Vi è inoltre un Sussidio preparato per la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e l'elenco delle iniziative promosse dalle diocesi italiane Nello specifico, secondo questo calendario la Pasqua ricorreva sempre di mercoledì. Anche in merito all'ora in cui Gesù venne crocifisso, il Vangelo di Giovanni si discosta dal sinottico Marco: infatti secondo il Vangelo di Marco[1] la crocifissione fu alle 9 di mattina, mentre invece, secondo quello di Giovanni[2], avvenne successivamente al mezzogiorno, ovvero oltre tre ore dopo.[3][4][5]. Raccontano l'ultima cena di Gesù i quattro vangeli contenuti nel Nuovo Testamento: L'istituzione dell'eucaristia in particolare è citata anche da Paolo di Tarso nella Prima Lettera ai Corinzi 11,23-26. [15] Il teologo Raymond Brown[16] osserva che "gli studiosi che preferiscono la cronologia di Giovanni rispetto a quella dei sinottici probabilmente costituiscono la maggioranza, questo a dispetto della tendenza dei loro avversari di citare il principio generale che uno non si possa aspettare un resoconto storico da Giovanni"[Nota 8]. Gesù ha seguito per la cena un calendario (probabilmente quello farisaico) diverso da quello ufficiale del tempio (seguito dai sadducei), celebrandola prima della Pasqua ufficiale ebraica, ed è morto il giorno dopo, il 14 Nisan, vigilia della Pasqua ufficiale. non è chiaro perché Gesù avrebbe dovuto seguire un calendario diverso da quello ufficiale; si creerebbe un vuoto temporale nella narrazione degli evangelisti, di solito molto precisi nel fornire i dettagli (ad esempio: dove avrebbe trascorso Gesù le notti del mercoledì e del giovedì? [5] Ancora gli esegeti del "Nuovo Grande Commentario Biblico" sottolineano che la discrepanza tra le due cronologie, giovannea e sinottica, "suscita notevoli problemi" e ritengono che sia corretta solo quella riportata da Giovanni - ovvero che Gesù morì il giorno prima, quello della Preparazione, e non durante la Pasqua come indicato dai sinottici - anche "perché è difficile pensare che i sommi sacerdoti e gli scribi si siano comportati così come fecero, il primo giorno di Pasqua"[13]; di analogo parere sono lo storico John Dominic Crossan, tra i cofondatori del Jesus Seminar[14], e lo storico e teologo cristiano Rudolf Bultmann[Nota 7]. Inoltre è presumibile che la seduta mattutina del Sinedrio sia stata brevissima e si sia limitata a ratificare le decisioni prese dai capi dei sacerdoti nella precedente riunione notturna, secondo i sinottici la crocifissione, invocata dal popolo, sarebbe accaduta nel giorno di Pasqua, ma la cosa era improbabile data la solennità della festa. 1, Anchor Yale Bible, 2010, pp. Gesù sarebbe quindi morto il giorno successivo, 15 Nisan, giorno della Pasqua ebraica. Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me".[23]. Il riferimento è, in particolare, al rito del Sacrificio Espiatorio (Lev. Testimoniato dal Libro dei Giubilei e da alcuni testi ritrovati a Qumran, questo calendario si differenziava dal calendario ebraico ufficiale ed era solare: l'anno era composto da 364 giorni, 52 settimane, e il giorno settimanale corrispondeva sempre a quello mensile. [40] L'ipotesi del 31 o del 33 implica che Giovanni abbia tralasciato di riportare l'accenno relativo a un'altra o ad altre tre pasque. La conversione data ebraica/data giuliana-gregoriana non è tuttavia immediata. Il teologo e sacerdote cattolico Raymond Brown[33] evidenzia, inoltre, come anche in merito alla predizione di Gesù del rinnegamento di Pietro durante l'Ultima Cena gli evangelisti non concordino: secondo "Luca e Giovanni la predizione ha luogo durante l'ultima cena ed è preceduta dalla dichiarazione di Pietro che gli vuole morire con Gesù"[34], mentre invece per "Marco/Matteo questa ha luogo sulla strada verso il Getsemani in risposta di Gesù al verso Mc14,29; Mt26,33 e Pietro protesta che in eccezione egli non sarebbe stato scandalizzato. Tra le possibili date proposte dai biblisti le più citate sono, il 7 aprile 30, il 27 aprile 31, o il 3 aprile 33[Nota 1]; in particolare, .