In particolare, l’art. Secondo la giurisprudenza, tali norme potranno incidere anche sulla sfera del dominio personale esclusivo dei singoli partecipanti, nei limiti in cui ciò si riveli necessario in funzione della salvaguardia del bene comune protetto. Nella normativa codicistica relativa al condominio, il decoro architettonico è trattato incidentalmente negli articoli 1120, 1122 bis. Cedam, 2008, 260). Dunque, il divieto di apportare modifiche alle parti comuni, o comunque modifiche alle parti di proprietà esclusiva che siano comunque in grado di alterare l’estetica dell’edificio, non riguarda solamente i condòmini di particolare pregio, ma ogni tipo di edificio condominiale. La recente ordinanza n. 28465/2019 della cassazione legittima il singolo procedere per il bene comune Cosa succede, però, se l’assemblea decide a maggioranza di apportare alcune migliorie che, però, ledono l’estetica condominiale? Quanto all’azione a tutela del decoro architettonico, questa si ritiene imprescrittibile poiché rappresenta estrinsecazione di una facoltà insita nel diritto di proprietà. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. che siano in grado di incidere sull’armonica esteriorità dell’edificio, a meno che non si tratti di interventi volti a salvare l’estetica del condominio dal degrado, dalla fatiscenza o da qualsiasi altra causa che possa minarla. Uno degli argomenti di maggiore interesse in ambito condominiale è certamente quello della tutela del decoro architettonico dell’edificio. Climatizzazione intelligente con la serie Perfera. Secondo la legge [4], gli interventi di recupero relativi ad un unico immobile condominiale possono essere disposti dalla maggioranza dei condomini che comunque rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio, e gli interventi ivi previsti devono essere approvati con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio. Il fatto che tali costruzioni si trovino all’esterno dello stabile condominiale implic… In altre parole, il decoro architettonico del condominio è costituito da tutti i tratti distintivi esterni dell’edificio, cioè dalle linee architettoniche e dalle strutture ornamentali idonee a conferire al fabbricato una propria identità. II, Ordinanza, 27/05/2020, n. 9957 - condominio - parti comuni - innovazioni - decoro architettonico Insomma: il decoro architettonico dell’edificio condominiale è l’aspetto esteriore della struttura. Tweet di @Casapuntoit!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)? 1286/2010). Trattandosi di un valore strettamente correlato alle caratteristiche e alla struttura del singolo fabbricato e che, pertanto, non è cedibile. 851 del 2007). Il Codice civile non offre una definizione di decoro architettonico: le uniche disposizioni che se ne occupano riguardano la tutela dell’estetica condominiale da interventi che ne possano minare l’armonia. - Sede Legale Milano, Via Borsi, 9 - 20143 Milano - C.F. Il decoro architettonico del condominio. Cass. È pur vero, però, che, secondo la Suprema Corte, nel decidere dell’incidenza di un’innovazione sul decoro architettonico di un edificio condominiale, il giudice deve adottare caso per caso criteri di maggiore o minore rigore in considerazione delle caratteristiche del singolo edificio e/o della parte di esso interessata, accertando anche se esso avesse originariamente ed in qual misura un´unitarietà di linee e di stile, suscettibile di significativa alterazione in rapporto all´innovazione dedotta in giudizio, nonché se su di essa avessero o meno già inciso, menomandola, precedenti diverse innovazioni operate da altri condomini. [10] Cass., sent. Decoro architettonico. Ancora, si ritiene che il regolamento avente natura contrattuale, ovvero predisposto dall’unico originario proprietario dell’edificio e accettato con i singoli atti di acquisto dai condomini, ovvero adottato in sede assembleare con il consenso unanime dei condomini, possa vietare qualunque modifica dell’aspetto dell’edificio, a prescindere dalla valutazione delle alterazioni al decoro architettonico. Non resta perciò che affidarsi a quanto nel corso degli anni è stato elaborato dalla giurisprudenza, chiamata a … Cominciamo subito con la definizione che tradizionalmente viene fornita di decoro architettonico. 1120 in materia di innovazioni, ma è una semplice menzione. n. 2743 dell’11 febbraio 2005. In particolare, tale divieto sussiste quando il balcone interessato ai lavori si affaccia sulla via principale oppure le dimensioni della parabola sono enormi e tali da contrastare con l’aspetto estetico del palazzo. Stampa 1/2016. 