Ementre i gruppi al potere cercarono soluzioni diverse, nella direzione dei poli industriali e della costruzione di infrastrutture (istituzione nel 1950 della Cassa del Mezzogiorno, di cui l'A. dell'antifascismo e della Resistenza, I, Milano 1968, pp. With Renaissance versatility he worked as military architect and engineer, first at Siena (1463–78) and later in the service of Lorenzo de' Medici and the duke of Urbino. Amareggiato per le critiche ricevute, testimone dei contrasti da cui era lacerato il vertice del PCd'I, tormentato dal complesso di essere a Parigi un "imboscato" ed uno dei tanti "disertori" dalla lotta contro il fascismo, che egli disprezzava, dietro sue insistenze, fu inviato dal centro estero come suo rappresentante presso la federazione di Parma. All content on this website, including dictionary, thesaurus, literature, geography, and other reference data is for informational purposes only. Al PCI l'A. 136-140). 1960). Tuttavia, quando, in qualità di delegato della federazione napoletana, si presentò (dopo essere espatriato clandestinamente da Napoli il 31 marzo 1931 ed avere raggiunto Parigi) al IV congresso del PCd'I (Colonia-Düsseldorf, 14-21 apr. 225 s.; Intervista sull'antifascismo, pp. venne eletto deputato alla Camera per il XXII collegio nella circoscrizione Napoli-Caserta (tale elezione fu confermata, sempre nello stesso collegio, nelle legislature successive fino all'ottava: elezioni politiche del 1958, 1963, 1968, 1972, 1976, 1979). in XV congresso del PCI. Egli aveva aderito, dunque, al comunismo con un bagaglio di idee e di valori, che in parte erano convertibili nelle categorie politiche, morali e interpretative elaborate dal padre, in parte se ne distaccavano decisamente. Dei numerosi profili biografici che l'A. 1979. Palmiro Togliatti, Roma 1961); e poi, soprattutto, nel convegno - di cui egli fu tra i principali organizzatori - tenuto a Roma presso l'Istituto Gramsci sul tema Tendenze del capitalismo italiano (23-25 marzo 1962), nel quale presentò un'ampia relazione, Lotta di classe e sviluppo economico dopo la Liberazione (Atti, Roma 1962, I, pp. Relazione e conclusioni del dibattito dell'on. Per il periodo napoletano, oltre agli scritti dell'A. Su queste basi egli appoggiò la politica del "compromesso storico", che interpretò in maniera diversa (talora con accenti liberaldemocratici, che lo fecero paragonare ad U. era diventato un dirigente di primo piano, cooptato, nel novembre 1942, nel centro estero del partito (Lettere a Milano, p. 24), con tutte le energie rivolte al perseguimento dei fini della guerra democratica e antifascista, giacché i comunisti ritenevano che tale fosse diventata la natura del conflitto in atto dopo l'attacco nazista all'URSS. Nominato membro della Consulta nazionale, divenne sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Parri (28 giugno-9 dicembre 1945) e nel primo gabinetto De Gasperi (10 dic. 9-10). Dopo aver frequentato, per volere della madre, scuole private gestite da religiosi (suore inglesi e padri gesuiti) e destinate a rampolli di famiglie elevate, compì gli studi secondari nel liceo classico statale "E. Q. Visconti" (vi consegui la maturità nel 1926), come aveva preteso il padre in coerenza con il suo laicismo. n. 6. Inoltre, sin dall'esordio l'A. 1945 e l'insurrezione del 26-28 aprile. The 61st Air Control Group was established on 5 April 1924 and was disestablished on 8 September 1943; it was reestablished on 10 July 2017. La ricostruzione storica, in questi libri, è in realtà finalizzata a quella che si potrebbe definire una eusebiana "pienezza dei tempi", costituita dalla faticosa conquista dell'unità tra le varie forze democratiche italiane per la lotta di liberazione dell'Italia dal fascismo. Un'idea di prevenzione e promozione" Progetto… Accolto nell'organizzazione dei confinati politici di osservanza staliniana, i quali, rispetto agli altri confinati per motivi politici, costituivano l'assoluta maggioranza, fu, in un primo momento, ammesso solo tra i "sospesi", fino a quando due dirigenti, sopraggiunti poco dopo, non fugarono tutti i sospetti che il suo caso aveva destato. Percorsi Democratici La Spezia. ribadi con chiarezza ancora maggiore le sue convinzioni. - con l'opposizione alla politica delle riforme