quindi nell�educazione, quindi nella scuola. Era questo il senso religioso che ci faceva condividere. Indiscrezioni vogliono Quando noi frequentavamo la sua scuola, professioni e mestieri erano ereditati tout court. La quale ci porta ad accelerare o ritardare l’apprendimento. attuale bisognerebbe poter superare la barriera imposta dalle lezioni Il piacere di comprendere e comunicare. Ecco perché, nell’apprendimento, dovrebbero giocare un ruolo importante sia il dubbio che la predisposizione al cambiamento. La quale ci porta ad accelerare o ritardare l’apprendimento. Se da una parte usciamo da una fase di contestazione del principio di autorità, dall’altra rischiamo di veicolarci verso figure e modelli unici. La nostra memoria collettiva, secondo il giovane prete, è meno sottoposta ad errori. Nella nuova edizione, ampliata, del libro Di Una logica diametralmente opposta a quella di Lorenzo Milani, per il quale l’unico compito certo dell’educatore era quello di: “Turbare l’animo”. Nella nostra piccola comunità non risolvevamo problemi preconfezionati o di routine. Tutti esaltano Barbiana, ma nessuno ancora, nonostante le alternanze di potere di destra e di sinistra, ha ridotto nella nostra scuola il suono della campanella. Tanti, soprattutto a sinistra, parlano della grandezza spirituale del nostro prete definendolo “quel gigante della Chiesa”, ma poi finiscono per considerare le sue idee e azioni come un limite irraggiungibile, che rende di fatto impraticabile anche il modello della sua scuola. Ci porta a osservare il mondo da più angolazioni. Gli assegnano, invece, un’altra parrocchia, ma non è una delle tante. Si accettano consigli a recuperare i ragazzi "bocciati" dalla scuola. il resto del ragionamento�. di troppo, ripetizioni, bugie, parole difficili. Il metodo educativo di don Bosco e quello di don Milani Il transumanesimo: un’ideologia che nega il reale Enzo Bianchi: il tramonto di un falso profeta Dal lato di Dio Il destino del papa russo, di Mauro Mazza Le preoccupanti novità Per la curia fiorentina, isolare don Lorenzo Milani era la giusta punizione da dare a un sacerdote che non amava le processioni, le feste, che privilegiava i più poveri e che aveva creato una scuola dove erano ammessi gli operai comunisti. E’ indubbio che in questo passaggio, che abbiamo ormai fatto, da una società prevalentemente statica ad una società in trasformazione continua, è importante modificare il nostro modo di apprendere. anzi pensato da "ragazzi" guidati dalla memoria di un maestro. Rapporto dialogico e imprevisti non sono entrati nel nostro schema mentale di educatori. Oggi il periodo di formazione è molto più lungo. Stile, coerenza ed essenzialità. diventare capitoli, suddivisi all�interno in paragrafi. Modifica così i propri schemi mentali. METODO DON MILANI I ragazzi di Barbiana, ormai con i capelli bianchi, hanno rispolverato la scrittura collettiva che diede vita a Lettera a una professoressa . “Perché ricorrere sempre a una struttura logica? di troppo, ripetizioni, bugie, parole difficili. saranno a vita "i ragazzi di don Milani", cresciuti alla sua Imparare significa lasciare una memoria, è importante narrare ciò che abbiamo fatto, più importante ancora è farlo insieme: la scrittura collettiva. La difficolt� vera � ridare senso alla parola dentro al rumore adottivo, discepolo di padre Balducci. sasso, dare uno spunto agli insegnanti, perch� facessero con i ragazzi E’ convinto che le potenzialità degli analfabeti, siano le stesse degli uomini che possiedono l’istruzione. Vivere non è un problema di sola sopravvivenza fisica, ma di piacere: Tu potresti aiutare me ad avvicinarmi, a fare una scuola più "aderente alla realtà". MAESTRI Secondo le teorie della neuro-biologia la nostra mente sarebbe capace di rappresentare la realtà in modo analogico, senza dover sempre far conto di una griglia logica. Si accettano consigli Il nostro Priore ragionava come Fellini quando diceva: E’ luogo comune, per chi critica tale esperienza, affermare che essa ha riversato nella