Come si legge nella, la Scuola ha il compito di rispondere in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e di disponibilità, ma soprattutto la capacità di riorganizzarsi di fronte a una situazione imprevista, senza precedenti nella storia repubblicana, confermando la propria missione. Essenzialmente perché sono genitori e non insegnanti e tali competenze non rientrano nell’esercizio del loro ruolo. “Lavoretti” di Natale: e se ci fosse molto di più dietro? La scuola è finita. Ciò mi ha dato la misura di quanto preziose siano le energie di cui la scuola dispone, inducendomi ad una duplice riflessione con cui mi avvio alla conclusione delle presenti osservazioni. Una mancanza di rispetto che talvolta si rivolge anche ad altri professori. Gent. L’insight che risolve l’enigma? Uno studio sulla conoscenza senza applicazione o senza discussione analitica è arido, non interessa, non stimola. L’importanza del corpo e dell’abbraccio alla scuola dell’infanzia ai tempi del Covid, Rileggendo i Diari di bordo: toccare con mano i passi avanti, “Ma… il vaccino del Coronavirus non lo hanno ancora trovato?”, Storie in pillole: percorso a distanza alla scuola primaria, Notizie dai nidi: Esserci con e per le famiglie e i bambini nel tempo sospeso. Tornando al tema della didattica a distanza, un’ulteriore riflessione è d’obbligo, legata alle modalità di apprendimento in un contesto alterato rispetto a quello tradizionale. Va valutata, va stimolata, va indirizzata certamente, ma ha valore anche per il solo fatto che sono i nostri pensieri che ci definiscono. Così è facilissimo copiare. Temi per la classe I media sulla Fiaba. Prima di tutto, ci sono i fini enunciati più o meno esplicitamente nei vari DPCM di quello scorso mese di Marzo che difficilmente dimenticheremo, accompagnati dalla, del 17/03/2020 sulla didattica a distanza – non sottovalutiamo mai il valore fondante dei fini, perché una qualunque istituzione che operi senza una meta è come un vascello in alto mare che fluttua cieco senza direzione. Percorso sulla cronaca; Progetto “Verbi in gioco” Otto, autobiografia di un orsacchiotto: attività didattiche; Percorso didattico su Anne Frank: biografia e diario; Liliana Segre – Percorso didattico e risorse; Il testo poetico; Percorso sulla gentilezza e non solo: impariamo a dare il giusto peso alle parole! È vitale cercare di chiarirsi le idee su quello che si può o non si può fare Ciononostante, mi rendo conto di sentire la mancanza della normalità, della classe, dei compagni e perfino degli insegnanti. A fronte di tutto ciò, non è semplice né scontato che “ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento”, come si legge ancora nella Nota n.388, quando diventa difficile insegnare ad apprendere attraverso l’esperienza a distanza, e quando quel rapporto umano tra maestro ed allievo subisce per forza di cose una rivisitazione nella modalità “non in presenza”. Questa situazione ci permette di gestirci autonomamente il nostro tempo. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. Riflessioni sulla didattica a distanza (DAD). Nell'emergenza sanitaria attuale, in pochi giorni il mondo della scuola si deve organizzare per offrire ai ragazzi la continuazione del percorso educativo attraverso la didattica a distanza. Così recita ancora la Nota n.388: “Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Insegnante di italiano e storia classi prima, quarta e terza. scuola. Senza che, diciamolo chiaramente, la nostra scuola fosse preparata ad affrontare un’emergenza di questo tipo e portata, con una disomogeneità in questo senso che si carica di connotazioni geografiche e percorre tutto quanto lo stivale. Ma per me il problema è molto più profondo: non è solo il sistema di valutazione, è ciò che viene valutato. Didattica a distanza: funziona davvero? Quali sono invece i contro di questo metodo di studio? Perché la lontananza fisica, quando addirittura non l’isolamento, non