diffusa in Italia all'inizio degli anni Sessanta, passando dalla critica dei Quaderni rossi, "cherestringeva all'interno della fabbrica lo scontro di classe e considerava come democraticismo ogni tentativo di allargamento del fronte con le riforme di struttura", a quella dei Quadernipiacentini e di Potere operaio, attraverso "quei tentativi di elaborazione teorica che formarono il terreno di coltura dell'estremismo, nell'incontro con l'estremismo di origine cattolica, allevato nel laboratorio della facoltà di sociologia dell'università di Trento": queste esperienze avrebbero portato "alla cosiddetta "autonomia" ed infine al terrorismo". 1933, quando fu tradotto a Napoli e di qui trasferito nell'isola di Ponza per scontarvi i cinque anni di confmo, a cui era stato condannato dalla Commissione provinciale romana per l'ammonizione e il confino di polizia con ordinanza del 25 marzo 1933 (Arch. 71-72; il testo, in Trent'anni di vita e lotte del PCI, in Quaderni di Rinascita, n. 2, 1951, pp. L'iniziativa di pubblicare quel quotidiano era stata presa dai comunisti di concerto con la già menzionata Lega italiana dei diritti dell'uomo (pare che fosse stato proprio il presidente di questa, L. Campolonghi, a imporre l'A. Questo, d'altra parte, fu qualcosa di diverso rispetto all'appello di Tolosa, che impegnava solo a titolo personale alcune figure "sia pure prestigiose dell'antifascismo militante"; ora vi erano coinvolti a titolo ufficiale gli stessi partiti, "e le indicazioni in esso contenute rappresentano vere e proprie direttive rivolte in particolare ai gruppi operanti in Italia". Mantenne questo incarico fino al XIV congresso (1975), quando l'ufficio politico fu soppresso. Piazza Grande Melara. Sebbene la proposta fosse abilmente accompagnata da un ennesimo riconoscimento della natura socialistica del regime sovietico e dalla conferma di una fedeltà, che in lui non era venuta mai meno, a molti dirigenti del PCI essa apparve liquidazionistica del partito, scandalosa nell'accostamento del comunismo alla socialdemocrazia, la prova dell'impotenza di un partito che, non riuscendo a trasformare la società, voleva trasformare se stesso (P. Secchia, ibid., 12 dic. 1931), egli, nel suo intervento, non si limitò ad approvare la "svolta", ma, con zelo da neofita, denunciò il "socialfascismo" (un'altra direttiva dell'Internazionale comunista che insisteva sulla identificazione fra socialdemocrazia e fascismo), si associò alla condanna di A. Tasca come rappresentante dell'"influsso dell'ideologia liberale fino nelle nostre file", mise in guardia i giovani contro "gli avventurieri, i più abili manipolatori di ideologie" (fece i nomi di P. Nenni e di Arturo Labriola) che indirizzavano verso sbocchi anticomunisti la crisi di coscienza della gioventù democratica antifascista, polemizzò contro Giustizia e Libertà, accusandola di "attivismo generico e sentimentale" (le linee essenziali del suo intervento furono pubblicate in LoStato operaio, giugno 1931, sotto il titolo di Con il proletariato o contro il proletariato?, ora si può rileggere in Lo Stato operaio, 1927-1939, a cura di F. Ferri, I, Roma 1964, pp. Frattanto, dopo che egli aveva ammorbidito le proprie tesi con un terzo articolo (La nostra lotta per l'unità politica della classe operaia, in Rinascita, 19 dic. Tale contributo dev'essere in primo luogo valutato per quanto attiene ai contenuti della linea teorica e culturale del partito. Per i numerosissimi discorsi e interventi alla Consulta, all'Assemblea costituente e alla Camera dei deputati dalla I alla VIII legislatura, si rinvia agli Indici degli Atti (al novembre 1985 non sono stati pubblicati quelli relativi alle legislature VII e VIII). 