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}se si accettano le indicazioni di Giovanni, tra queste sembra doversi scegliere la terza. Interessante sommario di tutti i dati in favore del 33 d.C. https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Data_di_morte_di_Gesù&oldid=118473966, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, il 22 marzo dell'anno 26 per il calendario giuliano (20 marzo, ricalcolato sul calendario gregoriano, anno 3786 del calendario ebraico), il 3 aprile dell'anno 33 per il calendario giuliano (1º aprile, ricalcolato sul calendario gregoriano, anno 3793 del calendario ebraico), il 30 marzo dell'anno 36 per il calendario giuliano (28 marzo, ricalcolato sul calendario gregoriano, anno 3796 del calendario ebraico), la terza (del 30?) Egli concorda però con Meier che anziché cercare di conciliare a tutti i costi le due versioni è meglio scegliere una di esse e ritiene che la cronologia di Giovanni sia più attendibile: Gesù è morto il giorno precedente alla Pasqua, che quell'anno cadeva di sabato. 1-7; Eb 13:10-13): in Lev 6:19,22 "Il sacerdote che l'offrirà (l'offerta di olocausto) per il peccato, la mangerà; dovrà essere mangiata in luogo santo. Anche Giovanni presenta la descrizione dell'ultima cena (Gv13,1-11), ma diversamente dai sinottici la cena non è descritta esplicitamente come il rito della Pasqua ebraica. Gesù in quanto ebreo [vedi: Gesù ebreo ], infatti, conosce perfettamente la Legge ebraica e parla a ebrei (i 12 apostoli) con continui e precisi riferimenti alla Torah. Essendo i vangeli, unica fonte storica sulla vita di Gesù, discordanti riguardo alla cronologia degli avvenimenti, la questione non potrà mai avere soluzione. I due avrebbero dovuto seguirlo e chiedere al padrone di casa se era possibile per Gesù celebrare la Pasqua nella sua dimora. La data di morte di Gesù non è determinabile con precisione, in quanto le indicazioni presenti nei documenti a disposizione, a partire dai Vangeli, non sono sufficienti.. Gli esegeti curatori del "Nuovo Grande Commentario Biblico" ritengono che i "tentativi di armonizzare le due tradizioni, sostenendo che la versione giovannea seguiva un calendario esseno, secondo il quale la Pasqua iniziava al martedì sera e che il processo a Gesù era durato più di due giorni, non hanno nessuna conferma nella narrazione" e sottolineano come invece l'ipotesi più verosimile sia che le fonti della comunità giovannea differissero da quelle dei sinottici, riportando che "Gesù era stato crocifisso il venerdì 14 di Nisan, il giorno prima della Pasqua".[32]. Gli anni embolismici erano all'incirca ogni tre anni, e la durata del II Adar (29 o 30 giorni) andava determinata di volta in volta. cronologia giovannea e ipotesi della "cena essena" (14 Nisan): Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 6 feb 2021 alle 10:38. Inoltre, ai capitoli 13 e 14[42], nella stessa cena, Gesù tiene ai discepoli un lungo discorso e, alla fine, dice loro:«"Alzatevi, andiamo via di qui"»; subito dopo, però, come se non avesse appena espresso la volontà di andarsene, ricomincia un altro discorso che dura per ben 3 capitoli interi - 15, 16 e 17[43] - e, solo alla fine, dopo il commiato dai discepoli, esce con loro e va verso il monte degli Ulivi.[44][45]. Il Sacro Catino, secondo la tradizione cattolica, sarebbe invece il piatto usato da Cristo, conservato a Genova nel Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo. Dunque, in base ai riferimenti storici presenti nelle fonti, la morte di Gesù sarebbe avvenuta tra l'anno 26 e il 36. "Prima di ogni altra cosa va creduto e annunciato che Dio si è avvicinato a noi, che siamo stati graziati, misericordiati". 