«Al Fatto era quello che scriveva cose normali», ricorda con una punta di malizia un altro collega-amico. Laureatosi alla Bocconi, comincia la carriera nella Gazzetta di Modena. Si va verso un governo dell’arco costituzionale con l’esclusione dell’estrema destra Meloni-Travaglio-Di Battista più qualche twittatore dei Protocolli dei Savi di Sion e, vedremo, che farà la sinistra di Leu. Il secondo impeachment è iniziato, e gli avvocati di Donald Trump hanno fatto una figura tremenda. La crisi di governo ha preso la piega migliore possibile per il paese, una svolta favolosa che può aver colto di sorpresa solo chi ha vissuto di veline di Casalino e del Nazareno o si è illuso di forgiare la leadership politica di un mediocre avvocato di provincia. La scala di priorità dell’ex alleanza giallorossa per il governo Draghi. È un libro che riesce a compiere quel raro miracolo della letteratura per cui sai bene come una storia andrà a finire eppure ti ritrovi a leggere pagina dopo pagina, freneticamente, sperando che la storia possa andare a finire in un altro modo, e che quel piano inclinato possa, per miracolo, raddrizzarsi e riportare la realtà in un’altra direzione. Ci sono tre o quattro partite politiche interessanti che si giocano all’ombra della formazione del governo di salvezza nazionale guidato da Mario Draghi, sempre sia lodato lui e chi ci ha liberato da Giuseppe Conte e da Rocco Casalino, ieri ancora protagonisti di un imbarazzante atto finale a tavolino, un po’ spot «contro il logorio della vita moderna» di Ernesto Calindri un po’ conferenza stampa al Four Seasons Landacape di Rudy Giuliani. Può essere di qualche utilità, volendo seguire gli antefatti dell’incarico dato a Mario Draghi, ripercorrere le proposte di politica economica che si sono avute durante i governi Conte I e Conte II. Il problema è che spesso non c’è neanche il dramma che sta vivendo l’Italia. È questo il solo riferimento esplicito, e di peso, alle donne – anche se non ne mancano indirettamente in relazione alle diverse  forme di sfruttamento e alla tratta delle persone – che Papa Francesco ha fatto nel discorso di ieri al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Trump ha avuto altri legali memorabili, newyorkesi intrallazzoni come Rudy Juliani e Michael Cohen, liberal rinnegati come Alan Dershowitz, persone strane come Sidney Powell. Ma soprattutto che i reati contestati a Trump dovrebbero essere giudicati da un tribunale penale (la frase non è venuta bene). Guarda il profilo completo su LinkedIn e scopri i collegamenti di Stefano e le offerte di lavoro presso aziende simili. Riassunto delle puntate precedenti. Sono stati 172.119 i tamponi effettuati «È intelligente, preparato e vivace, ha sempre studiato», racconta chi ha lavorato con lui al quotidiano arancione di Polito. Giornale molto diverso rispetto al Foglio e al Riformista. Oggi una nuova clip è destinata a essere [...] More Info. Mica male come mossa irresponsabile: ve li ricordate, vero, quelli, cioè tutti tranne Linkiesta, che tuonavano sull’esito disastroso della crisi, lodavano il modello italiano, ironizzavano sulla mossa del caciocavallo di Renzi, argomentavano sui responsabili responsabilissimi, prestavano senatori, si affidavano a Ciampolillo e minacciavano «Conte o voto» al grido di «sarà un Conte ter, amò»? Oltre alla perdita di tempo, c’è stata una perdita di centralità del Partito democratico, per la scelta di accodarsi ai personalismi incrociati di queste settimane. Il nostro giornale è gratuito e accessibile a tutti, ma per mantenere l’indipendenza abbiamo anche bisogno dell’aiuto dei lettori. Il mondo della cultura, a partire dalle università e dai teatri, fino all’industria enogastronomica, ha cominciato a presentare una lista di domande, proposte, cahier de doléances e desideri da sottoporre al futuro presidente del Consiglio Mario Draghi. Siamo sicuri che arriverà perché chi ci legge sa che un giornale d’opinione è un ingrediente necessario per una società adulta. Parole chiare