02296530260. Il decoro architettonico, che caratterizzi la fisionomia dell'edificio condominiale, è un bene comune, ai sensi dell'articolo 1117 c.c., il cui mantenimento è tutelato a prescindere dalla validità estetica assoluta delle modifiche che si intendono apportare (Cass. Decoro architettonico nel condominio: lesione e risarcimento danni Il Regolamento condominiale – assembleare o contrattuale che sia – qualora preveda un risarcimento danni per la lesione del decoro architettonico dell’edificio, è sempre applicabile. Cassazione 18.11.2019 n 29924 Se il regolamento di condominio impone il … Ne troviamo un esempio non recente nella sentenza n. 8861/1987, nella quale si afferma che “il codice civile, in materia di condominio di edifici, nel riferirsi, quanto alla sopraelevazione, all’aspetto architettonico dell’edificio e, quanto alle innovazioni, al decoro architettonico dello stesso, adotta nozioni di diversa portata”. Classico esempio di lesione del decoro architettonico condominiale da parte del singolo inquilino è quello di chi decide di creare una veranda sul proprio balcone di casa, alterando così l’estetica dell’edificio, che si presenta unitariamente come composto da soli balconi aperti. Secondo la legge [2], sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino. Un intervento di recupero edilizio, dunque, è lecito quando mira a salvaguardare il decoro architettonico del condominio, ad esempio nel caso in cui quest’ultimo sia stato leso da una calamità naturale (terremoto, nubifragio, ecc.). Secondo altra sentenza [9], anche la modifica di una parte comune del condominio come l’atrio, in quanto elemento dell’edificio dotato, in sé, di autonomo valore estetico e qualificante del pregio architettonico del fabbricato, può comportare un’alterazione rilevante del decoro architettonico condominiale. n. 1472/1965). Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. Dunque, ricapitolando quanto detto sinora, possiamo affermare che nessuna maggioranza condominiale può approvare innovazioni (nuovo ascensore esterno, realizzazione di verande, applicazione di grate alle finestre, ecc.) Il decoro architettonico è ritenuto opera particolare di colui che ha costruito l’edificio e di colui che ha redatto il progetto, ma una volta ultimata la costruzione costituisce un bene cui sono direttamente interessati tutti i condomini e che concorre a determinare il valore sia delle proprietà individuali che di quella collettiva sulle parti comuni (cfr. Tale valutazione terrà conto anche dello stato generale dell’immobile prima dell’intervento. Pertanto, d’accordo con la giurisprudenza [5], ciascun condòmino può agire in giudizio per la tutela del decoro architettonico della proprietà comune, sicché nel relativo giudizio non è necessaria la presenza in causa di tutti i condomini, né del condominio. n. 24645/2011). Abbiamo appena detto che, salvi i casi di interventi di recupero edilizio, nessuna innovazione, seppur votata dall’assemblea, può alterare il decoro architettonico di un condominio. Le persone. Cass. Secondo la giurisprudenza praticamente unanime [1], per decoro architettonico del condominio deve intendersi l’estetica del fabbricato così come risultante dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia e una specifica identità. Tale aspetto, infatti, interessa tutti i condomini poiché ha un’incidenza assai rilevante sulla valutazione economica dello stabile e dei singoli appartamenti, potendo migliorarne la quotazione o incidervi negativamente comportandone un deprezzamento. Ne consegue che – a prescindere da ogni considerazione […] Il decoro architettonico in condominio è relativo a tutto ciò che dell’edificio è visibile e apprezzabile dall’ esterno; è considerato un bene comune e la sua tutela mira a mantenere le linee originarie e identificative dell’edificio, indipendentemente da quanto siano valide le alterazioni che si vorrebbero apportare. Ibalconi aggettanti (quelli cioè che si affacciano oltre la verticale della facciata dell’edificio e, pertanto, restano sospesi in aria) non costituiscono parti comuni del condominio; al contrario essi sono di proprietà del titolare dell’appartamento di cui sono solo un prolungamento. Decoro architettonico del condominio e autorizzazione dell’assemblea. Cass. Nonostante il moltiplicarsi delle norme volte ad evitare la lesione del decoro architettonico in condominio non è stato però precisato, ancora