scuola l’egualitarismo senza gratificazione. contesto. Abbiamo cercato, nell’interpretare il metodo della nostra Scuola, di nintrodurre alcuni contributi, provenienti sia dalla neuro-biologia che dallo strutturalismo. collettiva: �Comincia la gara a chi scopre parole da levare, aggettivi ciascuno e facendo dei foglietti affini blocchetti, destinati a relazione di Edoardo Martinelli. Percezione matura, linguaggio e razionalità caratterizzano la nostra dimensione collettiva, ossia sociale e interattiva! Oggi ci ritroviamo a dover cambiare completamente le nostre strutture mentali, non solo per liberarci da tanto nozionismo superfluo, ma per imparare a discriminare, tra le troppe informazioni che riceviamo, quelle che riteniamo essenziali. Molto spesso, quando veniamo invitati, come allievi di Lorenzo Milani, ad incontri con operatori scolastici o sociali, ci viene rivolta la domanda su come si svolgeva la programmazione didattica e come o quando avveniva la verifica all’interno del nostro gruppo classe. atto inconsapevolmente, invitandoli a scriverne la sceneggiatura. "La testa ben fatta" - Progetto di recupero/sviluppo competenze logico-matematiche - Circolo didattico Barano d'Ischia. Ci fa creare le dovute connessioni tra la nostra mente e l’ambiente che ci circonda. Non pianificava tutto lo scibile, ma teneva presenti gli obiettivi, ossia le indicazioni per il curricolo: Apprendimenti di Base – I saperi irrinunciabili - Pensiero riflessivo e critico -  Simbolizzazione e rappresentazione del mondo – Sapere integrato – Cittadinanza attiva -  Attenzione alla diversità – Esplorazione e scoperta – Apprendimento cooperativo ... . � una storia d�amore, di vecchi ragazzi e di un Quando una nuova informazione non risulta interpretabile, in base agli schemi esistenti, il bambino cerca di trovare un nuovo equilibrio. Ci stimola a produrre adeguate reti sociali e cognitive. Dio l’aveva creato preciso, aveva fatto gli uomini tutti poveri e tutti ignoranti. Nel secondo caso, è vero, ma solo occasionalmente, una bocciatura. La scrittura collettiva è un modo di scrivere che, come dice il termine stesso, trova la sua forza nella collaborazione di più persone. METODO Non avevo mai letto niente di più banale e superficiale su Lorenzo e la sua scuola. Io, che venivo dalla scuola di Stato, non ero abituato a quel silenzio improvviso, che si determinava senza imposizione. Equilibrazione, assimilazione, e accomodamento, secondo Piaget, si alternano alla ricerca di un equilibrio capace di consentire l’adattamento al proprio ambiente sociale e fisico. Nella nostra piccola comunità non risolvevamo problemi preconfezionati o di routine. indistinto�. Per questo è importante passare molto tempo a discutere e trovare regole condivise. lui, e di pi� il loro accalorarsi attorno al suo ricordo, che ciascuno Con l’età cambiano i nostri punti di vista, la nostra visione del mondo, e la capacità di mettere a confronto esperienze e idee. Ci chiedono nello specifico: “E il programma?”. La figura unica come si propone nella scuola primaria italiana o le troppe figure che troviamo nella scuola degli adolescenti sono la doppia faccia della stessa medaglia. Socrate & don della Banca d�Italia alla necessit� di investire sulla formazione e l�indimenticabile Mentre noi viviamo nel vuoto, nella noia quale assenza di valori, il Priore di Barbiana, viveva in una totale emergenza, immerso nei bisogni concreti di un mondo ancora contadino. La mappa concettuale, che insieme a noi costruiva, apriva delle vere e prorprie finestre sul mondo. Ciò che imparavamo a scuola era sufficiente per affrontare le difficoltà di un’intera vita. Abbiamo sviluppato poche strategie metacognitive per imparare a imparare. Tra i continui richiami La nostra memoria collettiva, secondo il giovane prete, è meno sottoposta ad errori. inutili, con parole semplici e dirette, per questo brutali, come piaceva Oggi ci ritroviamo a dover cambiare completamente le nostre strutture mentali, non solo per liberarci da tanto nozionismo superfluo, ma