possono né devono significare abbandono”. Poco, però, si è chiesto invece sulle opinioni dei ragazzi, quelli più grandi. In quest’ottica fare scuola a distanza significa dunque anzitutto stabilire e mantenere un contatto, continuando a coltivare quel senso di appartenenza ad una comunità educante che si struttura sui valori fondanti della nostra società e trova rispondenza nella funzione sociale esercitata dalla scuola e declinata nella nostra Costituzione. di Stefano Stefanel. Mariateresa Chieli Non c’è apprendimento senza una. Grazie Primaria Devo dire che sto ottenendo una buona risposta da parte delle famiglie. Da questo punto di vista mi sento di evidenziare come i docenti da subito abbiano avvertito l’importanza di stabilire e mantenere un contatto, sperimentando le modalità più disparate per raggiungere i propri alunni e riempiendo le proprie giornate in esilio domestico coatto con videochiamate, registrazione di videolezioni, predisposizione di materiali illustrativi di tipo multimediale, assegnazione di lavori da svolgere corredati da didascalie e spiegazioni di vario genere – insomma, una rete di professionisti che si è messa subito in campo per affrontare l’emergenza con l’obiettivo primario di restare comunque accanto ai propri alunni. Fino a qualche settimana fa in larga misura un’illustre sconosciuta, per la quale è già stato creato uno dei tanti acrostici (DAD) di gusto anglosassone che ormai da anni imperversano nell’orizzonte della scuola italiana e per certi versi riducono concetti, processi e procedure a tecnicismi linguistici che inevitabilmente attraverso l’insignificanza della forma svuotano i contenuti. “Uffa sono scomode” Storia di una classe seconda e delle mascherine: dalla protesta individuale a una protesta collettiva. I professori valutano la conoscenza degli argomenti, non la loro applicazione alla realtà. La Didattica a distanza è una Didattica digitale e dunque in questo momento (iniziato improvvisamente, ma destinato a durare a lungo) è l’unica possibile. Questo aspetto credo rappresenti il punto focale attorno al quale tutta quanta la riflessione ruota. Ci sono, per esempio, professori che pretendono di fare tutte le ore della settimana che avevano a disposizione quando si andava fisicamente a scuola… ma questo non è fattibile. Ma se i professori chiedessero l’opinione dei propri alunni circa quello che hanno studiato questo problema sarebbe surclassato. Da un lato, sono convinta che tutto quanto stiamo adesso vivendo. L’unica parte positiva che trovo nella didattica online per ora è la gestione più libera dell’orario. Senza proseguire oltre in un’elencazione che potrebbe riuscire infinita, concludo questa parte con una considerazione di ordine più spiccio – a ciascuno di noi, riandando con il pensiero agli anni della scuola, balza alla mente la figura di almeno un insegnante, uno, che ne abbia segnato l’esperienza come studente e come persona, del quale resta indelebile nel ricordo il valore di educatore attraverso la capacità di coinvolgere e lasciare segni duraturi. Per i professori il problema sarebbe la valutazione di un lavoro soggettivo. &nbs Ognuno di noi studenti si ritrova a relazionarsi, in questi giorni, con alcuni docenti che che non solo non capiscono le esigenze e i limiti dei propri alunniin questa situazione ma spesso le ignorano totalmente. La didattica è stata pensata sulla classe e ha dovuto tener conto delle difficoltà di connessione oltre al fatto che nelle famiglie il numero di device non è spesso sufficiente, in quanto, oltre la didattica a distanza, è in atto lo smart working di almeno uno dei due genitori. Ma c’è chi ha problemi più semplici, come l’assegnare i compiti con Classroom, o il non saper convertire un file Word in PDF. Sulla pagina "DIDATTICA A DISTANZA" i genitori possono trovare le proposte di approfondimento, compiti, schede di accompagnamento ed attività a disposizione degli alunni. È