una volta, in cosa consista tale lesione. Per i giudici, quindi, decoro architettonico è sinonimo di armonia e nello stesso senso si è espressa anche la dottrina (cfr. 1117 c.c., il decoro architettonico merita una menzione in quanto idoneo a rappresentare un limite all’esecuzione di opere nel condominio, anche qualora si intervenga su parti private. AA. attiene a tutto ciò che nell’edificio è apprezzabile dall’esterno, posto che esso si riferisce alle linee essenziali del fabbricato, cioè alla sua particolare struttura e fisionomia, che contribuisce a dare ad esso una sua specifica identità. [11] Cass., sent. In realtà, costante orientamento giurisprudenziale ritiene espressamente che il decoro architettonico sia effettivamente un bene comune, allorché possa individuarsi nel fabbricato una linea armonica, sia pure estremamente semplice, che ne caratterizzi la fisionomia (cfr. VV., Trattato del condominio, ed. E le 10 peggiori. Nel caso in cui venga riscontrato un danno estetico di particolare rilevanza, non vi è necessità di una specifica indagine al fine di accertare il danno economico, il quale deve ritenersi implicito [7]. In tema di impianti non centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a q… scale, pianerottoli e così via). Ultimi aggiornamenti. I campi obbligatori sono contrassegnati *. La tutela del decoro architettonico del condominio, dunque, rappresenta un limite per i condòmini stessi, i quali non sono liberi di apportare tutte le modifiche che vogliono, nemmeno se riguardano il proprio appartamento. 8830/2008). I PERSONAGGI DELL’ASSEMBLEA DI CONDOMINIO. Decoro architettonico, la nozione. n. 1286/2010). In realtà, si tratta di una questione molto importante: l’estetica del condominio rientra tra quegli elementi che si tengono in considerazione quando si stima il valore dell’intero fabbricato. In assenza di una chiara definizione, è stata la giurisprudenza a pronunciarsi sul significato “decoro architettonico”, facendo in particolare riferimento all’estetica complessiva, ovvero all’insieme armonico delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali dell’edificio condominiale che costituiscono le note uniformi dominanti e imprimono alle varie parti dell’edificio stesso nel suo insieme, dal punto di vista estetico, una determinata fisionomia, unitaria ed armonica, e dal punto di vista architettonico una certa dignità più o meno pregiata e più o meno apprezzabile (cfr. Tanto premesso, il decoro può essere rintracciato anche all’interno del Condominio (es. La modifica del decoro architettonico. Questo però non toglie che il proprietario possa farne l’uso che vuole. Di particolare rilevanza, per la comprensione dei profili civilistici connessi alla problematica indicata, appare la sentenza n. 1748 del 24 gennaio 2013. n. 5899 del 24 marzo 2004. [5] Cass., sent. Tags: condominio,decoro architettonico,veranda,cassazione. Il divieto di innovazione che abbiano un qualche impatto sul decoro architettonico condominiale soffre solamente un’eccezione: quella costituita dagli interventi di recupero edilizio, per tali dovendosi intendere tutte le operazioni volte a favorire la ristrutturazione, il restauro o il risanamento dell’edificio. Decoro architettonico in condominio: cos’è e chi può alterarlo Italiana Condomini Il decoro architettonico in condominio “deve intendersi l’estetica del fabbricato data dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità” (Cass. Apparentemente, potrebbe sembrare inutile prevedere una norma che disciplini un mero aspetto esteriore dell’edificio, com’è appunto il decoro architettonico. Ancora, la Cassazione ha ritenuto che il decoro architettonico non possa ritenersi pregiudicato da qualsiasi innovazione, ma soltanto da quella idonea ad interromperne la linea armonica delle strutture che conferiscono al fabbricato una propria identità (cfr. Tale concetto non è  proprio dei soli immobili di particolare pregio storico-artistico o che presentano articolate decorazioni sul prospetto, ma si applichi a tutti i fabbricati, anche i “normali” Condomini e gli edifici di minor valore in relazione all’estetica pensata da costruttore e progettista. Devi sapere che la legge non soltanto disciplina il modo in cui devono essere utilizzate le cose comuni, ma provvede a tutelare anche il decoro architettonico del condominio. In particolare, si ritiene che l’alterazione debba essere apprezzabile, ovvero si traduca in un pregiudizio economico che comporti un deprezzamento sia dell’intero