98; non è stato invece consultato l'archivio del PCI presso l'Istituto Gramsci di Roma, ampiamente utilizzato da P. Spriano, Storia del Partito comunista italiano, I-V, Torino 1967-1975, e da S. Bertelli, Il gruppo. si trovò a far parte del gruppo dirigente del partito emerso nella lotta di liberazione, svolgendo fin dal 1945 un ruolo di primaria importanza nell'organizzazione interna (entrò nel comitato centrale e nella direzione del PCI già dal V congresso e vi rimarra fino alla morte) e in Parlamento. Ammesso, per la sua fervida adesione alla linea del centro, nell'apparato del partito, fu destinato alla sezione propaganda diretta da Ruggero Grieco. Il confino nell'isola era stato interrotto da due condanne, una a cinque mesi (giudizio di prima istanza: dieci mesi) e un'altra a quattordici mesi (giudizio di prima istanza: venti mesi), da lui scontate nel carcere napoletano di Poggioreale, rispettivamente nell'estate-autunno del 1933 e tra il febbraio del 1935 e l'aprile del 1936. - Uomo politico italiano (Fubine Monferrato 1900 - Roma 1980). - da L'oceano e il ragazzo (poesie) "L'insalata di rinforzo" - da Cu 'Na Bona Salute , di Renato de Falco lettera del 6 novembre 1943, da Storie Partigiane di Giorgio Amendola Il quotidiano, che non ebbe mai un successo di vendite (raffreddando i sovvenzionatori), entrò definitivamente in crisi dopo la firma del patto di non aggressione tra la Germania e l'URSS, che smentiva tutte le previsioni formulate dall'A. 319-321, che attinge direttamente dal testo conservato nell'archivio del Partito comunista italiano). Questa fu opera eminentemente sua (cui il PCI aveva affidato la direzione della commissione meridionale del partito con sede a Napoli); da un'iniziativa presa in comune con M. Alicata e F. De Martino scaturì, invece, la fondazione della rivista Cronache meridionali (1954-1964). Quando nell'inverno 1942-43 la Resistenza francese decise di passare all'azione armata, egli mantenne il collegamento politico tra il PCF e i franc-tireurs italiani, diretti da I. Barontini, che combattevano a fianco dei partigiani francesi soprattutto nelle città. A Parigi trovò un quadro politico molto mutato. Il testo delle lezioni da lui tenute presso l'Istituto di studi comunisti alle Frattocchie (Roma) dal 1971 al 1979 sono stati pubblicati a cura di A. Cipriani, Riflessioni sugli anni '70 nelle lezioni di Amendola alle Frattocchie, Roma 1983. Costretto ... Lòngo, Luigi. In 1929, Amendola joined the underground Communist Party (PCI). Da questo punto di vista la continuità si giustapponeva alla rottura, dacché mai il padre avrebbe potuto sottoscrivere il giudizio entusiastico dell'A. di S. Pertini, I, Milano 1980, passim; A. Spinelli, Come ho tentato didiventare saggio, I, Bologna 1984, ad Indicem. Dr Vincenzo Amendola Prof. Alexander Balandin Dr Paul Beecher Giorgio Bonacchini Alessandro Bonetti Victor Calado Prof. Luiz Gustavo Cancado Marta Cardinali Youngjin Cho Dr Clare Conboy Dr David Dodoo-Arhin Antonio Esau Del Rio Castillo Dr Bo Fu Francesco Galanti Dr Laura Gallottini Mauro Giorcelli Prof. Renato Gonnelli Dr Pietro Gucciardi Fei Hui Membro dell'Ufficio politico e della direzione del PCI, ha assunto una posizione favorevole nei confronti di eventuali responsabilità di governo ... Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961). 1974 - poteva scrivere un articolo intitolato Attualità di Salvemini) era, con le integrazioni e correzioni di Gramsci, un dato acquisito della linea politica e culturale del partito. La morte di Stalin (5 marzo 1953) e la successiva eliminazione di Beria (10 luglio), il potente uomo politico che controllava l'apparato repressivo sovietico, lo resero abbastanza tranquillo e sicuro circa il buon esito del suo disegno. Nelle elezioni politiche del 18 apr. Contro questo tipo di "sviluppo", distorto perché avvenuto sotto la guida e nell'interesse del grande capitale monopolistico, egli propose la "programmazione democratica", che doveva indicare come obiettivo "la ricerca di alcune soluzioni, che non saranno né comuniste, né socialiste, né socialdemocratiche, né radicali, né democratiche cristiane ma dovranno corrispondere ad esigenze obiettive del paese e rappresentare un momento sia pur limitato del suo sviluppo democratico". Quindi, avendo ricevuto attraverso la moglie, rientrata a Parigi, istruzioni dal centro estero del PCd'I, di abbandonare l'Italia, facendosi aiutare da due amici del fratello Pietro (P. Alatri e P. Bufalini), il 28 ott. Egli, però, seppe aggiungervi anche qualche contributo più personale, lì dove richiamandosi ad un motivo ricorrente della politica paterna (la difesa dello Statuto albertino), lo attualizzava, accusando i fascisti non solo di avere rinnegato le libertà statutarie, ma anche di aver calpestato l'indipendenza nazionale (ragion d'essere del Risorgimento), legando l'Italia alla Germania in un'alleanza, che si riduceva ad una totale subordinazione (In memoria dello Statuto, in Il Giornale, 3 giugno 1939). - Uomo politico italiano (Napoli 1882 - Cannes 1926). 