117-119, 134, 619, «Simon Pietro gli dice: "Signore, dove vai?". Ammettendo che i dati evangelici siano validi, ammettendo a livello del tutto ipotetico, seppure verosimile, che il calendario ufficiale ebraico seguisse le effettive fasi lunari che possiamo agevolmente ricostruire grazie a calcoli astronomici, le date possibili per la morte di Gesù, nelle quali il venerdì cade di 14 o 15 Nisan, all'interno dell'intervallo di tempo dell'amministrazione di Pilato (26-36 d.C.) e dopo il quindicesimo anno di Tiberio (28 d.C.), risultano essere:[39]. In occasione della purificazione del tempio, collocata da Giovanni all'inizio del ministero di Gesù (ma dai sinottici alla fine), il tempio di Gerusalemme viene detto "costruito in 46 anni". Su un piano storico, dovremmo riconoscere che le 9 di mattina di Marco per la crocifissione sono molto meno probabili del fatto che Gesù fosse stato crocifisso nel primo pomeriggio. Il tempo verbale usato, l'aoristo, può essere inteso come un'azione ancora in corso (ma solitamente indica un'azione terminata da tempo, nel qual caso non sarebbe d'aiuto per datare l'evento evangelico). Giunto il tramonto, che secondo la tradizione in vigore presso gli Ebrei indicava l'inizio del giorno di Pasqua, si consumava il pasto pasquale. Nel resoconto dei Vangeli vi è consenso circa il giorno settimanale della morte di Gesù, venerdì. Vi è sostanziale accordo tra gli studiosi nel datare l'incarico di Pilato tra il 26 e il 36 (o inizio 37).[6]. Seguire Gesù presenta due aspetti: un aspetto di umiltà, di sacrificio, di rinuncia e un aspetto positivo, "siamo con lui". L'affermazione che il giorno successivo alla morte era un grande sabato Gv19,31 viene ritenuta una conferma che quell'anno la Pasqua cadesse di sabato. [38] Il Vangelo secondo Giovanni dedica all'episodio dell'Ultima cena i capitoli dal 13 al 17[39] e presenta, come in vari altri punti dello stesso vangelo, quelle che gli storici definiscono "cuciture letterarie", ovvero delle incongruenze dovute allo stratificarsi di più fonti ed autori nella stesura del testo; il Vangelo secondo Giovanni fu l'ultimo dei vangeli canonici a essere composto, verso il 90-95 d.C. in greco, al di fuori della Palestina. In tutti i vangeli canonici, la passione di Gesù avviene in occasione della festa della Pasqua ebraica, la Pesach. I quattro evangelisti concordano nel dire che Gesù morì in giorno di venerdì durante le festività collegate alla Pasqua ebraica (Pesach), ma mentre i vangeli sinottici affermano che Gesù morì il giorno di Pesach (15 Nisan), il Vangelo secondo Giovanni colloca la morte di Gesù al giorno precedente, il giorno di preparazione alla Pasqua (14 Nisan). Infine secondo il Vangelo di Luca Gesù fu inviato da Pilato a Erode Antipa che regnò sulla Galilea come vassallo dei Romani tra il 4 a.C. e il 39. - ≻ ≺ Lettera per i membri di Gesù all'umanità: ... sapete cosa dovete fare. Nei vangeli sinottici (Matteo, Marco, Luca) non vengono fornite indicazioni temporali che permettano di scandire il passare del tempo. La cena pasquale degli Esseni, tenuta come per l'ebraismo ufficiale la sera precedente, era dunque sempre di martedì sera. Gesù occupava dunque il posto centrale al vertice del semicerchio e, a quanto dicono i vangeli, erano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota i commensali più vicini a lui. Si pensò dunque ai primitivi riti di totemismo e di teofagia e più accuratamente s'investigarono i riti di Iside e Osiride, di Dioniso e soprattutto del dio Mitra. Analisi storica dei racconti dell'Ultima Cena, Il Santo Cenacolo e le reliquie dell'Ultima Cena. Il periodo tra queste date e il capodanno successivo può essere stato incluso nel computo come il primo dei quindici anni (sistema dell'anno