fabbricato che delle porzioni in esso comprese, per cui, sotto tale profilo, è necessario tener conto dello stato estetico del fabbricato al momento in cui l’innovazione viene posta in esser (cfr. Pensa ai piccoli condomini in stile liberty presenti nei centri di alcune città italiane; oppure ai condomini di recente costruzione che seguono linee architettoniche molto particolari, per certi versi innovative, come ad esempio quelli ecologici. Si sente spesso parlare di decoro architettonico, ma non sempre è facile fornirne una definizione, complice l’assenza di determinazioni legislative specifiche in tal senso. Decoro architettonico: il singolo condòmino può tutelarlo. [8] Cass., sent. in un condominio, stante la presenza nell’anno 2020 del bonus facciate, si sta disquisendo sull’opportunità di risanare alcune crepe dell’intonaco, rinfrescare la facciata e valutare l’installazione del cappotto termico. Cass. Infine, l’installazione di una parabola potrebbe condizionare il decoro architettonico dell’edificio e dunque essere vietata. Regolamento di condominio e decoro architettonico La Suprema Corte di cassazione si è occupata in varie occasioni del rapporto tra le prescrizioni del regolamento di condominio e la tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale. La sentenza in oggetto presenta aspetti di notevole interesse per i principi che essa enuncia in tema di decoro architettonico. La modifica del decoro architettonico di un immobile, richiede una votazione o un accordo extra -assembleare, unanime da parte di tutti i partecipanti al condominio. 1120 in materia di innovazioni, ma è una semplice menzione. Il condominio rappresenta una forma particolare di comunione dei beni: la peculiarità consiste nel fatto che, all’interno dello stesso fabbricato, coesistono parti di proprietà esclusiva con parti di proprietà comune. Tali tipi di regolamento, infatti, possono contenere clausole che derogano o integrano la disciplina legale e dunque potranno dare del concetto di decoro architettonico una definizione più rigorosa di quella di cui all’art. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. n. 14455 del 19 giugno 2009. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. n. 14455 del 19 giugno 2009. Cass. [6] Cass., sent. n. 1784/2013). Ciononostante, si tratta di un aspetto che è indispensabile conoscere in quanto la sua salvaguardia è necessaria, in particolare in Condominio, dove un pregiudizio può comportare conseguenze rilevanti. | © Riproduzione riservata In tema di condominio, oltre che rispetto alle innovazioni sulle cose comuni di cui all’art. Questo significa che il fatto di vivere in un condominio particolarmente vecchio non giustifica la possibilità di apportare innovazioni che ne alterino l’aspetto esteriore; lo stesso se l’edificio è “anonimo” o, comunque, non possa fregiarsi di alcun elemento estetico di rilievo. Quanti dubbi, quante incertezze, quante liti quando si parla di estetica dell’edificio. n. 5417 del 15 aprile 2002. D’altronde se il vecchio adagio ci dice che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace un motivo ci sarà pure. Nel codice civile, l’espressione “decoro architettonico” si rintraccia nell’art. E' nota comune sentir dire che e' stato leso il decoro architettonico allorquando un condomino intervenga sulle parti comuni per delle modifiche funzionali alla sua proprieta'. Il condominio di Alessandro Gallucci. (cfr. Decoro architettonico del condominio, la veranda che arreca danno va demolita Cassazione: la gravità della lesione al decoro esime dalla ricerca di misure meno radicali rispetto alla demolizione Martedì 17 Febbraio 2015. Ciò che importa, dunque, è che l’armonia (bella o brutta che sia) delle linee architettoniche del fabbricato non venga alterato. Cass. La tutela del decoro architettonico dello stabile, dunque, non è meramente correlata a preservare l’estetica dell’edificio. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. Ciò significa che, se dovessero essere apportate innovazioni a parti comuni dell’edificio in grado di guastare l’estetica del condominio, anche un solo condòmino potrà opporsi e chiamare in causa l’intero condominio al fine di ottenere l’inibizione dei lavori in corso, l’eventuale risarcimento del danno e ripristino dello stato dei luoghi. Corte di Cassazione civ., Sez. Società soggetta a direzione e coordinamento di Idealista S.A. Il campione di Moto Gp Casey Stoner vende casa sulla Gold Coast. I limiti previsti dal regolamento a tutela del decoro architettonico dell’edificio possono anche spingersi a vietare al singolo condomino di eseguire interventi nella propria unità immobiliare che, riflettendosi su strutture comuni, … Esempi di lesione del decoro esteriore. 