pagine contenente foto di produzione, storyboard e un lungo pezzo. [36], Il regista turco Derviş Zaim scrisse una tesi di laurea presso l'Università di Warwick sulla rappresentazione dei turchi nel film, dove concluse che il ritratto unidimensionale dei turchi come "terrificante" e "brutale" servì solo a rafforzare il risultato sensazionale. La fuga la firmano Testa e Pierich con le triple del 54-68 al 36′, poi Anumba mette la ciliegina sulla torta faentina con la schiacciata del 57-70. Le visite, nel rispetto delle norme anti contagio, sono su prenotazione, L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni replica al Comitato Gaia di Gavardo che nei giorni scorsi aveva sottolineato come tra i 9 interventi urgenti non vi fosse il collettore del Garda, È quanto promesso dalla responsabile comunicazione di Acque Bresciane alle Mamme del Chiese in merito allo studio delle varie opzioni da presentare all’Ato sul depuratore del Garda, Per l’associazione ambientalista le ultime decisioni prese sia da Regione Lombardia sia dal Governo assegnano priorità ad altri progetti rispetto a quello della depurazione benacense, C’è tempo fino al 15 febbraio per presentare la domanda per un posto disponibile presso la biblioteca civica, L’ex amministratore gavardese farà parte della squadra di vertice della neo eletta segretaria generale Giovanna Mantelli dei pensionati Cisl, Disponibile gratuitamente in Biblioteca su prenotazione, il volumetto redatto dall'Amministrazione comunale ricorda attraverso testimonianze e riflessioni il tragico bombardamento di Gavardo del 1945, Del tutto inefficace la diffida da parte della Provincia di Brescia, un procedimento avviato quasi un anno fa. Recuperata la pistola di Hamidou, indossa una divisa e fugge dalla prigione, attraversando il confine con la Grecia, per poi arrivare negli Stati Uniti tre settimane dopo. Il 29 aprile 1985 venne poi distribuita da Casablanca Records. [14], Fin dall'inizio, Parker e Stone si orientarono verso una storia di "disumanità dell'uomo verso l'uomo". L'accusa gli contesta il reato di contrabbando e la pena viene trasformata in ergastolo, come imposto dall'alta corte di Ankara. Infatti in realtà il capo delle guardie Hamidou non viene ucciso da Hayes, ma viene assassinato nel 1973 al di fuori del carcere, da un ex detenuto, che gli sparò ben otto volte;[15][38][39] il protagonista viene spostato in un'altra prigione (l'isola-prigione di Ä°mralı) dalla quale scappa per mare, in piena notte durante una tempesta, inizialmente su una barca a remi e successivamente a nuoto, attraversando il fiume Maritsa fino ad arrivare in Grecia, dopo aver attraversato inconsapevolmente un campo minato. Parker infatti osservò: «Nel libro, come in molte storie che trattano di carcere, l'azione vaga avanti e indietro tra un sacco di personaggi. [16] Ebbe critiche anche dagli ambasciatori irlandesi, i quali lo chiamarono un film maligno, che promuoveva la criminalità, l'abuso di droga e dava un cattivo esempio ai giovani. Malgrado il successo ottenuto, le critiche positive e gli elogi,[16] il film suscitò controversie e polemiche riguardanti la rappresentazione delle guardie turche e il trattamento nella prigione, molto differente da come veniva presentato nel libro. Italiani in fuga dal dittatore Tito. [15], Costato 2.300.000 $, il film ne incassò 35.000.000, posizionandosi al 17º posto tra le pellicole di maggiore incasso negli Stati Uniti nel 1978. [29], Il film si rivelò un buon successo e ottenne critiche positive sin dalla proiezione al festival di Cannes nel maggio del 1978. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 14 gen 2021 alle 07:54. La scrittrice statunitense Mary Lee Settle scrisse nel suo libro Riflessioni turche (Turkish Reflections: A Biography of Place) che i turchi di Fuga di mezzanotte erano rappresentati come delle caricature, rispetto alle persone che aveva realmente conosciuto. [Inverno] Non mancarono però le contestazioni: poco dopo la proiezione a Cannes, una dichiarazione di protesta fu rilasciata in tutto il mondo dal ministero turco, con l'intento di vietare la visione del film negli altri paesi;[13][16] fu perfino inviato un mandato d'arresto per Billy Hayes attraverso l'Interpol. [52] Il transfer video venne recensito positivamente per la sua fedeltà alla fonte, la consistenza granulosa del fotogramma, atta a rendere l'immagine più cinematografica, e i colori vibranti, nonostante la nitidezza e la profondità del quadro non fossero a livelli eccellenti; la traccia audio del film venne percepità come una miglioria della precedente colonna audio mono: «Anche se rispetto alla traccia monocanale quella a più piste rappresenta un miglioramento, più canali audio non significano un aumento del livello di attività sonica. Diciotto mesi prima della scarcerazione di Hayes, Jimmy tenta di convincere Billy e Max a una fuga, dicendo di esser venuto a conoscenza di una via d'accesso alle catacombe, raggiungibili dai muri delle loro celle. [21], Alan Parker rimase colpito quando ascoltò il brano I feel love, che Moroder aveva composto per Donna Summer nel 1977,[22] così lo chiamò per comporre le musiche del film, grazie a cui Moroder ottenne poi l'Oscar per la migliore colonna sonora originale. Come sul periodico britannico The Observer, che classifica Fuga di mezzanotte al quinto posto tra i migliori dieci film carcerari,[46] o sul sito Rotten Tomatoes, dove il 96% dei critici cinematografici ha dato recensioni positive. [20] Servivano però delle brevi sequenze che raffigurassero Istanbul, così fu inviata una troupe sul luogo per registrare alcune scene (che sono quelle che si vedono all'inizio del film) con il pretesto di girare uno spot pubblicitario. La scena fu attentamente curata per una resa di maggior impatto possibile: difatti la lingua che Davis sputa in aria è autentica, si tratta di quella d'un maiale. [43] La storia di fondo del film è fedele all'autobiografia di Hayes, mentre molti episodi sono romanzati: come la scena in cui, appeso a testa in giù, il protagonista viene torturato dalle guardie. [2] Nonostante gli apprezzamenti di critica e pubblico, tanto da diventare negli anni un film culto,[10][11][12] Fuga di mezzanotte ricevette opinioni contrastanti in merito alla sua poca fedeltà al libro di Hayes, in particolare per come vennero raffigurate le guardie turche.