(https://www.youtube.com/watch?v=rJ_DAfDw6KE). La Zeza (pronuncia /ˈtsɛːtsə/) è una scenetta carnevalesca, cantata al suono del trombone e della grancassa. Trae argomento dagli amori di un Don Nicola, studente calabrese, con Vincinzella, figlia di Zeza e Pulcinella». Zeza era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell’arte). La Zeza rappresenta la storia delle nozze di Don Nicola, studente di legge, e di Vicenzella, contrastate dal padre della donna, Pulcinella, che teme di essere disonorato ed è inconsapevolmente geloso, e sostenute da sua moglie, Zeza, che è di ben altro avviso e vuole far divertire la figlia. Protagonisti della storia, custodi della tradizione. Storie di Napoli; Carnevale: quando la moglie di Pulcinella fa l’uomo Il Carnevale è ancora oggi una stratificazione di suggestioni. Nel comune operaio di Pomigliano d'Arco, la canzone di ZEZA è rappresentata ogni Carnevale dall'Associazione A Sunagliera di Giovanni Sgammato (storico fondatore del gruppo E ZEZI) e dai suoi ragazzi (dai sei anni fino agli ottanta di Sgammato). O di un nobile condottiero, come nel caso del Gioacchino citato in mille detti? La Zeza (diminutivo popolare del più aristocratico nome Lucrezia). zeza. La Zeza (diminutivo popolare del più aristocratico nome Lucrezia). Questo spettacolo è ancora presente in alcune province irpine, e può essere considerata un pezzo di teatro popolare prettamente campano. Pulcinella viene chiamato Granturco (forse a ricordare i pupazzi di Carnevale che si facevano appunto col granturco) ed è un padre-padrone vittima dei tranelli di Zeza Viola, la moglie, donna ruffiana e affarista che cerca di combinare matrimoni vantaggiosi per la figlia Vincenzella. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 6 ago 2018 alle 04:02. Pulcinella viene chiamato Granturco (forse a ricordare i pupazzi di Carnevale che si facevano appunto col granturco) ed è un padre-padrone vittima dei tranelli di Zeza Viola, la moglie, donna ruffiana e affarista che cerca di combinare matrimoni vantaggiosi per la figlia Vincenzella. In altre tradizioni detta Porzia o Tolla, figlia di Zeza e di Pulcinella, di bell’aspetto, desiderata da più pretendenti. Pulcinella è appena uscito quando la moglie, “Zeza” e la figlia “Porzia” escono nell’aia e intonano un canto atto a richiamare gli uomini che si trovano nei dintorni "Azzeccativi cacciaturi mmò chi è ll’ora re lo magnà, Aimmo fatto na bella n’zalata, cicirifuogli e alice salate, chi … Ma Pantalone non è l’unico da cui riceve attenzioni, c’è anche il nostro amato Pulcinella! Questo tipo di spettacolo nacque dunque nell'ambito delle rappresentazioni legate a questo personaggio. Zeza era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte). Pulcinella sorprende gli innamorati e reagisce violentemente, ma è … È in questo contesto che prende vita la canzone di Zeza, azione puramente rituale, retta da quattro personaggi: Pulcinella, sua moglie Zeza, la loro figlia e il pretendente della figlia. Lucrezia, la moglie di pulcinella. Powered by PC Reboot AV - Realizzato con amore verso la tradizione Pulcinella si oppone alla loro relazione ma, dopo essere stato minacciato dal genero, è costretto ad accettare il matrimonio. Ma Pantalone non è l’unico da cui riceve attenzioni, c’è anche il nostro amato Pulcinella! Via Carmine 29/A - 83013 Mercogliano - Avellino. Diminutivo di Lucrezia moglie del Granturco. L'ultima rappresentazione della canzone di Zeza, preceduta dagli antichi mestieri, è del 9 febbraio 2016. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta del Sig. Zeza, ormai stanca del comportamento del marito decide di andare via. Mario Cerchione, attuale presidente della Zeza di Mercogliano. Questo tipo di spettacolo nacque dunque nell'ambito delle rappresentazioni legate a questo personaggio come si può evincere dai disegni di Callot. La storia narra delle vicende di Pulcinella, padre geloso e tanto innamorato della figlia che non vuole farla sposare, contrariamente alla moglie Zeza, donna intrigante e ruffiana, che fa in modo che Vicenzella si incontri e scambi la promessa di matrimonio con don Nicola dottore ('o studente) in legge. Carnival King of Europe agli Stati Generali della Zeza in Irpinia . Si potrebbe dire che per alcuni aspetti il personaggio speculare a Colombina sia proprio Pulcinella: egli, infatti, è infedele alla moglie Zeza e non manca mai di corteggiare belle fanciulle, tra cui Colombina. Zeza - Questo personaggio popolare nel teatro napoletano non è altro che la moglie di Pulcinella, e il nome Zeza è diminutivo di Lucrezia. Da Napoli si diffuse presto nelle campagne adiacenti e poi nelle altre regioni del Regno. Pulcinella, nelle vesti di padre geloso, vorrebbe invece che la figlia restasse nubile o che comunque si sposasse il più tardi possibile. Pulcinella, che teme di essere disonorato ed è inconsapevolmente geloso, a differenza di sua moglie, Zeza, che è di ben altro avviso e vuole far divertire la figlia «co mmilorde, signure o co l’abbate». Kezich interviene alle ore 15.40 di domenica 14 febbraio. Zeza reso famoso anche dalla frazione S.Carlo di Sessa Aurunca, che nel 1978 in una puntata della rai "Le indie di qua giù" fu presentata al pubblico della televisione. https://www.youtube.com/watch?v=rJ_DAfDw6KE), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Zeza&oldid=98966405, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Zeza, infatti, è il diminutivo di Lucrezia, moglie di Pulcinella, e dunque un nome proprio che successivamente è diventato aggettivo e poi aggettivo sostantivato per indicare una donna che aveva le medesime caratteristiche di questo personaggio. 