1127, comma 3. Il codice civile si limita a vietare le innovazioni che possano alterare il decoro architettonico, ma per verificare se sussiste concretamente tale alterazione sarà necessaria una valutazione caso per caso, in primis partendo da quanto specificato all’interno del regolamento condominiale circa i comportamenti vietati. Proprio perché inerente la fisionomia dell’edificio condominiale, la nozione di decoro architettonico integra un bene comune, ai sensi dell’art. Sempre in riferimento a modifiche apportate dal singolo condòmino, la Suprema Corte ha stabilito il divieto del mutamento di destinazione di porzione di proprietà esclusiva di un condomino da autorimessa ad abitazione, costituendo detta modifica un peggioramento dell’estetica della facciata e creazione di una situazione di basso, risolventesi anche in pregiudizio economicamente apprezzabile per il decoro abitativo generale dell’edificio, posto in zona residenziale [11]. La giurisprudenza ha ritenuto illegittime le tettoie che, pur essendo state realizzate nella proprietà esclusiva del condomino, comportavano un danno estetico alla facciata dell’edificio condominiale [10]. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. Tweet. 1122 c.c. Ad esempio, le scale, l’ascensore e l’androne condominiale appartengono a tutti e possono essere utilizzati da quanti ne hanno bisogno; al contrario, le singole abitazioni appartengono ai singoli proprietari, i quali possono goderne in maniera esclusiva. Tali aspetti architettonici e ornamentali, dunque, sono idonei a conferire all’immobile un’unica impronta, una specifica identità, un’armoniosa fisionomia. Secondo il Codice civile [3], nell’unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all’uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all’uso individuale, il condòmino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio. Hai deciso di chiudere il tuo balcone, in parte con delle vetrate e, in altra parte, con la costruzione di pareti di tamponamento. – con riferimento alle opere da eseguirsi nel piano o porzione di piano in proprietà esclusiva di ciascun condomino. [9] Cass., sent. 1120, II comma, c.c. Qualora uno o più condomini abbiano leso il decoro architettonico dell'edificio, è possibile agire giudizialmente contro di essi. Una assemblea di condominio potenzialmente dovrebbe essere un banale ritrovo di persone in cui si parla di quanto è stato speso, quanto si spenderà, che lavori andrebbero fatti e poi tutti a casa. Il decoro architettonico di un edificio quindi non è un principio statico ed immutabile, il condominio nel suo complesso deve tutelare e non tollerare modifiche che ne alterino il contenuto in quanto la giurisprudenza riconosce che la tutela decresce in modo corrispondente alla tolleranza manifestata nel tempo ad alterazioni del decoro dell'edificio stesso. Sempre secondo la giurisprudenza [6], in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell’edificio condominiale, non occorre che il fabbricato, il cui decoro architettonico sia stato alterato dall’innovazione abbia un particolare pregio artistico, né rileva che tale decoro sia stato già gravemente ed evidentemente compromesso da precedenti interventi sull’immobile, ma è sufficiente che vengano alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità. Climatizzazione. 2, 04/04/2008, n. 8830). Sono possibili gli interventi di recupero edilizio? Non solo sono vietate le innovazioni a parti comuni dell’edificio che possano arrecare danno al decoro condominiale, ma anche quelle che, in teoria, sarebbero nella libera disponibilità del singolo proprietario, in quanto riguardanti la propria abitazione. Infatti, pur non rientrando espressamente nell’elenco delle “parti comuni dell’edificio” di cui all’art. La realizzazione di costruzioni o coperture sul balcone o di qualsiasi altra opera che modifica il decoro architettonico deve essere prima autorizzata dal condominio per evitare la successiva demolizione. Le 10 città più vivibili al mondo. In caso di apposizione di grate di sicurezza alle finestre di una abitazione in condominio, può assistersi ad una lesione del decoro architettonico. 1120 c.c., vieta “le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino”. n. 14474 del 30 giugno 2011. Decoro architettonico in condominio se non viene rispettato. 