di non accessione), oppure il computo può essere stato fatto a partire dal capodanno successivo (sistema dell'anno di accessione). L'ipotesi della cena essena ha il pregio di conciliare i racconti di sinottici e Giovanni e garantisce un più ampio periodo di tempo per le audizioni e processi. Nisan) era proclamato la sera del ventinovesimo giorno del mese precedente se due testimoni attendibili erano in grado di attestare, alla commissione per il calendario di Gerusalemme, di aver visto la luce della nuova luna dopo il tramonto. Si è discusso a lungo se Giuda abbia partecipato o no all'eucaristia, i vangeli di Matteo e Marco infatti inseriscono la rivelazione del suo tradimento (e di conseguenza la sua uscita dal cenacolo) prima dell'istituzione eucaristica mentre Luca la inserisce dopo. Leggendo il racconto evangelico dell'Ultima Cena, sotto la luce di questa interpretazione, si legge un Gesù che si offre di essere Egli stesso la vittima sacrificale di un tipico rito ebraico (il Sacrificio Espiatorio). quanto avviene per il nostro calendario col 29 febbraio). Il pontificato di Caifa è datato tra il 18 e il 36, sovrapposto dunque all'amministrazione di Pilato, mentre la data della morte di Anna non ci è nota. Le preghiere mattutine seguono il seguente schema: È corretta sia l'identificazione sinottica ultima cena - rito ebraico sia la notizia giovannea della morte alla vigilia di Pasqua. Il fatto che i quattro vangeli siano concordi nel condensare tutti gli eventi della passione nell'arco di poco più di mezza giornata (dall'arresto nella sera alla morte nel pomeriggio seguente) sarebbe dovuto a una semplificazione per motivi catechistici.[29]. Per i fautori della storicità dei Vangeli ciò invece è possibile, dato che le distanze da percorrere non erano grandi: il cenacolo era poco distante dalla casa di Caifa, che a sua volta era abbastanza vicina al Tempio; il Pretorio dove stava Pilato era proprio a fianco del Tempio e il palazzo di Erode Antipa distava solo cento passi dal Pretorio. Il versetto Lc3,1-2 è particolarmente prezioso in quanto rappresenta, all'interno dell'intero Nuovo Testamento, l'unico aggancio esplicito tra gli eventi narrati e la storia extra-biblica: colloca l'inizio del ministero di Giovanni Battista, immediatamente precedente a quello di Gesù, nel quindicesimo anno dell'imperatore Tiberio Giulio Cesare Augusto. Gesù mandò due discepoli (Luca specifica Pietro e Giovanni[2]) in città dicendo loro che avrebbero incontrato lungo la via un uomo con una brocca d'acqua, diretto verso la casa del suo padrone. La dichiarazione dipendeva pertanto da fattori soggettivi e poteva essere ostacolata da fattori oggettivi come nuvole, pioggia, polvere. La datazione dell'inizio del ministero di Gesù risulta di poca utilità per determinare la data della morte se non si conosce la durata del ministero. I vangeli di Marco[9] e di Matteo[10], diversamente da quello di Giovanni[11], riportano invece che Giuda Iscariota fu identificato come il traditore perché intinse contemporaneamente a Gesù la mano nel piatto e - in merito al momento di tale identificazione - sempre secondo Marco[12] e Matteo[13] questa avvenne prima che Gesù istituisse l'eucaristia, a differenza di Luca[14] che la pone successivamente a questa istituzione. Raymond E. Brown, The Death of the Messiah Vol. Gesù, secondo il Vangelo di Giovanni, intinse dunque un boccone di pane e lo porse a Giuda Iscariota dicendo: «Quello che devi fare, fallo presto»[8]; nessuno dei commensali comprese però il significato di tale gesto e Giuda ebbe dunque la possibilità di alzarsi e di andare via. L'ipotesi di Meier circa un'aggiunta posteriore dei passi Mc14,12 e Lc22,7 gli sembra artificiosa. Di parere contrario Meier, p. 364, per il quale l'accostamento non è corretto, sebbene concordi sul fatto che Gesù avesse "circa trent'anni". In breve, la principale differenza, per la quale sono stati proposti diversi tentativi di armonizzazione, è che in Marco l'ultima cena è la cena della Pesach, la Pasqua ebraica, in Giovanni è una normale cena consumata il giorno prima di Pesach.