37-45; C. Gilardenghi, pp. This information should not be considered complete, up to date, and is not intended to be used in place of a visit, consultation, or advice of a legal, medical, or any other professional. 1980 sul tema G.A. In 1929, Amendola joined the underground Communist Party (PCI). Qualche anno prima (inverno 1950-51) i due capi sovietici, ma - pare - soprattutto Beria, avevano insistito per trattenerlo a Mosca con la motivazione di affidargli la direzione del Kominform. offrì subito la sua collaborazione. Nella guerriglia egli portò una passionalità antigermanica che veniva dal profondo della storia italiana favorendo in lui l'identificazione del nemico ideologico con il tradizionale nemico nazionale. Un cenno a parte meritano ancora i suoi libri di storia. Egli, invece, era sempre più animato dal proposito di agire con forza e nell'immediato contro il fascismo. Nel 2001 viene eletto segretario generale IUSY. degli Italiani, II, pp. 761-765), e da Eva Kühn, proveniente da famiglia di intellettuali lituani (era nata a Vilnius il 21genn. Quando nell'autunno del 1926 fu costretto, dopo la morte del padre, ad abbandonare Roma, egli si lasciava alle spalle un mondo che avrebbe ritrovato nella lotta antifascista: erano i suoi giovani amici S. Fenoaltea, U. Letture scelte a cura di Daniela Botta, Sanny Cedro, Fernanda Graziani e Maria Sofia Ferrari Occasionato dal fallimento dello sciopero di protesta organizzato dal sindacato contro il licenziamento di sessantuno delegati della FIAT-Mirafiori accusati di violenza in fabbrica, l'intervento dell'A. Alla fine del conflitto l'A. Come sottosegretario egli non ha lasciato tracce incisive. replicò con un secondo articolo, I sacrifici per salvare l'Italia (in Rinascita, 7 dic. Amendola, Giorgio Born Nov. 21, 1907. Nel periodo 1939-45 collaborò alle Lettere di Spartaco, Il Grido di Spartaco, La Nostra lotta, l'Unità. 1947, poitrasformato - dopo un'imponente mobilitazione meglio nota come "assise della Rinascita" - in Comitato nazionale per la rinascita del Mezzogiorno (Roma, 13-14 genn. Ciò che lascia ancora perplessi è l'evidente temerarietà con cui l'A. 1955). Check rooms and rates. fu, a nostro giudizio, secondario (al di là delle sopravvalutazione che della sua figura tende a fare nelle memorie), in questo caso il suo intervento fu decisivo. 1963, Fascismo e movimento operaio, ibid. Dei libri a prevalente contenuto storico citiamo: Il comunismo italiano nella seconda guerra mondiale, ibid. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 34 (1988). 1978); di A. Gramsci (A. Gramsci nella vita culturale e politica italiana, Napoli 1978). 1971; La crisi italiana, ibid. Su questo tema tenne due cicli di lezioni e la tesi sostenuta nel primo ciclo - come scriverà molti anni dopo - "era certamente errata e denunciava in Garibaldi e Mazzini i precursori del fascismo. - Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. Con la mente fissa a tre o quattro obiettivi fondamentali (abbattimento del fascismo, pace separata, riconquista dell'indipendenza nazionale, ristabilimento della democrazia) da raggiungere con la più larga intesa tra le forze politiche con lo strumento dell'insurrezione popolare, egli varcò la frontiera italo-francese nella seconda metà dell'aprile 1943 con il nome di battaglia di Palmieri. Roma 30 marzo-3 apr. Nel capoluogo lombardo, però, fu arrestato il 5 giugno 1932. biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, I, Roma 1975, pp. 1939 come una guerra imperialistica, sì da spingere il gruppo dirigente del PCd'I ad emarginare anche esponenti di primo piano inclini a parteggiare per le potenze democratiche. In questa veste tentò a più riprese di compiere un'analisi più aggiornata della situazione economica dell'Italia, ritenendo - dopo lo sviluppo tumultuoso dell'industria verificatosi in quegli anni - ormai invecchiati gli schemi interpretativi fino ad allora adottati dalla sinistra italiana. 