per imparare a discriminare, tra le troppe informazioni che riceviamo, quelle che riteniamo essenziali. L’approccio alla cultura era di tipo globale, senza interruzioni. dalla prefazione, alla lezione di don Milani. Uno � Manrico «Secondo don Milani… Il suo presupposto è l’inclusione e il riconoscimento. Quando il 12 settembre del 1954 muore il parroco di San Donato don Pugi non accade quello che le pecorelle di San Donato si attendono e cioè che don Milani venga confermato parroco al suo posto. L�unica L’universo non si è formato quindi nel tempo e nello spazio, bensì col tempo e con lo spazio. Su interés por el arte le lleva a interesarse, igualmente por el religioso lo inutili, con parole semplici e dirette, per questo brutali, come piaceva E’ un tempo di vera decadenza direbbe il filosofo perché l’uomo ha perso ogni interesse per la ricerca della verità! Il tempo che viviamo non solo in Italia, ma in tutto l’occidente, così pieno di catastrofismi e privo di valori, ci fa vivere nella incertezza del futuro. Il motivo per cui abbiamo scritto la “lettera a una professoressa” si legherebbe in modo esclusivo alla bocciatura. Un altro: “La particella di Dio, ossia il bosone di Higgs”. rumore tra i tanti. Don Milani decise di realizzare una scuola per i giovani del luogo, figli di contadini poveri e con pochi strumenti per emanciparsi. Allora perché non prendere consapevolezza di una scuola che troppo spesso genera solo l’illusione di sapere o di avere delle competenze? Una vera fortuna, lì, in quella piccola frazione del comune di Vicchio , non distante da Firenze, una canonica e qualche casa, un Rio Bo di palazzeschiana memoria, aver avuto un sacerdote così. Vinceremo la nostra vera battaglia se condurremo l’allievo a leggere da solo il libro, meglio ancora se su una panchina di un parco. Perché il signor Veneziani, prima parla di una scuola assembleare e poi riconduce tutto il pensiero di quella comunità ad una persona sola? Ecco perché il nostro aboratorio lo abbiamo così definito: Dall'intuizione alla sistematizzazione. Il suo metodo fu assolutamente innovativo e radicale. Moriamo davvero! La sua è semplicemente coerenza di pensiero e intonazione con la vita. perch� lui � stato com�era. Ci sono tanti rumori di fondo, ma la voce ha una sostanza nel 1962. scrittura collettiva che diede vita a Lettera a una professoressa. Di lui ho apprezzato la scelta di dedicare tutta la vita ai suoi ragazzi, il cui futuro era segnato dalla povertà, senza risparmiarsi. La motivazione alla crescita l’adolescente la individua quando passa dai bisogni minimi di carenza, autostima e affetti, a quelli che gli consentono di realizzarsi. Nuclei fondativi della pedagogia di Lorenzo Milani. Uno degli aspetti più significativi della metodologia di don Milani fu il “mutuo insegnamento”, metodo che in realtà era già stato praticato dal tra il 1818 e il 1819; infatti in quegli anni era nata a Firenze un nuovo tipo di scuola, chiamata "di mutuo insegnamento” Il suo presupposto è l’inclusione e il riconoscimento. Ossia, per esempio, sedere in Parlamento e vivere con orgoglio la vita da operaio e non da nababbi, come pare succeda oggi, nei comparti di destra come in quelli di sinistra. LA SCRITTURA COLLETTIVA di don Lorenzo Milani e Mario Lodi. “Le prime due settimane sono io che dirigo il film, poi è il film che dirige me …”. Si studia per tutta la vita. cosa significa insegnare a scrivere oggi. sente proprio e unico; un ricordo che il libro non racconta nei "Don Milani" - Gela A.s. 2019/2020 • Se si fa una sfida tra gruppi, a chi finisce prima si può assegnare un bonus di 5 punti e poi per ogni casella giusta si Se consideriamo che, di tutto il nozionismo imparato a memoria a scuola, ricordiamo soltanto un decimo, comprendiamo che le energie investite, in questo modo, sono sproporzionate rispetto alla resa. Martinelli, lui s� ragazzo di Barbiana, autore con gli altri del Sia nelle campagne, in vetta al monte Giovi, sia nelle aree più industrializzate di Prato. Questo concetto ancor di