quelle pronunciate da Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, nel corso della conferenza organizzata dall’Istitute for Law and Finance sul tema del Green Central Banking. Sede Legale: Via Brera 8 – 20121 Milano Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 07149220969 del Registro delle Imprese di Milano Registrazione presso il Tribunale di Milano, n. 293 del 26 Maggio 2010, Si parla di otto pagine, una redazione giovane, un foglio cartaceo e online posizionato a sinistra. ), Il gran discorso di Navalny contro la dittatura di Putin. Quindi abbiamo un occasione unica da giocarci nel confronto del futuro delle nostre prospettive che è quello rappresentato da questi fondi del Next Generation Eu». Domani è un altro giornale. Era l’estate del 2019. Quelle sette scomode verità per fermare il declino italiano, di Stefano Feltri, Il Fatto Quotidiano, 9 ottobre 2019. Brutto colpo per Travaglio, lo scoop di Stefano Feltri. E rilevare che quanto è emerso in campo economico con le elezioni del 2018, e ancora nel 2019 dopo il cambio di maggioranza, mostra una continuità. Catholic Reflections on the American Proposition” in contemporanea con l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca. Le richieste del mondo della cultura (e della ristorazione) a Mario Draghi. Il Fatto ko nei primi 6 mesi, perde 862 mila € e Feltri lascia vicedirezione L'editrice guidata dall'a.d. I Cinque Stelle reggeranno? L’altro dice: «Mettiamo in galera Navalny perché non è comparso subito dopo essere uscito dal coma» (…). Appassionato di motociclette, con i primi soldi guadagnati al giornale di Giuliano Ferrara si è comprato una Ducati Monster. In questa serie di contributi, il think tank Tortuga propone alcune modifiche da attuare al Pnrr per portare le nuove generazioni al centro di questo progetto, chiamato appunto Next Generation EU, la risposta senza precedenti dell’Unione Europa alla crisi pandemica. Classe 1984, originario di Modena, terzo Feltri a dirigere un quotidiano, dopo Vittorio (Libero) e Mattia (Huffington Post), ma a dispetto del cognome non è figlio d’arte. «Noi abbiamo un bisogno di investimenti assoluto. He took internships in Radio 24 and the daily newspaper Il Foglio. Le metropoli sono in difficoltà, ma la pandemia non segnerà il loro declino. La criptovaluta più famosa al mondo ha infatti inizialmente vissuto la migliore partenza d’anno dal 2012, stabilendo il record a 33mila euro per Bitcoin, ma solo cinque giorni dopo aveva già perso il 16 per cento (valore che ha mantenuto nel resto del mese, a esclusione di una fiammata che lo ha per poco tempo riportato a 32mila, spenta in pochi giorni). Di questo nuovo conto intestato sempre alla madre, Fontana era indicato come erede beneficiario”. I ragazzi più svegli e intraprendenti si sentono sicuri abbastanza da buttarsi su Ingegneria, Matematica, Fisica, Finanza. Un’area potenzialmente florida, ma non facile da conquistare. Linee editoriali diverse, probabilmente in contraddizione. Il possibile governo Draghi e l’apertura della mente italiana. Stefano Feltri (Modena, 7 settembre 1984) è un giornalista italiano, direttore di Domani, già direttore ProMarket.org e vicedirettore de Il Fatto Quotidiano dal 2015 al 2019.. Biografia. Rivolta contro Grillo, e i governisti accusano Di Battista, Slitta la liberazione, verso la proroga il divieto degli spostamenti tra regioni, Laura Pausini travolta dall'emozione: la sorpresa arriva dagli Oscar, Cornacchia senza pietà e la fine del pappagallo è orribile, Il morso dell'alligatore per divorare la tartaruga: il finale che non ti aspetti, Queen e Freddie Mercury, 30 anni fa l'atto finale. Nasce un’amicizia. E tutti, inspiegabilmente, gli rispondono che sì: secondo loro Enea è bello. E se alla fine si va avanti con Giuseppe Conte e il corredo di Rocco Casalino, di Domenico Arcuri, delle pensate di Massimo D’Alema articolate dal fido Goffredo Bettini, di Marco Travaglio e degli incompetenti Cinque stelle coadiuvati dai nullafacenti del Pd al governo, l’esito è scontato. Nato nell’Emilia rossa, studi alla Bocconi, Feltri ha cominciato alla Gazzetta di Modena, poi al Foglio. Sociale € 1.000.000 i.v. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è la strategia italiana per investire i 209 miliardi messi a disposizione dell’Unione Europea per la ripresa post-pandemica all’insegna della sostenibilità e del digitale. Nell’estate del 2019 però, un’altra svolta. «Dietro un’emergenza si nascondono sempre delle insidie, e un governo che nasce in un momento come questo non è mai un’assicurazione in termini di capacità realizzativa o di durata. Intervistiamo Stefano Feltri con cui parliamo della direzione del quotidiano Domani, del Fatto Quotidiano e dello stato dei giornali. E quindi “Domani”, il nuovo giornale di Carlo De Benedetti, sarà guidato dall’ex vicedirettore del Fatto Quotidiano. Le vittime della propaganda grillina scioperano contro il colossale fallimento a cinque stelle. Rischierebbe di essere un pesce fuor d’acqua. Un reset politico sul virus, per avere finalmente un governo con le rotelle a posto. Diventa un punto di riferimento della redazione, oltre che volto televisivo e autore Einaudi di libri sul populismo, argomento che dalla redazione del Fatto ha seguito molto da vicino. lo definisce il suo «pupillo». L’obiettivo, in fondo, è lo stesso: contendere a Repubblica una parte dei suoi lettori. Il governo Draghi è una grande opportunità che non va sprecata. Ci sono due persone sedute proprio là e una di loro dice: «Mettiamo in galera Navalny perché compariva il lunedì [per incontrare gli agenti di controllo della libertà condizionata] e non il giovedì». Continuità che affonda le radici nel periodo 2013-2018, di cui abbiamo già scritto su questo giornale. 18 Ma come, si sono chiesti in molti, uno del Fatto Quotidiano va nel covo segreto dei potenti? L’Italia si merita il governo Draghi, grazie al whatever it takes di Renzi. L’impianto avrebbe potuto ospitarne quasi il triplo, ma per motivi di sicurezza legati al coronavirus la National Football Association (Nfl) ha deciso di riempire molti sediolini con dei cartonati dei tifosi. Il gruppo Bilderberg lo ha invitato alla sua riunione e Stefano Feltri vicedirettore del Fatto Quotidiano spiega perché gli interessa partecipare Da qualche ora ricevo complimenti o richieste di chiarimento perché sono stato invitato alla annuale riunione del gruppo Bilderberg, in … Una settimana spettacolare«It’s Impeachment Week!», fanno gli spiritosi da Washington; un po’ perché stavolta dovrebbe durare una settimana sola, un po’ perché è un evento spettacolare, tragico-pop, un processo a un fresco ex presidente accusato di aver incitato al golpe. Queste metropoli così influenti e connesse fra loro avevano fatto pensare alla rinascita delle città Stato, come teorizzato in un libro da Parag Khanna, ex consigliere di Barack Obama. After graduating from Università Bocconi, Stefano Feltri began his career in the Gazzetta di Modena. Prima al. La paura e la voglia di diventare famose delle ragazze anni 80. Il 13 agosto, Stefano Feltri,vicedirettore del Fatto Quotidiano, scrive un articolo in cui, spiega che. Ora la svolta a sinistra di. Ora dovrebbe tornare in Italia per guidare “Domani”, la creatura di sinistra di De Benedetti (che ha versato un capitale sociale di 10 milioni di euro). Ci sono almeno due motivi per cui Giuseppe Conte avrebbe dovuto lasciare Palazzo Chigi già da diverso tempo. Rispetto al 2013 mancano 600mila euro rispetto a quelli indicati nella relazione sull’adesione volontaria allo scudo fiscale. La ferocia della convivialità, ovvero l’anima della capitale secondo Lagioia. Stefano Feltri a Otto e mezzo, La7, 8 ottobre 2019. In molti, nell’ambiente giornalistico, si chiedono perché la scelta sia caduta su di lui. «È intelligente, preparato e vivace, ha sempre studiato», racconta chi ha lavorato con lui al quotidiano arancione di Polito. Libero lo definisce il suo «pupillo». In Sicilia si può diventare assistente parlamentare di