16503-16506. Fu anche inflessibile nella lotta contro i sostenitori della "doppia guerra" (prima antitedesca e poi antiborghese), non esitando a criticare perciò anche l'amico Amerigo Clocchiatti. III, 1, p. 79). economica, incompleta, ibid. 33-89, 325-385; di G. Di Vittorio (Il cammino rivoluzionario di G. Di Vittorio…, ibid. He was a member of the Secretariat of the PCI from 1954 to 1966; in 1966 he became a member of the Politburo of the PCI. 1967); Il capitalismo italiano e l'economia internazionale (Roma, 22-24 genn. senza dubbio influenzò in modo notevole le scelte di politica economica del PCI, anche se occorre notare che negli anni che vanno dal consolidamento della segreteria di E. Berlinguer alla fine dell'esperimento del governo di "solidarietà nazionale" la sua analisi non fu sempre in perfetta consonanza con quella prevalente all'interno del partito. Political Organization. Agli occhi di Togliatti, dunque, Secchia era l'incarnazione del sovietismo ad oltranza e della "doppiezza": in lui si riconoscevano quei comunisti che, pur non respingendo la via democratica, non escludevano altre possibilità, perché egli, come responsabile della commissione centrale d'organizzazione, aveva - accanto al "partito di massa" - creato una struttura di elementi ritenuti più fidati in caso di emergenza. (App. Un secondo corso, scritto dopo la svolta unitaria del '34, cancellerà simili aberrazioni per indicare invece le origini risorgimentali del movimento operaio" (Un'isola, p. 116). Egli non poteva non caldeggiare questa linea politica, anche perché riprendeva alcuni temi paterni. Segnaliamo inoltre a cinque anni dalla morte il numero di Rinascita, 8giugno 1985 (articolo di G. Chiaromonte e intervista a P. Spriano). 758-775), egli si occupò con maggiore insistenza dei problemi della "classe operaia", delle ripercussioni che essa risentiva dalla congiuntura economica negativa, dalla ristrutturazione tecnologica, dalla nuova organizzazione del lavoro, scrivendo della necessità di superare il clima di sfiducia regnante nelle fabbriche, di saldare le nuove e le vecchie generazioni operaie, di porre i comunisti all'avanguardia nella lotta per la formazione di una nuova unità politica della "classe operaia" (Rinascita, 29 maggio 1965). Per quanto riguarda la linea di politica agraria patrocinata dall'A., occorre riconoscere che, nell'immediato, il movimento per l'occupazione delle terre e per la riforma agraria degli anni 1945-52rispondeva a reali esigenze di masse diseredate. Le conclusioni del VII congresso dell'Internazionale comunista (luglio-agosto 1935) avevano fatto cadere le preclusioni nei confronti delle forze democratiche antifasciste, rivalutando il sentimento nazionale e gli ideali di libertà, così come erano stati concepiti dalla tradizione politica europea. Discorsi a Milano dal 1957 al 1977, prefazione di S. Pertini, Milano 1982. Quaderni, n-3, 1967, pp. Erano impulsi, bisogni, stati d'animo, mitologie, che si combinavano con altre e più meditate convinzioni: l'analisi propria di una certa cultura radical-democratica, del fascismo come rivelazione di tare ereditarie e soprattutto delle insufficienze del Risorgimento; la necessità di una "rivoluzione" agraria, basata sulla formazione della piccola proprietà contadina, come completamento della rivoluzione risorgimentale: prospettiva realizzabile attraverso l'alleanza tra operai del Nord e contadini del Sud, secondo l'insegnamento salveminiano, fatto proprio da A. Gramsci in alcune pagine, in seguito note, ma che egli allora ancora non conosceva. dello Stato, Casellario pol. AMENDOLA, Giorgio. Politico (Roma 1907-ivi 1980). Officials have taken action to raise awareness among clinicians and the general population, increase timely case detection, reduce mosquito breeding sites, and promote mosquito bite prevention. 1950). 