più vale nell’apprendimento. Che alla fine prende la parola: gracchia da un Cd che Lorenzo Milani nace en una familia de clase alta y culta. perseguire livelli pi� alti d�istruzione. Questo modello “ingenuo”, la tecnica umile della scrittura collettiva del mio Maestro, è infatti esaltato anche da “L’Arte di imparare” di Alberto Oliverio. Si rifiutano i consigli di prudenza�. che a farlo entrare nel gruppo sia stata una scazzottata da bambino con Edoardo Queste riflessioni superficiali non hanno voluto o saputo percepire la realtà. La realtà è la strada maestra dell’apprendimento e dell'insegnamento. Si capisce leggendo che ci sono strani scarti di Le nostre abilità a Barbiana erano controllate in situazione di mondo reale. E’ convinto che le potenzialità degli analfabeti, siano le stesse degli uomini che possiedono l’istruzione. Manrico � un "ragazzo di don Milani" Se da una parte usciamo da una fase di contestazione del principio di autorità, dall’altra rischiamo di veicolarci verso figure e modelli unici. Lo dimostra il calore che i "ragazzi" hanno per Nelle nostre lezioni perché non partire dalla vita reale e dagli argomenti che più motivano gli allievi? Equilibrazione, assimilazione, e accomodamento, secondo Piaget, si alternano alla ricerca di un equilibrio capace di consentire l’adattamento al proprio ambiente sociale e fisico. Se la sinistra mistifica, certa destra non sta a guardare. Quando diventa un obbligo e sopraffazione, da valore si trasforma in disvalore. contiene la registrazione della sua Conferenza ai direttori didattici Almeno un punto di contatto c��: la fede nella conoscenza, Perché non fare in modo che gli errori commessi diventino motivo di riflessione? I signori ti diranno che non è vero e che un contadino guadagna più di un professore. Uno � Manrico frontali, ma dal punto di vista pratico non � semplice�. Che alla fine prende la parola: gracchia da un Cd che dal rigore morale e dallo stringente e asciutto argomentare, a 2000 anni La povertà. F igura controversa all'interno del mondo cattolico italiano, Don Milani, prima di ogni cosa, è stato un sacerdote che ha scelto di donarsi agli altri in modo pratico e viscerale. ascoltare�. Ci faceva individuare pericoli interiori, ancora più deleteri di quelli esterni. Nessun animale, da quello più semplice, che possiede 100 mila cellule nervose, a quello più complesso, l’uomo, che ne possiede 100 miliardi,  risponde agli stimoli che si susseguono con monotonia nel tempo. Il testo più sintetico ed esemplificativo sul metodo usato da don Lorenzo Milani con i suoi ragazzi, oltre a Lettera a una professoressa, è sicuramente la Lettera spedita esattamente 40 anni fa al maestro Mario Lodi e ai suoi allievi. La vera differenza (e si nota) � che pochi mesi fa immaturo di Lettera a una professoressa, ha passaggi grezzi. R. Don Milani per me è quello che può essere Gesù per un cattolico o Maometto per un musulmano. Solo allora i nostri sensi sono completamente attenti e capaci di collegare singoli elementi a strutture più complesse. Un desiderio, il nostro, che vuole individuare, semplicemente, la buona pratica d’insegnamento. Scattiamo delle foto - immagini e organizziamole attraverso i loro rapporti”. collettiva: �Comincia la gara a chi scopre parole da levare, aggettivi Quando una nuova informazione non risulta interpretabile, in base agli schemi esistenti, il bambino cerca di trovare un nuovo equilibrio. Lorenzo Milani preparava le sue lezioni, ma era anche disponibile a rincorrere le motivazioni che noi esprimevamo sul momento, ancora in modo confuso e non delineato. Ciò che imparavamo a scuola era sufficiente per affrontare le difficoltà di un’intera vita. Che vuole liberare finalmente il nostro Maestro e il suo Mondo dalle tante incomprensioni, mistificazioni e strumentalizzazioni. E’ indubbio che il nostro Maestro, nel riflettere ironicamente sulla natura umana, distingue bene gli attributi creati in partenza da Dio da quelli inventati successivamente dagli uomini, in modo cosciente e determinato.