prima fascia con la sola licenza media. Imparare la geopolitica guardando le serie tv. Linkiesta.it S.r.l. «La diplomazia è tornata», ha detto Biden, per il quale investire in essa «è la cosa giusta da fare per il mondo. Quell’insieme molto vivace di iniziative che in questi anni si sono ritrovate in Azione Civica? Sergio Mattarella ha convocato Mario Draghi per oggi alle 12. In November 2011 he was invited by RAI to lead for a year Primo pagina radio news broadcast. Nulla da fare. Comunque, oggi all’una (19 ora italiana) parte l’Impeachment Week. Ben vengano gli inchini di Zingaretti e Bersani allo statista di Volturara, a condizione che non ci credano. Tra i riferimenti ideali di Stefano Feltri ci sono tanto Romano Prodi quanto Marco Travaglio, insomma la fotografia del centrosinistra italiano. Si parla di otto pagine, una redazione giovane, un foglio cartaceo e online posizionato a sinistra. Nulla di fatto, finora. Dopo aver superato il concorsone da cento domande in cento minuti, i quasi 3mila navigator vincitori venivano riuniti all’Auditorium di Roma per la convention motivazionale del “kick off”, il “calcio d’inizio”. Ma saranno i giovani a dover ripagare queste risorse. Lui, bocconiano con una formazione economica, conosce il mondo dei tecnici. Quam dominicam Summus Pontifex sane elegit prout sanctorum Ioachim et Annae, Iesu “avorum”, memoriae proximam. , quotidiani garantisti, oggi negli Stati Uniti con il professor Luigi Zingales, l’economista liberista che piaceva molto alla candidata vicepresidente Sarah Palin. 70 persone ne parlano. L’ultimo libro di Nicola Lagioia, “La città dei vivi”, racconta dettagliatamente, com’è ormai noto, l’omicidio di Luca Varani, uno dei casi di cronaca che ha suscitato maggiore attenzione negli ultimi anni. Serve un recovery plan a misura di giovani (la proposta di Tortuga). Primo scacco al suo ex direttore Marco Travaglio da parte di Stefano Feltri, che ha lasciato il Fatto Quotidiano per andare dirigere il nuovo quotidiano di Carlo De Benedetti, il Domani. Arrivano i primi riconoscimenti professionali, ma Feltri non si ferma. Carlo Verdelli ha declinato l’invito, quindi si è fatto il nome di Lucia Annunziata. Lo considererebbero quasi di destra». Una felice intuizione, non c’è che dire, la ripubblicazione della traduzione italiana del classico murrayano “We Hold These Truths. La sua scalata mediatica accelera nel 2011, con l’avvento del governo Monti. Tra le tante sfide che attendono Mario Draghi e il suo esecutivo (che sarà molto più politico di quanto si pensi), c’è quella – centrale – della comunicazione. Lo ha detto il direttore dell’Avanti! Ha scelto il Dipartimento di Stato, bollato da Donald Trump come «the Deep State Department», e non il Pentagono o la Cia per annunciare, due giorni fa, una «nuova era» degli Stati Uniti sullo scacchiere internazionale e ridare centralità alla diplomazia a stelle e strisce, costantemente umiliata dal suo predecessore. L’unica cosa certa è che Sergio Mattarella ha le idee chiare: chiamare Mario Draghi a guidare un «governo senza formule», autorevole, che affronti le due grandi questioni che sono dinanzi al Paese: la lotta alla pandemia e la pratica del Recovery fund. Non si tratta di fare raffronti con le logiche disintermediate dei governi Conte (I e soprattutto II), ma proprio dell’interpretazione autentica del senso istituzionale del messaggio da rivolgere all’opinione pubblica. Nell'edizione online che sta prendendo forma il Domani pubblica un documento che avrebbe fatto gola all'ex quotidiano di Feltri: le distinte dei conti in Svizzera del governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Questa illusione è ciò che dovrebbe spaventarci di più. Un’area potenzialmente florida, ma non facile da conquistare. Nel 2012 su Twitter un utente lo accusava: «Se non fossi il figlio di tuo padre non staresti ovunque, probabilmente sei al posto di qualcuno più meritevole di te». “Ci sono momenti in cui tutti noi abbiamo bisogno di più energia”, è lo slogan