possibile copiare a scuola, a casa ancor di più. Continuiamo a pubblicare alcune riflessioni sulla didattica a distanza. Spero tanto che la società rivaluti la figura, spesso bistrattata, dell’insegnante. Didattica a distanza - Il testo argomentativo di Tiziana D'Alessandro, classi 3D - 3F Second. Come iniziare, riflessioni, materiali da cui attingere L’acceleratore verso la società digitale Il grande pensiero filosofico occidentale è segnato come un filo rosso dall’idea dell’unicità  e della sacralità del rapporto che si crea tra allievo e maestro: basti pensare a Socrate, per cui il sapiente è colui che ha la consapevolezza di non sapere ed attraverso un faticoso processo quasi freudiano ante litteram è in grado di tirare fuori quella conoscenza che l’allievo ha riposta dentro di sé; per non parlare poi della concezione di Quintiliano, per il quale il rapporto maestro-allievo riveste un ruolo fondamentale nel processo di costruzione della conoscenza, o del ruolo del maestro come guida nella ricerca della verità rappresentata da Cristo nel De Magistro di Sant’Agostino; o ancora, della devozione di Dante che ricorda con affetto il proprio maestro Brunetto Latini, pur collocandolo all’Inferno per ben note ragioni di ordine politico, e comunque elevando al rango di guida il Maestro per eccellenza, Virgilio. Inoltre la mole di compiti è aumentata notevolmente. l’attivismo americano di Dewey e quello italiano con Maria Montessori ne sottolineano specifici aspetti sul versante educativo, lo strutturalismo americano con Bruner in prima linea ribadisce la centralità dell’allievo nella costruzione mentale della conoscenza attraverso l’esperienza. In altre parole, quella capacità di affascinare attraverso la conoscenza, trasmettere amore per il sapere e contribuire a formare adulti responsabili e consapevoli. Tante tracce sul testo narrativo – il testo espositivo – il testo interpretativo-valutativo – il testo argomentativo da Pearson.com. E, non ultimo, dinanzi ad un contesto, quello dell’utenza, che con un eufemismo potremmo definire “variegato” nelle possibilità di partecipazione a distanza legate in primis alla disponibilità di strumentazione adeguata, di connettività, di dimestichezza nell’impiego della strumentazione informatica che è spesso indicatore di situazioni ben più complesse di ordine economico-sociale tali da porre l’attenzione sul cosiddetto digital divide e, non ultimo, al fattore “tempo”. In questa pagina si trovano diverse attività di Italiano da svolgere per le classi terze. Prof.ssa Chieli, concordo e faccio tesoro di quanto lei ha scritto con una chiara e lucida visione del momento particolare che, anche e soprattutto, la scuola sta vivendo. Alcune note sulla didattica a distanza. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. sulla didattica a distanza - ABSTRACT - Domanda 01 Grado scolastico (Obbligatorio) Risposte 1.933 100% Salta 0 0% ... Uso piattaforme di didattica a distanza 1.209 4% Indico i compiti via chat o mail 1.05 93 % ... a "testare" la loro volontà di far fronte a situazioni che li Tornando al tema della didattica a distanza, un’ulteriore riflessione è d’obbligo, legata alle modalità di apprendimento in un contesto alterato rispetto a quello tradizionale. E, non ultimo, dinanzi ad un contesto, quello dell’utenza, che con un eufemismo potremmo definire “variegato” nelle possibilità di partecipazione a distanza legate, e, non ultimo, al fattore “tempo”. Potrei continuare a lungo nell’elencazione di tutto quanto de facto costituisce motivo di oggettiva difficoltà nell’erogazione del servizio di didattica a distanza, sollevando tra l’altro il problema non indifferente della possibilità e dell’oggettività della valutazione, unitamente al tutt’altro che trascurabile aspetto della raggiungibilità dell’intera utenza a garantire il pieno esercizio del diritto all’istruzione. Alcune immagini inserite in questo sito sono tratte da internet. Noi studenti discutiamo di queste problematiche ma i docenti spesso e volentieri sembrano non comprendere. Per noi studenti il lavoro si concentrerebbe in una produzione che richiede tempo di elaborazione, solo il pensare cosa fare è un’attività che richiede tempo. Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a ‘un ambiente di apprendimento’, per quanto inconsueto nella percezione e nell’esperienza comuni, da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta”. Spesso accade che il valore di ciò che abbiamo venga apprezzato soltanto nel momento in cui se ne sperimenta la privazione. Come fare un tema sul Coronavirus: spunti e scaletta per parlare del Covid-19. 10:30-11:30 – Mario Gineprini, Scrivere un testo argomentativo; 12:00-13:00 – Strategie e trucchi per insegnare e imparare a distanza (in collaborazione con l’IS Polo Luciano Bianciardi) 13:30-14:30 – Thomasin Brelstaff, La certificazione di inglese; 15:00-16:00 – Andrea Maiello, Strumenti digitali per una didattica a distanza Così, da un giorno all’altro le istituzioni scolastiche si sono trovate nella condizione di condurre l’ordinario nella straordinarietà senza soluzione di continuità attraverso una, contrasta con il criterio di sostanziale uniformità che di fatto da sempre governa scelte ed azioni della scuola pubblica a livello nazionale. A cosa porta questo? L’anno scolastico in presenza è finito. Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. In questo ritengo sia riposto l’enorme valore aggiunto di un ruolo, quello dell’insegnante, che non si esaurisce nell’esecuzione di un compito predefinito al pari di altre professioni, ma acquisisce significato nella misura in cui si connota come, Il grande pensiero filosofico occidentale è segnato come un filo rosso dall’idea dell’unicità  e della sacralità del rapporto che si crea tra allievo e maestro: basti pensare a Socrate, per cui il sapiente è colui che ha la consapevolezza di non sapere ed attraverso un faticoso processo quasi freudiano, è in grado di tirare fuori quella conoscenza che l’allievo ha riposta dentro di sé; per non parlare poi della concezione di Quintiliano, per il quale il rapporto maestro-allievo riveste un ruolo fondamentale nel processo di costruzione della conoscenza, o del ruolo del maestro come guida nella ricerca della verità rappresentata da Cristo nel. Il portale a sostegno della didattica digitale integrata, ... Mario Gineprini - Scrivere un testo argomentativo. Autorizzo il trattamento dei dati personali secondo la, Didattica online: pro e contro dal punto di vista degli studenti, i messaggi del Ministero dell’Istruzione, Quando è il tuo attore preferito a leggerti un audiolibro, Clubhouse: fenomenologia del discusso social network, Zanshin tech: la psicologa Laura Perrini spiega l’arte marziale contro il cyberbullismo, Gli abiti come dichiarazione: i look più significativi dell’insediamento di Biden, Calo iscritti Università: gli studenti preferiscono la formazione a distanza - Redazionali Web - Il Granchio, Like it or not, il futuro è TikTok - Alessia Pizzi, Ho letto e acconsento ai "Termini e Condizioni". Mi ha colpito molto una ragazza che non voleva riassumere 5 pagine di testo e quindi ha usato un […]. Così recita ancora la. Dopo un mese di intensa attività per pianificare, costruire e realizzare webinar, materiali, video lezioni è forse giunto il momento […] Nonostante tutto ciò, tuttavia, mi sento di prenderne in considerazione gli aspetti positivi che ritengo facciano largamente da contrappeso a quanto appena esposto. Riflessioni, queste, particolarmente vere nel caso di alunni in difficoltà, cui a tutto ciò si aggiunge l’ineludibile necessità di una, – perché non a caso questo è il nome che contrassegna le aree disciplinari per tale ordine di scuola –  sta esplorando modalità di interventi a distanza che privilegino la relazione, il contatto e la dimensione ludica, come si legge ancora nell’ormai fin troppo citata. Capita che le consegne vengano date dai docenti a qualsiasi ora, anche alle 22:00. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Potrebbero esserci dei problemi per quanto riguarda l’apprendimento, visto che alcune lezioni richiedono un approccio più personalizzato, aspetto impossibile da avere con lezioni a distanza. Tralasciando ciò che la didattica online forzata toglie alla scuola di più importante, e cioè i rapporti umani, trascriviamo il parere di Giulia Brilli (17 anni), portavoce degli studenti di un liceo classico pugliese. Almeno in Italia, visto che nella maggior parte dei paesi europei le … “ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento”, , quando diventa difficile insegnare ad apprendere attraverso l’esperienza a distanza, e quando quel rapporto umano tra maestro ed allievo subisce per forza di cose una rivisitazione nella modalità “non in presenza”. Grazie al progresso della scienza e della tecnologia, l’uomo ha conosciuto un enorme miglioramento delle proprie condizioni di vita , ma il progresso ultimamente sta così accelerando da divenire quasi incontrollato e rischiare di superare le reali esigenze dell’uomo. A fronte di tutto ciò, non è semplice né scontato che. In questo ritengo sia riposto l’enorme valore aggiunto di un ruolo, quello dell’insegnante, che non si esaurisce nell’esecuzione di un compito predefinito al pari di altre professioni, ma acquisisce significato nella misura in cui si connota come vera e propria missione in cui l’aspetto puramente tecnico e didattico non può in alcun modo prescindere da quello umano e relazionale. C’è da dire che ci sono state delle iniziative in merito, per tentare di risolvere il problema, ma ovviamente non si sopperisce totalmente al disagio: nella penisola il 14% degli studenti non può fare lezione, 21% al Sud, dati Istat. 1° Tempi e modalità della didattica, stabiliti mesi prima, sono di colpo diventati inapplicabili ed è emersa in tutta l… La sospensione delle attività didattiche in presenza comporta la necessità di individuare strade per non privare gli studenti del loro diritto all’istruzione. Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Bruno” di Albenga. Didattica a distanza. Molto spesso i concetti trovano nella nostra mente una figurazione di tipo iconico, e in questi giorni un’immagine ricorrente è diventata per me correlativo oggettivo della nostra scuola nella gestione dell’emergenza – quella di chi, abituato a viaggiare in bicicletta, si veda d’un tratto consegnare in mano le chiavi di una Ferrari, costretto a salire e guidarla. TESTO ARGOMENTATIVO SULLA TECNOLOGIA OGGI: SVOLGIMENTO. Tutto ciò persiste anche quando sono i dirigenti che sostengono le posizioni degli studenti, ma nulla sembra funzionare. Potrei continuare a lungo nell’elencazione di tutto quanto. Le interrogazioni, infatti, per lo più sono rimaste le stesse ma con meno fiducia da parte dei docenti. Ora più che mai ci stiamo accorgendo del valore educativo del rapporto docente discente, di quanto i nostri ragazzi abbiano bisogno di luce per il raggiungimento di quelle competenze che li aiuteranno ad affrontare la vita. In quest’ottica fare scuola a distanza significa dunque anzitutto stabilire e mantenere un contatto, continuando a coltivare quel senso di appartenenza ad una comunità educante che si struttura sui valori fondanti della nostra società e trova rispondenza nella funzione sociale esercitata dalla scuola e declinata nella nostra, assegnazione di lavori da svolgere corredati da didascalie e spiegazioni di vario genere – insomma, una rete di professionisti che si è messa subito in campo per affrontare l’emergenza con l’obiettivo primario di restare, accanto ai propri alunni. Un primo poblema fondamentale della didattica a distanza è la mancanza di rispetto di alcuni professori. Tutti non utilizziamo al massimo i mezzi di cui disponiamo per ignoranza, molte funzionalità non sono a conoscenza né nostra né dei docenti. Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a ‘un ambiente di apprendimento’, per quanto inconsueto nella percezione e nell’esperienza comuni, da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta”. Testo Argomentativo: Tema sui social network svolto, introduzione Da alcuni anni i social network hanno completamente preso il sopravvento sulla vita quotidiana di tutti tanto che lo smartphone è diventato un oggetto indispensabile senza il quale ci si sente persi e isolati. Le riflessioni di una dirigente scolastica mettono in luce alcuni aspetti legati alla didattica a distanza: le criticità legate alla gestione familiare di più figli da parte di genitori in smart working, ma anche i numerosi aspetti positivi legati al ruolo dell’insegnante e non solo…, Dirigente Scolastico testo argomentativo sulla scuola a distanza. La situazione d’emergenza che stiamo vivendo, dovuta al coronavirus, ha portato grandi cambiamenti nelle nostre vite. A tal proposito diremo che i professori hanno già tanto discusso del cambiamento, considerando che molti di loro – quelli che hanno più anni di lavoro alle spalle – hanno trovato estremamente complicato il meccanismo digitale che ovviamente (datasi la velocità di reazione all’emergenza) non è stato loro spiegato o introdotto in nessun modo. Pro e contro della didattica a distanza di giovannarandazzo (Medie Superiori) scritto il 04.04.20 Siamo in un periodo davvero complicatissimo, come lo ha definito il premier Conte: “il peggiore dopo la crisi del secondo dopoguerra”. Latino. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. In questi giorni ho assistito a tutta una serie di iniziative messe in campo dagli insegnanti del mio istituto, che fin dall’inizio si sono attivati per avviare forme di didattica a distanza in questa dimensione. Attività n. 1. Ci sono, per esempio, professori che pretendono di fare tutte le ore della settimana che avevano a disposizione quando si andava fisicament… Certo la famiglia forma le basi della crescita di ognuno di noi, però senza la scuola e di tutto il suo “umus” saremmo come tanti Robinson soli nell’isola deserta. È un abuso di potere vero e proprio. Prima di tutto, ci sono i fini enunciati più o meno esplicitamente nei vari DPCM di quello scorso mese di Marzo che difficilmente dimenticheremo, accompagnati dalla Nota 388 del 17/03/2020 sulla didattica a distanza – non sottovalutiamo mai il valore fondante dei fini, perché una qualunque istituzione che operi senza una meta è come un vascello in alto mare che fluttua cieco senza direzione. altre videolezioni sul tema dell’emergenza da COVID-19 e approfondimenti su utili strumenti; il nuovo ciclo di webinar Oltre l’aula: progettazione, partecipazione e valutazione nella didattica a distanza; Didattica a distanza: webinar e videolezioni con spunti e consigli per la Didattica a Distanza nelle singole discipline. Didattica a Distanza, questa sconosciuta piombata sulle nostre teste con la velocità di un fulmine e la violenza di una ghigliottina.Didattica a Distanza o DaD (un acronimo di rara bruttezza), se ne parla come di un prodigio della natura, della soluzione a tutti i mali. Grazie Prof.ssa Chieli, le sue considerazioni e la sua considerazione del rapporto umano, ci fa ben sperare per il futuro. Pro e contro uso dei devices digitali nella didattica, tema Tema già svolto di italiano riguardante i pro e i contro l'uso dei devices digitali nella didattica, per scuola media. Ecco, mai come oggi il valore intrinseco della scuola è diventato straordinariamente evidente essendo per forza di cose costretti, almeno in parte, a rinunciarvi. Un lavoro del genere richiede molto tempo da entrambe le parti. Nonostante i messaggi del Ministero dell’Istruzione e la nuove regolamentazioni interne dettate dai dirigenti scolastici, ci obbligano a stare per 5-6 ore di seguito di fronte allo schermo di un computer.