1 post 4 minute read; Carnevale: quando la moglie di Pulcinella fa l’uomo. Vide probabilmente la luce nella seconda metà del Seicento[1]. Zeza (oggi anche appellativo napoletano per indicare una donna "civettuola") era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte). La vicenda è quella di Zeza, moglie di Pulcinella e madre di Vincenzella, che vuole maritare a ogni costo la figlia con il Notaio, incorrendo nelle ire di Pulcinella. I ragazzi di S.Carlo ancora oggi mettono in scena questa rappresentazione. Si dà inizio alla Canzone di Zeza la cui vicenda si può sintetizzare così: Zeza, moglie di Pulcinella e madre di Vicenzella, vuol maritare la figlia. Lotteria 2020 spostata a data da destinarsi, Pippo Baudo Abbraccia La Zeza di Mercogliano nel 2011, PC Reboot AV - Realizzato con amore verso la tradizione. La Zeza è la moglie di Pulcinella, ma anche il nome di mascherate dell’area avellinese in cui la protagonista si identifica con il carnevale stesso. I fescennini sono l’esempio più arcaico di teatro nella cultura latina, caratterizzati da versi mordaci, pungenti, espressioni spinte e a doppio senso che dovevano suscitare ilarità in chi li ascoltava. Pulcinella pentendosi per gli errori compiuti emigra dalla sua amata Napoli alla ricerca di sua moglie. Tutti i diritti sono riservati. Da Napoli si diffuse presto nelle campagne adiacenti, con caratteri sempre più diversificati nelle altre regioni del Regno. È, Zeza, la moglie di Pulcinella, che avendo una bella figlia, Porzia (come detta a … Le parti femminili erano interpretate da soli uomini perché le donne non potevano essere esposte alla pubblica rappresentazione (tradizione che si conserva ancora oggi). A differenza delle altre rappresentazioni Irpine, la Zeza di Capriglia ha come protagonisti: Pulcinella, Zeza, Porziella, Don Zinobio e il Marinaio; mentre la vicenda è quella di Zeza, moglie di Pulcinella e madre di Porziella. Oppure stiamo parlando di un dittatore, come nel caso del celebre Baffone?. Note sono quelle rappresentate dalla frazione di Bellizzi Irpino[4] e dai comuni di Cervinara, Mercogliano, Capriglia Irpina, Monteforte Irpino, Volturara Irpina, Montoro, Solofra e Montemiletto, nonché di San Leucio del Sannio, paesino in provincia di Benevento. Zeza è il diminutivo di Lucrezia, moglie di Pulcinella e una Zeza è una donna smorfiosa, civettuola e leggera. Pulcinella conosce bene i difetti di Zeza, sa che sua moglie non è quella che si direbbe una santa. Almeno fino alla metà dell'Ottocento la Zeza veniva rappresentata nei cortili dei palazzi, nelle strade, nelle osterie e nelle piazze. A causa di questi divieti, la canzone di Zeza si spostò più nell'entroterra, dove è sopravvissuta fino ad oggi. La sua sparizione dalle piazze e dalle strade di Napoli, dove aveva preso vita, era stata determinata dai divieti ufficiali[3] emanati nella seconda metà dell'Ottocento, infatti essa era stata proibita dalla polizia “per le mordaci allusioni e per i detti troppo licenziosi ed osceni”. Secondo molti studiosi di detti e proverbi, in primis Raffaele Bracale sul suo blog, “Zeza” sarebbe un diminutivo di Lucrezia, maschera moglie di Pulcinella. Notizia segnalata da Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina . statte attient’a sta figliola, tu che sì mamma dalle bona scola. Ma comunque non abbiamo ancora scoperto chi sia Zeza: si tratta forse di un farabutto, come Bubbà? La Zeza è una scenetta in cui Pulcinella litiga con sua moglie Zeza, diminutivo di Lucrezia, perchè non approva l’amore tra la figlia Vincenzella e Don Nicola, uno studente benestante di origine calabrese. Zeza (oggi anche appellativo napoletano per indicare una donna "civettuola")[2] era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte). L’iniziativa si può seguire sulla pagina Facebook degli Stati Generali della Zeza. Porziella vorrebbe sposarsi con il marinaio, ma Pulcinella la darà in moglie … Mentre si accinge ad uscire di casa si raccomanda con la consorte di sorvegliare la figlia per evitare che possa imparare quello che non deve imparare: “Zeza vire ca io mo jesco. Chiacchierone e svampito, il personaggio sarebbe facilmente rapportabile ai comportamenti femminili che valgono il … Si potrebbe dire che per alcuni aspetti il personaggio speculare a Colombina sia proprio Pulcinella: egli, infatti, è infedele alla moglie Zeza e non manca mai di corteggiare belle fanciulle, tra cui Colombina. Carnevale, Zeza di deschi poveri d’un tratto imbanditi, festa di cibo azzannato nel ricordo nero di fame atavica, partecipazione allo sbafo in faccia alla miseria e alle rinunce di tutti i giorni passati e da venire; di tutta una vita. Pulcinella. Questo tipo di spettacolo nacque dunque nell'ambito delle rappresentazioni legate a questo personaggio come si può evincere dai disegni di Callot . Al contempo un atto oppositorio e un atto liberatorio sia dal punto di…

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