di uno spot lanciato dall’Enel all’esclusivo scopo di lubrificare i giornali in preparazione della riconferma … Cos’è Orient XXI, la rivista francese che pubblica in italiano (e in altre 5 lingue). «Stefano è europeista, liberale, di sinistra, un po’ manettaro», così lo descrive chi lo conosce bene e lo ha frequentato per anni, anche se altri ricordano le sue filippiche contro l’Europa sulla questione greca. Va alle presentazioni dei libri di Marco Travaglio e in una di quelle conferenze i due si conoscono. Since 2009 he has been working at Il Fatto Quotidiano, where he for five years edited the economic section. «Il mandato esplorativo che avevo affidato a Roberto Fico è fallito, per questo conto di formare un governo di alto profilo, non politico», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fatto questo che contraddice la versione data dal governatore a Repubblica: “Era un conto non operativo da decine di anni. Registro Imprese Roma: 13486391009 REA Roma n° 1450962 Cap. Tutto tranne un Conte ter (per non parlare di D’Alema). Se credi che Linkiesta e le altre testate che abbiamo lanciato, Europea, Gastronomika e la newsletter Corona Economy, così come i giornali di carta e la nuova rivista letteraria K, siano uno strumento utile, questo è il momento di darci una mano. Nella metafora, è una muraglia verde (ispirata, come concetto, alla Muraglia cinese) e nella realtà un progetto mastodontico che mira a fermare l’avanzamento del Sahara, invertire il processo di desertificazione dell’area, sequestrare circa 250 milioni di tonnellate di CO2 e, nel frattempo, creare 10 milioni di posti di lavoro, con grandi opportunità di sviluppo per tutte le zone che attraversa. Ad affermarlo è il Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina intervenendo alla presentazione del libro “Vecchi e Nuovi problemi nel dopo emergenza”, organizzato dall’Università di Tor Vergata e dalla Fondazione Civita, scritto da Cesare Mirabelli, Riccardo Cardilli e Mario Ciaccia. “I flussi finanziari”, scrive il Domani, “dimostrano che il secondo conto estero, del quale Fontana era erede beneficiario, era molto attivo. Ma non ci vedo niente di male». Pubblicato da Michele Di Salvo - Tags: Marco Travaglio, Peter Gomez, Stefano Feltri, Antonio Padellaro, Il Fatto Quotidiano, m5s, giornalismo, giornali, articolo 21 In questi giorni Grillo si è accanito contro la stampa in maniera particolare. «Al Fatto era quello che scriveva cose normali», ricorda con una punta di malizia un altro collega-amico. Ed è proprio su Roma che ci siamo concentrati in questa conversazione. La discrezione è d’obbligo. Una trasformazione che viene compresa perfettamente nelle capitali occidentali: Berlino e Parigi, Washington e Londra, e le varie voci di Bruxelles, condannano tutti unanimi il «mancato rispetto delle forme più basilari di democrazia» e chiedono una «liberazione immediata e incondizionata» del capo dell’opposizione russa. L'anno scorso Stefano Feltri, vicedirettore del Fatto Quotidiano, commentando i dati di una ricerca sul ritorno economico degli studi universitari pubblicata dal centro studi di Bruxelles CEPS, aveva esposto la propria personale visione sul rapporto tra Università e mondo del lavoro e sulla utilità, o meno, di intraprendere alcuni percorsi di studio. ll sogno (im)possibile della Grande Muraglia Verde in Africa. E potrebbe essere quello di Feltri. In questo anno, Linkiesta ha moltiplicato i suoi prodotti editoriali, aggiungendo a Linkiesta.it due quotidiani digitali, Europea e Gastronomika, e la rivista Il lavoro che verrà, mentre il quarto quotidiano, Greenkiesta, è appena partito. dove si occupa di economia. Secondo te Enea è bello?». Il farsesco sondaggio di Rousseau su Draghi e il Congresso Pd dei lunghi coltelli. Il 19 novembre 2018 il reporter Davide Vecchi lascia Il Fatto Quotidiano per assumere la direzione del Corriere dell'Umbria e delle edizioni locali ad esso collegate. Rischierebbe di essere un pesce fuor d’acqua. Il governo Draghi ha mandato