195-196; Il comunismo italiano nella seconda guerra mondiale, pp. 5 s.; Un'isola, pp. Contrariamente ad un precedente documento unitario (il cosiddetto appello di Tolosa, dell'ottobre 1941), in cui il ruolo dell'A. Atti e risoluzioni, Roma 1979, pp. assunse la responsabilità della commissione del lavoro di massa e della sezione economica del partito. La linea impressa dall'A. Membro dell'ufficio di presidenza del CeSPE fino alla morte, l'A. Dopo vari e vani tentativi di organizzare e di dare maggiore incisività all'azione dei partiti e gruppi politici democratici non comunisti (aveva preso contatto anche con Claudio Treves in esilio a Parigi), nel clima di una crisi esistenziale e politica, maturata tra il 1928 e il 1929, decise il 7 nov. 1929 di iscriversi al Partito comunista d'Italia. Né la proposta ebbe un'accoglienza migliore da parte dei socialisti, allora impegnati nei governi di centrosinistra e ormai pronti a tentare la riunificazione con i socialdemocratici, dopo le ferite causate dall'uscita dal PSI dell'ala sinistra, che - l'anno precedente - aveva dato origine al PSIUP. - Uomo politico (Roma 1907 - ivi 1980), figlio di Giovanni. L'A. Dopo l'interruzione dell'esperienza della "solidarietà nazionale" e la sconfitta elettorale subita dal PCI nel giugno 1979, temendo un arroccamento del partito in una sterile opposizione, l'A. 1945-1º luglio 1946). Tra i suoi saggi d i argomento politico od economico si ricordano: La democrazia nel Mezzogiorno, Roma 1957; Classe operaia e programmazione democratica, ibid. stesso criticava come una "iniziativa partita male" - venivano sostanzialmente accolte le sue indicazioni favorevoli a un'alleanza con tutte le forze disposte a realizzare un programma riformistico e democratico: su questa base di convergenza l'A. ... Chiesa di San Giorgio Martire Chiesa di San Giorgio Martire 3.2 mi Strada Provinciale 1 di Gioia Tauro e Locri. L'A. Alla base di questa scelta vi erano molteplici ragioni: la componente volontaristica della sua formazione, potenziata dalla rabbia e dal ricordo delle sofferenze fatte patire al padre dal facismo; gli ideali di vita ed i valori propri del suo ceto sociale e della cultura politica del tempo: il desiderio di essere un protagonista della storia, per non "subire passivamente il condizionamento del pubblico come pecore inermi" (secondo quanto scriverà, poco prima di morire, in Un'isola, p. 18); la trasfigurazione eroica dell'URSS, del suo capo, del partito comunista, usuale in un'età affamata di "capi", di "martiri", di "eroi", ecc. Era un europeismo su cui potevano trovarsi d'accordo anche altri partiti dell'arco costituzionale, ma che segnava un superamento della visione "nazionale" dei problemi economici, come aveva avvertito fin dal convegno del 1970 su Ilcapitalismo italiano e l'economia internazionale. 1979). Per sostituire Secchia in quella carica, che faceva di lui l'uomo più potente del PCI, Togliatti puntò sull'Amendola. Nella veste non più di un semplice esecutore di ordini, ma in quella nuova di un responsabile di partito e quindi di promotore di iniziative politiche, egli fu il principale artefice del patto di unità d'azione tra PCd'I (ne fu il firmatario insieme con G. Dozza), Partito socialista italiano (lo firmò G. Saragat) e Giustizia e Libertà (lo sottoscrisse E. Lussu), che porta la data di Lione, 3 marzo 1943. The 61st Flying Group (Italian: 61° Gruppo di volo) is a Group of the Italian Air Force, based in Sigonella Airport and placed at the dependencies of the 32nd Wing. Per ragioni di spazio non è possibile dare qui un elenco dei suoi contributi pubblicati in volumi collettanei (del resto generalmente confluiti nei suoi libri), né delle numerose prefazioni, introduzioni, postfazioni a volumi di altri. - nelle elezioni amministrative del 27 maggio 1956 la lista comunista, che avrebbe dovuto contrastare (ma l'operazione non ebbe molto successo) lo strapotere di Achille Lauro a Napoli. biogr. al corporativismo delle rivendicazioni salariali del sindacato, cui imputava la responsabilità di un eventuale fallimento della politica del compromesso storico, scagliandosi contro quanti teorizzavano l'emergere di "bisogni, rivendicazioni, spinte autonome che sarebbero espresse dal "movimento" o dai movimenti che avrebbero una loro autonomia" e pertanto riservavano al PCI il compito di mediare nelle istituzioni tra "potere" e "movimento", divenendo "una macchina elettorale". Di qui la sua condanna degli studenti che non studiano, degli operai che non lavorano, degli intellettuali ignoranti e privi di senso di responsabilità, i quali ultimi - a suo dire - stavano trasformando il PCI da partito della classe operaia e dei "primi della classe" in un partito di furbi e di arrampicatori, desiderosi di posizioni di potere (A. Gramsci nella vita culturale e politica italiana, pp.