[13]. È stato divertente massacrarci. The real Billy Hayes regrets 'Midnight Express' cast all turks in a bad light, Né stupri né torture in carcere «Fuga di mezzanotte? Dopo aver visto il film in una sala di New York Alan Parker chiese a Hayes cosa ne pensasse, rispose: «Mi è piaciuto il film, ma mi manca la mia barca a remi. Billy, nuovamente motivato, programma la sua fuga, indicata nello slang carcerario come il Midnight Express da prendere: dà l'addio a Max (ormai perduto in uno stato di totale disordine mentale e fisico) dicendogli che tornerà a prenderlo, e cerca poi di corrompere Hamidou per farsi portare in infermeria e tentare così un'estrema fuga. Curiosa la dinamica di un incidente avvenuto sullo svincolo della tangenziale a Gavardo. ... il volumetto redatto dall'Amministrazione comunale ricorda attraverso testimonianze e riflessioni il tragico bombardamento di Gavardo del 1945. Denudato per ore davanti ai poliziotti, riceve la visita di un agente diplomatico americano, che convince Billy a collaborare con le autorità turche per far arrestare lo spacciatore: i due si recano al mercato dove l'americano ha acquistato la droga. [30], L'evento ebbe contraccolpi positivi, riuscendo a generare curiosità nel pubblico e ottenendo un'affluenza massiccia in Inghilterra, Francia, Finlandia e Paesi Bassi,[31] prima di essere distribuito negli Stati Uniti dove venne fortemente criticato dalla maggior parte dei recensori, che lo definirono un film razzista che incita a odiare un'altra nazionalità;[13] ma ciò non condizionò il pubblico, lo stesso David Puttnam raccontò di aver assistito a una proiezione del film a New York dove trionfavano applausi dagli spettatori - anche se questo particolare lo turbò, poiché si aspettava una reazione diversa, più amareggiata. Istanbul, 6 ottobre 1970: al termine di un periodo di vacanza in compagnia della sua ragazza, lo studente americano Billy Hayes tenta di salire a bordo di un aereo diretto verso gli Stati Uniti con due kg di hashish attaccati al petto con del nastro adesivo, ma viene fermato durante una perquisizione corporale dalla polizia turca all'aeroporto. Io ne ho incontrati, pure in carcere.»[42] Il regista rispose dicendo che mettere qualche turco buono sarebbe stato come fare vedere un nazista che offre una sigaretta agli ebrei che entrano nelle camere a gas, e l'impatto sul pubblico si sarebbe indebolito. È stato, credo, un paio di settimane dopo che il film era uscito, nel 1978. Attraverso la storia e la teoria della cultura visuale, dagli studi sulla prospettiva rinascimentale a Internet, passando per la fotografia, il cinema e la televisione, Nicholas Mirzoeff spiega come e perché i mezzi di comunicazione basati sulla dimensione visuale hanno assunto un … Che cos'è successo alla fuga?». Stone scrisse la prima bozza della sceneggiatura in sei settimane, poi la mostrò al regista che la revisionò pagina per pagina insieme allo sceneggiatore. "È... è davvero così?" [34] Nel Regno Unito Fuga di mezzanotte incassò circa 8.500.000 £.[8]. Non avevamo in mente di fare un film razzista, pensavamo solo di fare un film sull'ingiustizia. [15] Il critico David Denby, sulla rivista New York criticò fortemente il film e lo descrisse come una pellicola anti-turca che dipinge i turchi - guardie e prigionieri - come perdenti, degenerati, zotici e stupidi. La mia prefazione al “Lungo esodo” di Raoul Pupo ... Ciò non significa che le riflessioni e gli studi sul confine orientale si siano interrotti. Ad Alan Parker era stata offerta la direzione di The Wiz, ma il progetto non lo attraeva e rifiutò (la regia fu poi affidata a Sidney Lumet). Un documentario sulla realizzazione del film, diviso in tre parti: La scena della doccia e del bacio col detenuto Erich, viene citata nel documentario, La scena del film in cui Susan mostra i seni viene citata anche in, Venne nominato anche in alcuni programmi televisivi, come in. A molti "fratelli" oggi sfuggono tutta una serie di informazioni sul passato dell'organizzazione che fanno luce sulla natura di questo culto. Oltre poi ad attori greci, armeni e maltesi (che interpretavano i turchi), furono impiegati attori statunitensi, quali Randy Quaid, Irene Miracle, Bo Hopkins e Paul L. Smith (nei panni del feroce secondino Hamidou - accreditato come Paul Smith), e inglesi, come John Hurt, il quale sembra che abbia accettato il ruolo senza preoccuparsi di conoscere a fondo il copione (quindi presumibilmente improvvisò spesso sul set),[15] e per calarsi nel personaggio evitò di lavarsi per giorni, tanto che molti collaboratori ed attori evitarono di avvicinarglisi durante le riprese a causa del forte odore.

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