1 febbraio 2009 0:00 . Tags: casaAgentcasaBuycasaRentdecoro architettonico, Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. A proposito di innovazioni apportate dal singolo condòmino su una parte di edificio di sua esclusiva proprietà, la Corte di Cassazione ha ritenuto dimostrata la violazione del decoro architettonico nel caso in cui la trasformazione in veranda dell’unico balcone esistente al piano ammezzato aveva spezzato il ritmo proprio della facciata ottocentesca del fabbricato, che nei vari piani possedeva un preciso disegno di ripetizione dei balconi e di alternanza di pieni e vuoti, non potendosi trascurare, a tal fine, anche la rilevanza delle caratteristiche costruttive della veranda e il suo colore bianco brillante, contrastante con le superfici più opache dei circostanti edifici [8]. La definizione di decoro architettonico Nel codice civile, l’espressione “decoro architettonico” si rintraccia nell’art. Il condominio è quell’edificio in cui vivono più persone, ognuno nell’abitazione di sua proprietà. 1120 c.c. Quali innovazioni alterano l’estetica dell’edificio condominiale? Sez. Dopo aver spiegato cos’è il decoro architettonico, a quali condizioni può essere alterato e cosa può fare il singolo condòmino per opporsi, vediamo ora alcuni esempi di alterazione del decoro architettonico condominiale. Il maggior vantaggio della parte comune dell’edificio, infatti, non può essere conseguito a danno dell’edificio di cui fa parte, nella consistenza materiale o artistica di esso, oppure a prezzo della mancanza di uso o di godimento da parte anche di un solo condomino della cosa innovata o di altra cosa comune. Veniamo, ora, al … 'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); Vincitore del campionato del mondo in MotoGP nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda, Casey Stoner... L'Economist Intelligence Unit ha stilato la classifica delle 10 città più vivibili al mondo calcolandone la vivibilità attraverso un indice... Casa.it S.r.l. CONDOMINIO OPERE AL PARAPETTO E SOLETTA DEI BALCONI DI PROPRIETA’ ESCLUSIVA – LESIONE AL DECORO ARCHITETTONICO DELL’EDIFICIO Ci si riferisce nel caso di specie ad una importante ordinanza della Corte di Cassazione, molto recente , e precisamente la nr 4909 del 24/2/2020 in cui viene affermato il principio secondo cui “Costituisce innovazione lesiva del decoro […] 1120 c.c. In altre parole, il decoro architettonico del condominio è costituito da tutti i tratti distintivi esterni dell’edificio, cioè dalle linee architettoniche e dalle strutture ornamentali idonee a conferire al fabbricato una propria identità. Il decoro architettonico di cui all’art. Si tratta di un divieto assoluto, nel senso che tutte le opere che possano alterare l’aspetto esteriore dell’edificio sono assolutamente proibite, a prescindere da qualsiasi maggioranza raggiunta in assemblea. 1138 c.c., disciplinante il regolamento di condominio, precisa espressamente che questo dovrà contenere le norme per la tutela del decoro dell’edificio condominiale. [7] Cass., sent. L’art. [1], il limite segnato dal divieto di ledere il decoro architettonico dell’edificio rileva pure – ai sensi dell’art. La parte non deve far perdere la considerazione dell’intero, né può essere alterato il contenuto essenziale della comunione. Nel settore residenziale Daikin propone una soluzione completa per il riscaldamento, raffrescamento e generazione di aria pulita grazie a … Approfondiamo tutti questi aspetti e vediamo insieme cosa dice la legge a proposito del decoro architettonico del condominio. e P.I. Ebbene, se un’innovazione dovesse eseguirsi a prezzo della stabilità o della sicurezza del fabbricato o dell’alterazione del suo decoro architettonico, o ancora dell’inservibilità di talune parti comuni dell’edificio all’uso o al godimento anche di un solo condomino, l’innovazione costituirebbe atto illecito, a prescindere da qualunque maggioranza l’abbia deliberata. In particolare, tale norma vieta le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino. Sono spesso lunghe e noiose, ci costringono a sederci vicino a gente che probabilmente odiamo (ricambiati), ci sbattono davanti agli occhi nuove spese e raramente riescono a spiegarci fino in fondo il motivo delle vecchie. Cosa rende quindi tutto grottesco e spaventoso al punto che alcune famiglie non mettono piede in assemblea da vent’anni? Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. n. 5612 del 17 aprile 2001.