[28][29]. Adottando questa "cronologia lunga" svaniscono le incongruenze segnalate sopra, in particolare circa le norme dei processi capitali. Il consenso manca sull'indicazione del giorno annuale: mentre i sinottici suggeriscono (indirettamente) che sia il 15 Nisan (Pasqua ebraica), Giovanni fa riferimento alla vigilia della Pasqua, quindi al 14 Nisan. Per il calendario ebraico il primo giorno dell'anno ebraico, 1 di Nisan, non può essere un venerdì. Sull'uso di calendari "diversi" da parte dei Vangeli sinottici, rispetto a quello di Giovanni si veda il libro di Antonio Socci, S. Agostino commento vangelo di Gv omelia 117. Secondo i ricercatori americani Alan e Mary Whanger[41] l'anno di morte di Gesù sarebbe da fissare al 30 in base ai loro studi sulla Sindone di Torino, che la tradizione cattolica ritiene essere il lenzuolo funebre di Gesù. 380), la costruzione del tempio di Gerusalemme fu iniziata da Erode il Grande nel diciottesimo anno del suo regno (20-19 a.C.), ma altrove lo stesso Giuseppe (Guerra giudaica 1,21,1 par. Ratzinger sottolinea inoltre che nel racconto vero e proprio dell'ultima cena nei sinottici non si descrive un rito pasquale, cosa che non c'è neanche nel racconto di Giovanni; questo fa pensare che non si sia trattato di una cena pasquale vera e propria, ma di una cena conviviale di commiato di Gesù dai suoi discepoli[30]. Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Secondo l'ipotesi la cena sarebbe stata priva dell'agnello pasquale, che veniva immolato nel tempio il giorno prima della Pasqua ufficiale (quell'anno, di venerdì), in quanto non era possibile mangiare carne né tantomeno uccidere animali all'interno del quartiere esseno. I racconti della cena e della passione successiva, per come sono presentati nei vangeli, hanno sollevato numerosi interrogativi. 2, Anchor Yale Bible, 2010, p. 1398. Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy. Il segno dato ai due apostoli era abbastanza singolare, essendo infatti l'ufficio di attingere l'acqua riservato ordinariamente alle donne. I misteri dell’infanzia e della vita e della vita nascosta di Gesù (522-534) Le preparazioni – Il mistero del natale – I misteri dell’infanzia di Gesù – I misteri della vita nascosta di Gesù III. Questa affermazione doveva senza dubbio fondarsi su un dato molto antico essendovi inoltre una seconda testimonianza, quella del monaco cipriota Alessandro, che descrive la chiesa della Sancta Sion come dimora di Maria, madre di Marco.[6]. [11][4] Anche il teologo Raymond Brown[12] ritiene che "le 9 del mattino di Marco e il mezzogiorno di Giovanni non possono essere riconciliati in nessuno dei modi provati. Altra importante differenza è che è assente in Giovanni il racconto dell'istituzione dell'. Il computo degli anni del regno di Tiberio può essere stato fatto a partire dalla sua associazione al potere (nel 13), o dalla morte del predecessore Augusto (19 agosto 14), o dalla sua effettiva nomina imperiale da parte del senato (17 settembre 14). è quella della morte di Gesù, da, Non sussiste alcuna incongruenza tra i vangeli sinottici e il testo giovanneo, in quanto la. Ultima cena: le versioni dei sinottici e di Giovanni, Cronologia sinottica: Gesù muore il giorno della Pasqua ebraica, Cronologia giovannea: Gesù muore il giorno della preparazione della Pasqua ebraica. Giovanni è l'unico a tacere sull'avvenimento, concentrandosi principalmente sulla lavanda dei piedi e sugli ultimi insegnamenti di Gesù ma vi è un precedente riferimento all'istituzione eucaristica nel capitolo 6 e precisamente nella frase, pronunciata da Gesù: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete".[26]. Entrambe le indicazioni possono essere teologiche; una può essere cronologica e l'altra teologica o liturgica; ma entrambe non possono essere esattamente cronologiche" e reputa storicamente più probabile l'indicazione temporale giovannea[Nota 6]. Ad esempio, durante l'Ultima cena, i discepoli Pietro e Tommaso chiedono a Gesù dove sarebbe andato[40], eppure poco dopo - sempre durante la cena - lo stesso Gesù li rimprovera di non averglielo domandato[41]. Sulla base delle indicazioni evangeliche sulla morte, seppure contraddittorie (14/15 Nisan), è possibile ipotizzare il giorno e l'anno della morte di Gesù corrispondente all'odierno universale calendario giuliano-gregoriano. Si arrivò al compromesso che i farisei, e Gesù con loro, celebrassero la cena pasquale il giovedì sera (cronologia sinottica), mentre i sadducei la celebrassero il venerdì sera (cronologia giovannea). «Poco dopo prese un calice colmo di vino e dopo averlo benedetto allo stesso modo disse: "Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati."»[24]. All'epoca di Gesù il calendario ebraico ufficiale era lunare e non esistevano effemeridi lunari ufficiali: il nuovo mese lunare (p.es. Si può scorgere l'accenno a due (distinte?) Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana, 2002, p. 934. Gli rispose Gesù: "Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi"». Tutti e quattro i vangeli sono concordi che il giorno della settimana della crocifissione di Gesù è stato un venerdì. Inoltre gli evangelisti non indicano l'anno. L'eucaristia è la ripetizione del gesto che Gesù compie, di offerta del pane e del vino come simbolo di offerta del proprio corpo e sangue, così come descritta nei vangeli (es. Raccontano l'ultima cena di Gesù i quattro vangeli contenuti nel Nuovo Testamento: . Raymond E. Brown, The Death of the Messiah Vol. Il primo esempio di tale canone è un altorilievo raffigurante Zeus trovato nella città di Dura-Europos, risalente al 31 (l'anno è certo in quanto compare sull'iscrizione). Il luogo dove oggi si ricorda l'Ultima Cena è il Santo Cenacolo, situato sul Monte Sion, oltre le mura dell'odierna città vecchia di Gerusalemme. Da un lato, essi ritengono di avere identificato sulla Sindone l'impronta di due monete coniate da Ponzio Pilato nell'anno 29: la morte di Gesù non sarebbe quindi essere anteriore a tale data. 5 si trovasse in origine tra i cc. (...) Soltanto i maschi delle famiglie dei sacerdoti ne potranno mangiare; è cosa santissima.". A complicare la questione, nel medioriente dell'epoca erano adottati diversi calendari che avevano differenti capodanni: giuliano, 1º gennaio; siromacedone, 1º ottobre; egiziano, 29 agosto; giudaico, 1 nisan = marzo-aprile. Ipotizzando la data di nascita di Gesù attorno al periodo 7-5 a.C. e ipotizzando il ministero tra il 28 e il 30 (vedi dopo), nella sua vita pubblica Gesù dovrebbe aver avuto all'incirca tra i 32 e i 37 anni, intervallo compatibile con i "circa trent'anni" e i "neanche cinquant'anni". Data la complessità degli eventi (cena, arresto, processo al sinedrio, processo da Pilato, invio da Erode Antipa, episodio di Barabba, maltrattamenti vari, flagellazione, viaggio al calvario, crocifissione) alcuni pensano che è improbabile che tutto si sia svolto così in fretta. Le Preghiere del Mattino hanno un carattere di lode e scandiscono il tempo che chiude la notte e apre al nuovo giorno, alla nuova luce, all’aurora, al sole che sorge all’inizio della giornata. L'ipotesi di una durata pluriennale può essere confermata dal numero elevato di regioni e località menzionate nei vangeli durante il ministero di Gesù: è improbabile che tutto si sia svolto in un solo anno.

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