il Pd completamente nel pallone (e già prima non stava granché). Il senatore del Partito democratico Luigi Zanmda presiederà la società che lo pubblicherà, segno della ricerca di una copertura politica precisa, ora che il quotidiano guidato da Maurizio Molinari sembra intenzionato a cambiare marcia. Cifre comunque inferiori ai 5,3 milioni ereditati da Fontana e regolarizzati nel 2015 con la voluntary disclosure. L’Italia è una dei maggiori beneficiari delle risorse europee, ricevendo circa 80 miliardi di euro di risorse a fondo perduto (grants), ma è anche uno dei paesi che ha più faticato negli ultimi 30 anni a crescere con lo stesso passo dell’Unione. Lo considererebbero quasi di destra». Quando al Quirinale, la scorsa settimana, abbiamo manifestato al Presidente Sergio Mattarella la nostra indisponibilità per un Conte-ter e l’impegno a sostenere un presidente del Consiglio incaricato di alto profilo europeista, confesso che non credevo si potesse arrivare così direttamente all’ex presidente della Banca Centrale Europea. Le formazioni della galassia liberal-democratica e riformista? All posts by Stefano Feltri Governo Conte 2, l’obiettivo è contrastare la Lega. Dopo alcuni stage a Radio 24 e al quotidiano Il Foglio, viene assunto da Il Riformista. Se non fossi suo figlio, forse non sarei dove sono. Discorso che, muovendosi sul duplice binario della fraternità e dell’umanesimi integrale quale antidoto unico alle crisi contemporanee (sanitaria, politica, ambientale, economico-sociale e, soprattutto dei rapporti umani), può definirsi, senza tema di smentita, come uno dei più completi e politicamente importanti degli ultimi anni. Nell’anno tragico della pandemia, Linkiesta ha aumentato del 50 per cento il fatturato rispetto al 2019, fino ad azzerare le perdite di bilancio (con i ricavi del magazine, contabilizzati a gennaio 2021). Per oltre un anno, da queste parti, ci siamo sentiti un po’ come il Massimo Troisi di “Pensavo fosse amore…”, quando vede la sua ex fidanzata Cecilia, interpretata dalla splendida Francesca Neri, innamorarsi perdutamente dell’improbabile Enea, interpretato dal non altrettanto attraente Marco Messeri. Domani was first published on 12 September 2020 and has since been edited by Stefano Feltri, former deputy editor of Il Fatto Quotidiano. Linee editoriali diverse, probabilmente in contraddizione. Giuseppe Conte e Matteo Renzi troveranno un accordo? Il nostro gap nei confronti della Germania è stato certamente un gap di crescita del Pil, di spread importante ma è stato un gap di investimenti. Dove noi abbiamo perso l’occasione della crescita è stato proprio sul fronte degli investimenti. Negli ultimi vent’anni New York, Londra, Tokyo, Milano e altre grandi città del mondo hanno approfittato dei vantaggi della globalizzazione offrendo lavoro, opportunità e servizi in grado di attrarre milioni di persone. Ma sui conti questo non basta ... “Lascia senza parole” Qualche mese fa il video di un giovane ballerino che si esibiva sotto la pioggia battente vicino a Lagos, in Nigeria, aveva fatto il giro del mondo. Papa Franciscus, dominicarias persalutationes sueto more impertiens post marialem precationem a verbis Angelus Domini incipientem, quam in Palatii Apostolici Bibliotheca recitaverat, se annuam Diem Mundialem instituere Avorum Senumque die dominica IV mensis Iulii ubique terrarum celebrandam hesterno die nuntiavit. Arrivano i primi riconoscimenti professionali, ma Feltri non si ferma. Il lamento per la sostituzione del cinema da parte delle serie tv si alza alto già da molti anni, con degli «Ahhh, ma vuoi mettere la magia della sala?», nel ruolo di quegli «Ahhh, ma vuoi mettere l’odore della carta?» che scattano come la lama di un serramanico ogni volta che si faccia una qualsiasi considerazione sulla compresenza di supporti fisici e di fruizioni digitali. La meraviglia del rugby e quella meta che beffa gli All Blacks. E il leader grillino diede la benedizione ai neoassunti definendoli come «i nuovi alfieri del lavoro».